Cap. 69

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È la viglia di Natale.
Ho da poco comprato tutti i regali, per Wendy un pupazzetto a forma di gatto, dato che ama quell'animale, per Niccolò una chitarra che ogni volta che passavamo davanti al negozio di musica ci lasciava giù il cuore e poi per mia madre una colonnina d'oro.
N: "hey che hai lì?"
Io: "ciao anche a te"
Ridacchio mentre cerco di sottrarlo dalle borse che tengo in mano.
La sua chitarra ovviamente non ce l'ho con me perché voglio fargli una sorpresa.
N: "scusa"
Mi afferra per i fianchi e mi bacia appassionatamente
Io: "dov'è Wendy?"
Mi stacco leggermente mentre lui cerca avidamente le mie labbra.
N: "l'ho portata da Adriano"
Prova a ribaciarmi ma mi sottraggo
Io: "perché?"
N: "dovevo fare delle commissioni e ora baciami"
Esaudisco il suo desiderio e in men che non si dica ci ritroviamo stesi sul divano, io sotto e lui sopra, tra le mie gambe.
Mi alza la felpa e inizia a baciarmi la pancia, poi scende fino all'apertura dei jeans e fa scattare il primo bottone, poi il secondo e infine il terzo.
Io: "Niccolò..."
Scoppio a ridere quando mi lascia dei piccoli baci sulla pancia
Io: "eddai mi fai il solletico"
Mi sfila la felpa e poi si sofferma sul mio seno
N: "com'è possibile che sia rimasto come una volta?"
Mi tiro leggermente su e mi sostengo sui gomiti
Io: "preferiresti che fossero diventate mosce?"
N: "no no"
Lo bacio e scendo con le mani lungo il suo torace, afferro con entrambe le mani i bordi della sua felpa e gliela sfilo.
Inverto le parti, mi sfilo i pantaloni e rimango in intimo davanti a lui
N: "mi vuoi morto, dì la verità"
Mi porto un dito alle labbra e sorrido
Io: "forse hahah"
Mi metto a cavalcioni su di lui e mi chino per lasciargli umidi baci sul collo e poi sul petto.
N: "Kris ho voglia..."
Sorrido e lo bacio
Io: "anch'io"

A: "Kristal, Niccolò!! Ci siete?"
N: "cazzo..."
Ansima mentre lentamente entra dentro di me
Io: "Niccolò..."
Intreccia le sue dita alle mie e mi bacia per soffocare i miei gemiti.
N: "shh..."
Adriano continua a suonare il campanello, sapendo non so come che siamo in casa.
In poco tempo arrivo al culmine, le gambe mi si irrigidiscono come se fosse la prima volta e vengo travolta dal piacere.
Niccolò viene poco dopo me, trattiene un gemito e posa la testa sfinito sul mio petto.
N: "cazzo... Adriano deve sempre arrivare nei momenti meno opportuni.."
Ha il respiro pesante e accarezzandogli i capelli sento che sono leggermente umidi.
Io: "forse dovremo aprirgli"
N: "certo.."
Si alza mettendosi velocemente i vestiti, aspetta che io faccia lo stesso e poi apre.
Adriano, da buon intenditore qual è, si accorge subito dei nostri capelli scompigliati e delle nostre guance arrossate.
A: "ho interrotto qualcosa?"
Guarda Niccolò con un sorriso malizioso e allo stesso tempo complice
N: "sì Adrià, ma abbiamo fatto lo stesso"
Scoppiano a ridere mentre Niccolò gli lascia una sberla dietro il collo.
Adoro la loro amicizia e per qualche motivo non mi dà fastidio quello che Niccolò ha appena detto.
Io: "ma Wendy?"
A: "è giù con Federica, prima ero passato per vedere se c'eravate.. e per fortuna che sono venuto da solo"
Ancora quel sorriso, questa volta sono io che lo schiaffeggio
Io: "chiudiamo questo argomento, ok?"
A: "certo certo hahaha"
Un attimo dopo la mora compare con Wendy in braccio.
F: "non riuscivo più ad aspettare e Wendy ha iniziato a piangere"
Mi dà la piccola in braccio e le preparo il biberon, mentre Niccolò fa accomodare Adriano e la sua ragazza in cucina.
N: "allora, domani che farete?"
A: "andiamo a mangiare dai miei e poi facciamo un salto a salutare i suoi"
F: "voi? Pranzo in famiglia?"
Io: "ah ah, ieri è arrivata mia mamma e poi domani verrà qui a mangiare"
A: "e i tuoi genitori?"
Si rivolge a Niccolò ma lo precedo e rispondo io per lui
Io: "stanno da suo fratello, però magari vengono anche qui... giusto Niccolò?"
Lo guardo insistentemente ma il mio cellulare inizia a squillare, salvandolo così dal mio sguardo penetrante.
Io: "scusate... Niccolò, dai il biberon a Wendy per favore"
Gli mollo la bambina e corro a vedere chi è.
Io: "pronto?"
X: "ciao Kristal.. sono Ermal"
Io: "sì sì... ho salvato il tuo numero..."
Non so perché, ma a quel nome mi spunta un sorriso, forse perché comunque è uno dei miei artisti preferiti.
E: "oh bene... volevo solo chiederti come stai... insomma, non ti ho sentita bene l'ultima volta"
Cerco di ripensare all'ultima volta ma purtroppo non mi viene in mente niente, decido lo stesso di stargli al gioco
Io: "emmm sì.. ma ora sto meglio grazie"
E: "meglio così.. senti hai da fare? Posso venire lì, insomma.. per farvi gli auguri"
Io: "certo... poi torni a Bari?"
E: "sì, torno da mia mamma e dai miei fratelli"
Annuisco anche se non mi può vedere Io: "ok, allora ti aspetto"
E: "ciao"
Riattacco e torno in cucina ma proprio in quel momento Niccolò smette di parlare e mi rivolge uno dei suoi sorrisi migliori, o meglio, uno dei suoi sorrisi più falsi, quelli che si usano quando stai nascondendo qualcosa.
Decido di non chiedere niente per evitare litigate e comunque non voglio che Wendy veda i suoi genitori litigare.
N: "chi era?"
Guardo velocemente Federica e Adriano, vorrei che se ne andassero prima dell'arrivo di Ermal, ma come faccio a dirglielo?
Io: "emmm... era Ermal"
Niccolò chiude le mani a pugno e le nocche diventano bianche da quanto stringe.
N: "e che voleva?"
Scuoto la testa e indico i nostri ospiti, per farli capire che non voglio litigare.
Io: "niente di importante..."
Adriano è un tipo sveglio e sa quando è ora di andare, per questo afferra la mano di Federica e si alza raggiungendo velocemente la porta.
A: "grazie di tutto, ci sentiamo domani per gli auguri"
Chiude la porta dietro di sé e nella casa cala il silenzio.

- hey!! Scusate per l'assenza!
Oggi ho iniziato scuola quindi non sarò costante con la pubblicazione dei capitoli, magari cercherò di scrivere soprattutto il sabato e la domenica.
In bocca al lupo per quelli che hanno iniziato scuola e anche a quelli che devono ancora iniziare, notte! -

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