Cap. 71

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È Natale.
I regali sono impacchettati sotto l'albero, il caffè nella moka sta per essere pronto e io sono tutta vestita di rosso, con tanto di cappellino alla Babbo Natale.
Niccolò e Wendy stanno ancora dormendo, prendo la Polaroid e gli scatto una foto che subito si va ad aggiungere alle altre.
Sento odore di caffè e capisco che è pronto, così prendo due tazzine e lo verso.
Poi le metto in un vassoio e preparo il biberon a Wendy.
Io: "hey dormiglioni"
Entro in camera con il vassoio e lo poso nel comodino, per poi sdraiarmi nel letto vicino alla mia famiglia.
N: "mmm buongiorno e buon Natale"
Io: "anche a te amore"
Gli lascio un soffice bacio sulle labbra e dopo ciò noto che se le lecca con un mezzo sorriso
Io: "che c'è?"
N: "ciliegia?"
Arrossisco leggermente sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Io: "già.."
N: "dovresti metterlo più spesso"
Scoppia a ridere prima di prendermi per i fianchi e farmi cadere pesantemente sopra di lui.
Io: "Niccolò svegliamo We..."
Non riesco a finire la frase che la piccola inizia a piangere.
Io: "Wendy"
Scoppiamo entrambi a ridere e mentre Niccolò prende in braccio la figlia, io afferro il suo biberon che fortunatamente è ancora caldo.
Io: "shh.. non piangere piccola"
Niccolò si alza ed esce dalla stanza.
Io: "dove vai?"
N: "in bagno"
Dopo qualche minuto torna con l mani in tasca e stranamente silenzioso, troppo silenzioso per essere Niccolò.
Io: "tutto ok?"
N: "sì perché?"
Alzo le spalle e finisco con Wendy, poi mi alzo e vado anch'io in bagno per cambiarla.
N: "Kristal, questo è il nostro primo Natale in famiglia"
Annuisco mentre poso Wendy per terra, circondata dalla miriade di pupazzi che Niccolò le ha regalato.
N: "Kristal... io ci provo per la millesima volta e chissà che questa sia quella buona"
Mi fa segno di siedermi vicno a lui e così faccio.
Poi tira fuori una scatoletta blu dalla tasca e la apre lentamente.
All'interno c'è un anello in oro bianco, non particolarmente grande e anche abbastanza semplice, ma nella sua semplicità spicca in mezzo a tutto quel blu.
Io: "Niccolò..."
Mi porto le mani alla bocca mentre sento gli occhi riempirsi di lacrime che presto non riuscirò più a trattenere.
N: "aspetta non piangere"
Si inginocchia davanti a me e a quel punto per me è inevitabile non piangere.
Grosse lacrime di gioia iniziano a solcarmi le guance, lasciando scie salate e appiccicaticce.
N: "Kristal Rossi, vuoi diventare la signora Moriconi?"
Annuisco leggermente incapace di parlare, incapace di fare un pensiero concreto e sopratutto incapace di realizzare che tutto ciò è vero.
N: "è un sì?"
Io: "si!"
Gli getto le braccia al collo, ignorando completamente l'anello che sta lì, esile tra le sue dita.
N: "spero che ti vada bene"
Capisco subito che si riferisce all'anello, così gli porgo la mano e lui mi infila delicatamente l'oggetto di metallo.
Io: "è bellissimo"
N: "appena l'ho visto ho pensato a te, piccolo, semplice e brillante"
Io: "ti amo"
N: "anch'io"
Proprio in quel momento qualcuno suona il campanello e mi alzo di scatto
Io: "è per me"
Corro per uscire dalla stanza ma quando sono sulla soglia Niccolò mi richiama
N: "non sarà Ermal, vero?"
Mi lancia un'occhiata ma sorrido rassicurandolo
Io: "ti amo"
Gli mando un bacio e vado ad aprire.
A: "ho di nuovo interrotto qualcosa?"
Io: "buongiorno anche a te e buon Natale"
Sorrido ironicamente mentre pianto le mani sui fianchi.
A: "già scusa"
Lo abbraccio e lo faccio entrare in casa
A: "dove la poso?"
Io: "emm appoggiala lì"
Gli indico un angolino vicino al caminetto accesso ma proprio nel momento in cui posa l'oggetto per terra, Niccolò fa il suo ingresso nella stanza.
N: "Adrià, come mai questa visita?"
Adriano lascia andare la chitarra che sfortunatamente finisce per terra con un tonfo sordo
Io: "merda Adriano!!"
La raccolgo velocemente sperando con tutta me stessa che non sia rotta
N: "e quello?"
Mi giro verso Niccolò e gli consegno il suo regalo
Io: "se è rotta, è tutta colpa di Adriano!"
Lancio un'occhiata al moro vicino a me che si passa una mano tra i capelli
A: "mi dispiace Kris"
Gli sorrido dolcemente vedendo che è davvero dispiaciuto e lo abbraccio rassicurandolo
Io: "è tutto ok.. però se è rotta paghi"
Gli spettino scherzosamente i capelli e lo vedo sorridere
A: "d'accordo"
Passato questo momento, mi concentro su Niccolò che è intento a scartare il suo regalo e quando scopre la chitarra, i suoi occhi scuri si fanno un po' meno scuri.
N: "Kris.. io.. cioè, non dovevi"
Io: "ti piace?"
N: "è bellissima!"
Corre ad abbracciarmi facendo cadere per la seconda volta il fragile oggetto.
Io: "Niccolò, io ti amo e tutto, però l'ho pagata molto"
Faccio una faccia esasperata sprofondando il viso nel petto di Niccolò.
N: "scusa e grazie, è il miglior regalo che potessi scegliere"
Lo bacio sotto gli occhi disgustati di Adriano
A: "ragazzi, siete bellissimi e tutto, però ste cose fatele in privato"
Mi stacco malvolentieri da Niccolò e fulmino con lo sguardo Adriano
A: "ok io vado, date un bacio a Wendy"
Apre la porta e due persone aspettano raggianti sulla soglia, pronti ad entrare.
X: "Niccolò, tuo fratello ci ha detto che eri impegnato, così siamo passati noi a farti gli auguri"
N: "mamma... papà..."
Osservo Niccolò e noto che è agitato, guardo Adriano che invece lancia uno sguardo preoccupato all'amico.
S: "ciao Adriano"
A: "salve signore"
Una donna mora, che intuisco essere la madre di Niccolò, entra in casa e corre ad abbracciare il figlio.
A: "auguri tesoro"
In tutto ciò rimango in disparte, perché nessuno mi ha ancora rivolto la parola?
E perché Niccolò è così rigido?
I miei pensieri vengono interrotti dal pianto insistente di Wendy, che per tutto il tempo è rimasta in camera da sola.

- heyy!! Scusate l'assenza, ma sono stata poco bene.. comunque qui qualcosa bolle in pentola, ma lo scoprirete nel prossimo capitolo, lasciate un commento e ditemi cosa ne pensate, ciao! -

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