Non riesco a muovermi.
È come se le gambe fossero incollate al pavimento e in più ci fossero legati due cubi di cemento alle caviglie.
D: "Kris chi è?"
Debora mi raggiunge e fa scattare il suo sguardo da me alla donna che mi sta davanti.
x: "Kristal come stai?"
la donna prova ad avvicinarsi per abbracciarmi
Io: "stai distante!"
finalmente riesco ad indietreggiare
x: "non ti sono mancata neanche un po'?"
Io: "per niente e ora va via! non sei la benvenuta qui"
x: "suvvia! non fare la pignola, non mi presenti la tua amica?"
guarda Debora che in tutto ciò guarda me confusa e allo stesso tempo è pronta a difendermi in caso succedesse qualcosa.
Io: "no! e ti ripeto di andartene!"
x: "ok... prenditi il tuo tempo ma chiamami ok?"
Io: "come no"
incrocio le braccia sotto il seno e la guardo con aria di sfida, e quando finalmente se né va, posso scoppiare a piangere.
Debora chiude la porta e subito corre ad abbracciarmi
D: "hey.. shh.. va tutto bene"
mi accarezza i capelli come farebbe una mamma con la figlia
D: "ti preparo qualcosa? magari un thè?"
tiro violentemente su con il naso e la guardo annuendo debolmente.
la rossa si alza e va a preparare un thè per tutte e due.
una volta che siamo davanti ad una tazza fumante, Debora decide di farmi la fatidica domanda.
D: "chi era quella?"
serro la mascella e i miei occhi diventano di pietra.
Io: "la donna che ha permesso che la sua unica figlia venisse sbattuta fuori di casa"
D: "... quella è tua madre?.."
Io: "già... non ci credo che abbia avuto il coraggio di venire fino a qui! e perché poi?"
D: "magari vuole provare a riallacciare i rapporti con te"
Io: "troppo tardi! sono dovuta crescere da sola! mi sono trasferita in una città completamente sconosciuta e ora lei piomba qui nella mia vita, a caso! ma che se ne vada a fanculo!!"
sbatto la tazza che ho in mano riuscendo, non so come, a frantumarla in mille pezzi.
Io: "cazzo.."
mi alzo per pulire ma Debora mi blocca
D: "ferma ferma! hai già combinato troppi casini, vai di là e calmati"
sospiro ma l'ascolto e vado in salotto a stendermi sul divano.
dopo un quarto d'ora, Debora torna e si siede accanto a me guardandomi preoccupata
Io: "non so che fare..."
D: "secondo me dovresti dargli una seconda possibilità"
Io: "forse... ma voglio che se la guadagni!"
Debora annuisce ma continua a guardami preoccupata
D: "e con Adriano?"
sospiro
Io: "credo che glielo dirò.. anche adesso..."
D: "vuoi andare a casa sua?"
annuisco silenziosamente
D: "vuoi che ti accompagno?"
Io: "no tranquilla, hai già fatto tanto"
D: "ok.. allora io vado, ma se hai bisogno non esitare a chiamarmi, va bene?"
Io: "certo, non preoccuparti"
la accompagno alla porta e ci salutiamo
D: "ci vediamo e tu.."
si abbassa all'altezza della mia pancia
D: "mi raccomando, non far diventar matta la mamma!"
mi metto a ridere e per la prima volta, mi rendo davvero conto che presto diventerò mamma
Io: "tranquilla, lei sarà l'unica a darmi gioie"
D: "lei? come fai a sapere che sarà una bimba?"
Io: "non lo so... ho come un presentimento"
mi accarezzo la pancia con lo sguardo perso nel vuoto
D: "allora vado ma ti ripeto: non farti problemi a chiamarmi"
Io: "certo, tranquilla"
ci abbracciamo e poi lei se ne va.
vado di sopra e mi cambio.
essendo al primo mese, la pancia non si vede, così metto una maglia abbastanza stretta e un paio di jeans neri.
prendo la borsa e, dopo essere salita in macchina, mi dirigo a casa di Adriano.
quando sono davanti alla porta devo prendere un bel respiro profondo prima di suonare il campanello.
A: "hey Kristal..."
vedo che è stupito e non si aspettava minimamente una mia visita
Io: "ciao.."
è passato un bel po' di tempo da quando ci siamo lasciati e, a parte qualche occhiata in studio, non ci siamo quasi mai parlati.
A: "vuoi entrare?"
mi fa spazio ed entro poco convinta
A: "vuoi qualcosa? un caffè? una fetta di torta? l'ho fatta io"
è imbarazzato e si passa una mano tra i capelli
Io: "no grazie"
mi guardo intorno e mi rendo conto che questa casa non è cambiata per niente
A: "vieni, siediti"
lo seguo in cucina e ci sediamo su una sedia
Io: "devo parlarti"
A: "certo, dimmi tutto"
lo guardo dritto negli occhi e prendo un bel respiro profondo
A: "mi devo preoccupare?"
lo guardo mordendomi il labbro: come glielo dico? sai sono incinta e tu sei il padre? congratulazioni!
no!
