Non voglio alzarmi stamattina, vorrei restare a guardarlo tutto il giorno, ma quella maledetta auto deve essere consegnata. Mi alzo e vado via, lasciando Dom ancora addormentato. Sono triste ma purtroppo deve andare. Arrivo in officina e i ragazzi mi dicono che l'auto non ha più dato problemi. Mi solleva sapere che possiamo consegnarla in tempo. Senza nient'altro da fare, andiamo via permettendo anche ai ragazzi di riprendersi da questa estenuante settimana. Torno a casa ma Dom non c'è, forse sarà tornato al suo appartamento. Spero solo che non sia andato via di nuovo senza salutare. Sasha non è in casa quindi capisco che sono usciti in spiaggia per una passeggiata. Esco e mi avvicino a loro. Dom mi vede e mi viene incontro. "Sei uscita presto stamattina." dice abbracciandomi.
"Dovevamo consegnare l'auto. Pensavo fossi andato via senza salutami." dico stringendomi a lui. "Non me lo avresti mai perdonato." risponde. Passeggiamo un po' e poi rientriamo.
"Quando parti?" chiedo con l'amaro in bocca.
"Ho l'aereo nel pomeriggio." risponde con tono dispiaciuto. Così presto! Mi sento male.
"Ti accompagno?" chiedo.
"No, altrimenti non mi lasceresti prendere quell'aereo." dice sorridendo "Allora, vieni a Los Angeles?"
"Si, ho già prenotato il volo. Parto venerdì mattina." dico già più tranquilla. Vorrei che non se ne andasse. Aspettare due giorni prima di rivederlo mi angoscia, ma sopravvivrò. Uscivano e ceniamo fuori. La malinconia comincia ad assalirmi e Dom se n'è accorto.
"Vieni con me, allora." dice stringendomi la mano.
"Non posso, altrimenti lo avrei fatto. Domani arriva un altro cliente." rispondo malinconica.
"Puoi staccare qualche giorno." dice ammonendomi.
"Lascio l'officina nelle mani di JD e di raggiungo venerdì e spero di poter restare qualche giorno in più, se non ci sono imprevisti." rispondo.
"Non stare così. Anche tu mi mancherai, ma il fatto di sapere che verrai a Los Angeles, mi fa stare meglio." dice per tranquillizzarmi.
"Si hai ragione, non c'e' motivo di starci male." rispondo. Torniamo a casa e vorrei che questa notte non passasse mai.
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Devo per forza andare in officina ma tornerò prima che parta. Scendo di corsa quasi per fermare il tempo, prendo la moto e arrivo in officina ma il cliente ancora non è arrivato. Quando finalmente arriva, lascio precise istruzioni e torno a casa. Dom dorme ancora e non voglio svegliarlo. Scendo in cucina a preparargli la colazione quando sento scendere le scale e lo vedo. Dio, sto per piangere ma mi trattengo.
"Potevi dormire ancora un po. Il viaggio sarà lungo." dico con la voce tremante.
"Voglio stare con te il tempo che resta." dice dandomi un bacio. Aspetto che finisca la colazione e la mezza giornata sembra essere volata via. È tempo di salutarci. Lo guardo salire in macchina e sento il mio cuore andare in frantumi. Aspetto che attraversi l'isolato e rientro. Mando un sms ad Amanda dicendole che se n'è andato. Lei mi chiama subito per consolarmi e dopo aver parlato un po', torno in officina. Magari con la testa impegnata non ci penso più di tanto. Ma il problema ritorna una volta a casa, da sola. Sasha percepisce il mio malumore e viene a stendersi di fianco a me. Meno male che ho lei. Stesa a fissate il soffitto, sento come un vuoto ma, in tutti i modi, cerco di addormentarmi. È molto tardi, più o meno le tre di notte, quando sento squillare il telefono.
"Ehi, mi stavo preoccupando!" dico sollevata di sentire la sua voce.
"Il volo ha riportato un'ora e mezza di ritardo. Sono appena rientrato. Tu, come stai?" chiede e dalla voce percepisco che e terribilmente stanco.
"Bene, sto cercando di addormentarmi." dico assonnata anche io.
"Ascolta, ci vediamo tra un giorno e mezzo. Cerca di resistere." dice con tono apprensivo.
"Cercherò di farlo." sorridendo "Ci sentiamo domani?"
"Dormi bene." risponde. Dopo esserci salutarti, riaggancio. Ora voglio solo che volino questi giorni.
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Un amore a 200 all'ora.
FanficNon si vede spesso una ragazza andare in giro con le unghie sporche di grasso motore e chiavi inglesi nelle tasche posteriori degli shorts. Bhe, a casa mia non è una novità, anche se in famiglia, oltre a me, nessuno è interessato alle auto. E puntua...