Capitolo 77 (✔️)

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Non riesco a chiudere occhio. Mi giro e rigiro nel letto, per quanto mi sia possibile farlo. Decido di alzarmi e di fare un giro sul terrazzo della nostra camera d'albergo, anche se credo che non servirà a molto. Questo strano fastidio al basso ventre mi sta facendo spaventare più del dovuto. Avevo lo stesso, ma meno intenso, fastidio anche durante la cena di ieri sera con i ragazzi, nonostante non abbia mangiato molto. La maggior parte del cibo era pesce crudo quindi nulla che io avessi potuto lontanamente toccare. Sono stanca morta ma di dormire non se ne parla nemmeno, ho anche fatto un bagno ma nemmeno questo è riuscito a far calmare il fastidio. Forse sarebbe il caso di consultare un medico, mi sto spaventando. Sono quasi giunta al termine della gravidanza e non so se questo sia normale. Ma non voglio svegliare Dom, domani sarà una lunga giornata è forse mi sto agitando inutilmente. Decido di rimettermi a letto e di riposare un po', almeno fin quando non suonerà la sveglia.

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Stiamo raggiungendo i ragazzi alla villa dove si terranno il rito e la cerimonia e li ci prepareremo per il grande giorno di Han e Gisel. Sono molto euforica ma costantemente accompagnata dall'inspiegabile fastidio che da ieri sera mi sta tormentando. Non ne ho parlato con nessuno, si sarebbero preoccupati e costretta ad andare in ospedale. Invece voglio essere presente quando una delle mie più care amiche pronuncerà il fatidico si. Ci avviciniamo all'enorme struttura che ospiterà le nozze e un immenso giardino si spalanca davanti ai nostri occhi. Non credevo che in una delle città con il tasso di inquinamento più alto del mondo, potesse esserci una così immensa distesa di verde. Alberi di ciliegio la fanno da padrona dando all'ambiente un non so che di romantico. Lasciamo l'auto nel parcheggio e raggiungiamo l'ingresso della villa ammirandone la sontuosità. Hanno fatto davvero le cose in grande, non badando a spese. Saliamo ai nostri rispettivi piani, raggiungendo i nostri amici. Sono riusciti a convincermi ad indossare il kimono, nonostante la fatica che ci vorrà per poter camminare con quell'abito stretto e con un'enorme pancia davanti a me. Entro all'interno della stanza dove anche Mia si sta preparando, venendomi a salutare prima di mostrarmi il magnifico panorama che si vede dalla grande finestra posta al centro della stanza. La camera dove ci troviamo, che a mio parere sarebbe meglio chiamare appartamento, date le dimensioni, affaccia proprio sul giardino che io e Dom abbiamo visto raggiungendo la villa. Da qui è possibile vedere che una parte dell'enorme distesa verde è stata fatta diventare una sorta di tempio dove si svolgerà il rito. Mia mi trascina, poi, a vedere il mio abito, che non ho potuto scegliere e che spero mi entri considerando i miei, ormai, nove mesi di gravidanza. Apre una porta dall'altro lato della stanza, introducendomi in un'altra camera, più piccola rispetto a quella che abbiamo appena lasciato, ma comunque grande abbastanza da poter ospitare un centinaio di persone tutte insieme. Su un divanetto sono stati poggiati i nostri abiti e quello che mi mostra Mia è qualcosa di incredibilmente stupendo. È un kimono bianco con inserti floreali di varie tonalità, dal rosso, al giallo, all'arancione e sembra terribilmente stretto. Guardo Mia quasi disperata per poi portarmi istintivamente le mani al pancione.

"Non preoccuparti, ti entrerà. Lo abbiamo chiesto espressamente per una mamma in dolce attesa." Mi spiega dolcemente. "Vieni, ti aiuto ad indossarlo." Prendendo l'abito e camminando verso un'altra porta, che credo sia il bagno. Dio, è immensa. Dopo essermi spogliata della mia comodissima tuta, Mia inizia ad infilarmi il vestito spiegandomi ciò che devo fare per indossarlo in modo corretto.

"Questo coso come va?" chiedo riferendomi ad una sorta di colletto senza sostegno.

"Devi farlo passare sopra la testa e appoggiarlo sulle spalle. Ecco, cosi!"

"Sei seriamente convinta che questo coso manterrà? Non vorrei ritrovarmi nuda sotto lo sguardo assassino di tuo fratello."

"Si stringe, non preoccuparti, non resterai nuda." Facendomi tirare un sospiro di sollievo. Raggiungo lo specchio posto dall'altro lato della stanza, costatando che non è poi così difficile camminare con indosso quest'abito. L'immagine riflessa allo specchio mostra una donna elegante nonostante la mongolfiera che si ritrova, e se non sapessi di essere io quella donna riflessa, non sarei in grado di riconoscermi. Mia indossa il suo abito molto più velocemente di me e, nel suo abito rosso da damigella d'onore, mi scorta dalle ragazze che si occuperanno dei capelli e del trucco. Quasi un'ora e mezza dopo, siamo pronte per raggiungere Gisel in un'altra camera, riservata appositamente per la sposa. Mi rimangio tutto ciò che ho detto sulla comodità di camminare con quest'abito, vado più lenta di una macchina di serie e i miei piedi già implorano pietà. Quando raggiungiamo Gisel non crediamo ai nostri occhi. È semplicemente stupenda con il suo abito da sposa. Con lo sfondo viola e inserti rossi, bianchi e oro, il suo kimono si ricollega ai nostri abiti, nonostante la damigella sia solo Mia. I testimoni saranno Mia e Dom, visto il legame che unisce Han a Dom e Mia a Gisel. A proposito di uomini, voglio proprio vedere cosa hanno indossato i ragazzi, facendo un miliardo di storie, ovviamente. Kimono per tutti, sicuramente. Insieme a Gisel, ora, ci apprestiamo a raggiungere il tempio allestito nell'immenso giardino della villa, dove Han e tutti i parenti ci stanno aspettando. Non essendo la testimone di nozze, raggiungo la mia postazione quando tutti gli invitati sono ancora riuniti a parlare tra di loro. Incrocio lo sguardo di Dom che, scusandosi con non so chi, si incammina nella mia direzione. Mi bacia senza proferire parola appena giunto davanti a me, facendomi sorridere sulle sue labbra.

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