Io: "ecco io..."
A: "Kris.. ti prego non farmi stare sulle spine"
Io: "sono incinta..."
i suoi occhi si spalancano e credo che se potesse, la sua mandibola cadrebbe da quanto l'ha aperta.
A: "cosa.. tu.. sei.. o Cristo!"
Io: "senti se non te la senti va bene ma io lo voglio tenere"
A: "no, cioè sì! me la sento, è solo che non me lo aspettavo"
Io: "lo so, è stato un colpo anche per me"
A: "e da quando lo sai?"
Io: "emm.. stamattina"
A: "ah.. beh io.. sono contento, davvero"
lo guardo e penso che infondo mi è mancato, tanto.
Io: "sono felice che tu l'abbia presa così"
A: "sì, io sono un po' spaventato però sono davvero contento"
annuisco sorridendo
A: "beh e ora che si fa?"
Io: "penso che prenoterò una visita dal ginecologo"
A: "ti accompagno?"
Io: "se vuoi"
alzo le spalle anche se infondo vorrei davvero che mi accompagnasse
A: "certo che voglio!"
stiamo in silenzio fino a quando il mio stomaco decide di emettere dei suoni davvero poco gradevoli
Io: "scusa..."
Adriano scoppia a ridere
Io: "hey non ridere!"
gli do un leggero pugno sulla spalla.
A: "scusa scusa, ora devo ricordarmi che siete in due lì dentro"
Io: "già..."
A: "beh, ti preparo una pasta?"
annuisco e lui si alza per mettere l'acqua a bollire
Io: "Adrì?"
A: "che c'è?"
Io: "mi sei mancato"
si gira di scatto e mi fissa ma poi sorride
A: "anche tu e mi dispiace per la cazzata che ho fatto"
mi alzo e lo abbraccio
A: "Kris, non mi aspetto che tu ritorni tra le mie braccia, ma vorrei che venissi ad abitare qui con me.. sai, così posso prendermi cura di te.. anzi, di voi"
Io: "io..."
A: "ti prego Kristal"
mi prende le mani tra le sue e mi guarda con uno sguardo supplichevole
Io: "ok"
vedo il suo volto illuminarsi e di colpo mi abbraccia, stringendomi forte tra le sue braccia e ritrovo tutto il calore che avevo perso.
prepara la pasta e mangiamo
A: "vuoi che ti porto a casa? così puoi iniziare a portare le tue cose qui"
Io: "ok.. magari le prime cose"
A: "certo certo! non voglio metterti fretta"
Io: "grazie"
sistemiamo e ci sediamo sul divano
A: "mi sei mancata e avevo perso le speranze"
Io: "è stato un colpo basso Adriano"
A: "lo so e non capisco cosa mi sia preso, non mi perdonerai mai abbastanza"
Io: "senti, quello fa parte del passato e adesso c'è una nuova vita che ci aspetta.."
mi tocco la pancia
Io: ".. nel vero senso della parola, hahaha"
anche Adriano posa la mano sulla mia pancia, precisamente sopra la mia mano.
A: "Niccolò.. lo sa?"
Io: "no, l'ho scoperto stamattina e volevo che lo sapessi prima tu"
A: "ok"
lo guardo e gli poso una mano sulla gamba
Io: "hey, hai paura?"
scrolla le spalle
A: "non è che ho paura... solo mi dispiace"
Io: "per cosa? non vuoi la bimba?"
A: "bimba?"
mi guarda stranito e come risposta scuoto la testa
Io: "lascia stare! ora dimmi perché ti dispiace"
A: "per come mi sono comportato.. non merito una seconda possibilità"
Io: "lo so, però ho deciso di dartela"
A: "ti amo"
Io: "..."
rimango senza parole perché non me l'aspettavo
A: "scusa, sono un coglione"
si alza e va verso la finestra; lo guardo e sorrido
Io: "non sei un coglione"
mi alzo e lo abbraccio da dietro
Io: "anzi, sei il ragazzo migliore che abbia mai conosciuto"
si gira verso di me e mi prende il viso tra le mani, accarezzandomi le guance A: "sei unica e spero di essere un bravo padre"
Io: "in tal caso, ti aiuterò io"
lo abbraccio e credo che lui si aspettasse un mio bacio ma non sono pronta.- hey!! Come va?
Cosa succederà adesso tra Adriano e Kristal? Faranno pace?
Ditemi cosa ne pensate... ciao! -
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Stasera
FanfictionKristal: "ma sempre a suonare stai?" Niccolò: "è l'unica cosa che mi riesce bene"