Film-The Mask

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1.Strano a dirsi, ma The Mask è a tutti gli effetti un cinecomic . Il personaggio La Maschera, infatti, è apparso per la prima volta in una serie a fumetti pubblicata nel 1989 all'interno di una testata Dark Horse (la stessa casa editrice di Hellboy). Nelle tavole del fumetto , però, il protagonista Stanley Ipkiss è descritto come un paranoico depresso, per cui una volta indossata la maschera si trasforma in un criminale violento, spietato e particolarmente sadico. Non a caso gli autori hanno ammesso di essersi ispirati al Joker per delineare la psicologia instabile e l'aspetto pittoresco del personaggio. Altra piccola curiosità su The Mask: prima che il film sdoganasse il personaggio in tutto il mondo, la Maschera era chiamata Testone (Big Head).
2.Il clamoroso successo del film, capace di incassare ben 343 milioni di dollari in tutto il mondo, incoraggiò la produzione a mettere subito in cantiere un sequel . Il regista si era detto disponibile, cambiando persino la trama del primo film in modo da agevolare la scrittura di un secondo capitolo. Purtroppo, però, per colpa di Ace Ventura - Missione Africa non se ne fece più nulla. Perché? Il secondo capitolo dell'altro fortunato brand cinematografico fece capire a Jim Carrey di non trovare stimolante tornare nei panni di un personaggio già vestito in passato. A nulla servì la generosa proposta di 10 milioni di dollari per tornare mettersi la maschera. Dunque niente Jim Carrey, niente sequel. Scelta saggia.
3.Come non detto. Undici anni dopo il successo di The Mask, qualcuno ha la brillante idea di ridestare dal lungo sonno l'icona verde con un sequel stand-alone, ovvero del tutto indipendente dal primo film. Il risultato è The Mask 2 (in originale Son of the Mask) un disastroso miscuglio di comicità dozzinale, rara inutilità e mitologia che scomodava persino il dio norreno Loki, in quanto creatore della maschera magica. Il film, privo di tutti i personaggi del suo predecessore, fu un tonfo clamoroso capace di guadagnare soltanto "prestigiose" candidature agli impietosi Razzies Awards del 2005. Dispiace soprattutto per il grande Bob Hoskins .
4.Esiste un curioso aneddoto strettamente legato alla mancata produzione del (vero) sequel di The Mask . Nei mesi successivi all'uscita del film, una rivista Nintendo, dando per scontata la prossima uscita di The Mask 2 con Jim Carrey, aveva indetto un concorso per i suoi lettori. Il premio? Un cameo nel film in cui l'estratto sarebbe apparso in una sequenza. Il contest ebbe un discreto successo con molti partecipanti che inviarono la propria candidatura, e infine fu anche eletto un povero vincitore, ovvero il fortunato-sfortunato Nathan Runk. Nel novembre del 1996 il lettore ricevette una beffarda lettera da parte dei redattori della rivista in cui si scusavano per la cancellazione del film.
5. Negli ultimi anni la cosa è diventata nota grazie ai social, sfatando miti e distruggendo per sempre gloriosi tormentoni infantili e adolescenziali. Sì, perché per oltre due decenni molti fan di The Mask hanno ripetuto a menadito una delle battute più iconiche del film cadendo in errore. La celebre espressione soddisfatta di The Mask, infatti, non è spumeggiante , ma " sfumeggiante ", coerente traduzione della battuta originale " smokin' ". A far crollare ogni certezza è stato il doppiatore italiano di Carrey, Pino Quartullo, che ha svelato il grande equivoco.
6.Il talento irrequieto e imprevedibile di Jim Carrey ci ha messo molto del suo per il bene del film. In completa simbiosi con un personaggio scritto pensando solo e soltanto a lui (lo ha confermato il regista Russell), Carrey ha improvvisato molto durante le riprese. Tra le sequenze estemporanee lasciate nel montaggio finale ci sono molti siparietti tra il protagonista e il cane Milo e la scena in cui The Mask tira fuori dalla tasca un preservativo usato dicendo: " Ops, ho sbagliato tasca! ". Ogni volta che doveva trasformarsi in The Mask, Carrey si sottoponeva a quattro ore di trucco e volle mantenere l'enorme dentiera nella sua bocca (inizialmente prevista solo per i momenti privi di dialoghi) per esasperare il grottesco effetto comico. A confermare la sovrapposizione tra Carrey e il personaggio anche il celebre abito giallo del film, indossato dal buon Jim durante i suoi esordi da stand-up comedian.
7.Se poco fa abbiamo scomodato una rivista Nintendo, non è stato certo per caso. Nel 1995, infatti, fu pubblicato anche l'immancabile videogioco omonimo. Uscito soltanto su Super Nintendo, The Mask era un dimenticabile platform action che non fece breccia nel cuore dei videogiocatori. Nello stesso anno esordì anche la serie animata tratta dal film. Arrivata in Italia nel 1996 all'interno di Bim Bum Bam su Canale 5 (con sigla cantata dall'immancabile Cristina D'Avena), il cartone animato era composto da 54 episodi suddivisi in tre stagioni. Altra piccola e intrigante curiosità su The Mask: all'interno della serie avviene un crossover tra The Mask e Ace Ventura. Chissà come mai...
8.Bocche enormi, occhi fuori dalle orbite, lingue che diventano lunghe scale. The Mask è un film pieno zeppo di effetti speciali e visivi, il che aveva messo a budget molti milioni di dollari per la buona riuscita del film. Però, quando Jim Carrey entrò a far parte del cast, molte di queste non furono affatto necessarie perché la mimica dell'attore era talmente gommosa ed elastica da non rendere necessario l'intervento di trucchi digitali. Ovvero quando il talento rende soffice un portafoglio.

𝒞𝓊𝓇𝒾𝑜𝓈𝒾𝓉𝒶' 𝓈𝓊 𝐹𝒾𝓁𝓂 𝑒 𝒮𝑒𝓇𝒾𝑒 𝒯𝓋 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora