Serie Tv-La Casa di Carta

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1.In principio il titolo originale della serie doveva diverso da quello che tutti noi conosciamo in italiano come La Casa di Carta e in spagnolo La Casa De Papel. La serie, infatti, si sarebbe dovuta chiamare Los desahuciados che significa letteralmente "Gli sfrattati". Questo appellativo deriva dalle condizioni in cui vivono molti dei suoi personaggi, prima di essere reclutati da Il Professore per la rapina più grande del secolo.

2.Non solo il titolo era stato inizialmente pensato in maniera differente. Anche alcuni dei nomi dei personaggi della serie in principio dovevano essere diversi. Se, infatti, Tokyo, Berlino e Rio erano già stati decisi fin dall'inizio della serie, Oslo, Mosca e Nairobi avrebbero dovuto avere dei nomi diversi. Quali? Ovviamente sempre nomi di luoghi intorno al mondo: i tre personaggi in questione si sarebbero dovuti chiamare Valencia, Chernobyl e Camerun.

3.Quando hai visto per la prima volta il personaggio di Tokyo non ti è venuto in mente un altro personaggio del grande schermo? La figura di Tokyo – interpretata dall'attrice Úrsula Corberó – è infatti ispirata a Mathilda, ragazzina protagonista del film di Luc Besson Léon. Mathilda era interpretata da una giovanissima Natalie Portman. I due personaggi a confronto sono anche esteticamente molto simili. L'attrice ha dichiarato di essersi ispirata per il suo personaggio anche da Juliette Lewis nel film Assassini nati – Natural Born Killers.

4.La Casa di Carta non è una serie particolarmente lunga (conta infatti in totale una stagione da 15 episodi che è stata divisa in due parti), eppure le sue riprese sono durate circa otto mesi. La curiosità più interessante, però, riguarda l'episodio pilota che è stato girato 52 volte, fino a quando infatti i personaggi non fossero profilati perfettamente e il primo capitolo della serie non fosse a dir poco magistrale.

5.Per girare il primo scontro a fuoco con la polizia, sono stati assunti sul set dei veri specialisti di armi, approfittando del fatto che durante le riprese i personaggi indossassero delle maschere. Il tutto è stato fatto per rendere le riprese della scena più realistica. Nel primo episodio, quando Tokyo affronta la polizia e rompe il vetro della macchina con i suoi colpi, la produzione ha utilizzato dei cubetti di zucchero per simulare il vetro rotto.Per le riprese esterne della Zecca spagnola, quelle che devono rappresentare la Fábrica Nacional de Moneda y Timbre al di fuori, è stata usata come location la facciata del Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Madrid. Nella sede del quotidiano spagnolo ABC sono stati stampati i biglietti utilizzati nella serie per rappresentare le banconote. Gli interni, invece, della Zecca Spagnola sono stati ricreati dalla produzione in studio.

6.Nella serie tv, il personaggio di Berlino – interpretato dall'attore Pedro Alonso – soffre di una rara malattia, per via della quale deve iniettarsi ogni tot un farmaco che serve per rinforzare le sue ossa. Sembra che nella realtà non esista realmente la malattia da cui è affetto Belino ma che esista una condizione simile, chiamata miopatia mitocondriale, che influenza la forza dei muscoli.

7.Quando la serie è stata mandata in onda su Antena 3 aveva una forma degli episodi diversa rispetto a quella a cui abbiamo assistito su Netflix. Il servizio di streaming ha infatti dovuto adattare gli episodi originali ad un formato che fosse adatto alla sua piattaforma. Su Antena 3 gli episodi sono da 70-75 minuti circa, mentre su Netflix durano da un minimo di 40 a un massimo di 60 minuti circa. Da poco è stata annunciata la produzione di una terza stagione di La Casa di Carta!

8.Il rosso è il colore centrale di tutta la serie La Casa di Carta. Non solo le tute dei rapinatori sono rossi ma tutto ciò che ha a che fare con il furto assume la stessa tonalità di rosso. Post-it, megafoni, telefoni, nessun oggetto della rapina sembra essere escluso dall'essere di colore rosso.

9.I produttori esecutivi de La Casa di Carta sono gli stessi di un'altra serie spagnola di grande successo che in Italia va in onda sul canale Nove con il titolo Vis a vis: il prezzo del riscatto. La vicinanza con questa altra serie si respira in diversi aspetti: dagli attori scelti, dal tipo di regia della serie e dal fatto che entrambe le produzioni condividono diverse location.

𝒞𝓊𝓇𝒾𝑜𝓈𝒾𝓉𝒶' 𝓈𝓊 𝐹𝒾𝓁𝓂 𝑒 𝒮𝑒𝓇𝒾𝑒 𝒯𝓋 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora