Cap. 58

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Come promesso, oggi io e Niccolò andremo al mare, solo noi due, senza le nostre preoccupazione e senza la piccola Wendy che, con grande dispiacere di Niccolò, abbiamo lasciato da Adriano e dalla sua ragazza.
N: "mi raccomando Adrià, sta' attento!!"
A: "certo!"
l'amico di Niccolò sbuffa e così facendo scatena la dolce risata di Wendy
A: "piccola, ma cos'hai fatto per meritare un padre così rompi cazzi?"
N: "hey cocco, attento con le parole davanti a mia figlia!"
Io: "su, basta litigare! ciao Adriano e grazie mille!"
lascio un bacio sulla testina di Wendy e dopo aver trascinato letteralmente Niccolò fuori, possiamo andare.
Io: "dove andiamo?"
accendo la radio e parte "Italiana".
adoro questa canzone, è così estiva, così calda e anche se in Italia non è tutto rose e fiori, mi fa sentire fiera di essere italiana.
N: "ti porto al Lido di Ostia, ci sei mai stata?"
scuoto la testa ottenendo così un enorme sorriso da parte di Niccolò
N: "meglio così, personalmente lo trovo bellissimo! le spiagge sono super affollate, mi fa sentire a casa"
lo guardo incantata: è così bello con quella canottiera nera che mette in risalto i suoi tatuaggi e poi gli immancabili occhiali da sole sono ben posizionati sul naso.
N: "che c'è?"
arrossisco per esser stata beccata ma non posso fare finta di niente
Io: "c'è che sei bellissimo"
Niccolò sorride e posa la mano sulla mia coscia nuda
N: "lo so!"
mi fa l'occhiolino e torna a concentrarsi sulla strada mentre la canzone finisce lasciando il posto ad un'altra.
Vivere o niente di Vasco.
amo questa canzone, anche se per me è difficile non amare una canzone di questo grande artista che ha saputo farsi valere, sa farsi amare dalla gente ma cosa più importante di tutte, sa unire le generazioni.
chissà cosa si prova a salire su un palco davanti a milioni di persone, dover creare l'atmosfera giusta per ogni persona presente, saper emozionare ogni cellula del corpo.
amo Vasco e la mia ammirazione verso di lui cresce ogni volta che ascolto una sua canzone.
N: "amore, siamo arrivati"
guardo fuori dal finestrino e mi accorgo che è vero.
appena apro la portiera, l'aria salmastra del mare mi avvolge, accarezzandomi dolcemente la pelle e lasciandomi un leggero strato di sale sulle braccia.
N: "andiamo?"
annuisco e, dopo aver preso lo zaino e aver intrecciato la mia mano con quella di Niccolò, ci dirigiamo verso la spiaggia.
Io: "è bellissimo qui! capisco perché ti piace tanto"
N: "già... sai, odio il casino ma questo è l'unico posto in cui riesco a sopportarlo"
stendiamo gli asciugamani e subito Niccolò si spoglia restando in costume ma io no.
N: "hey, perché non ti levi quella maglietta, sembra così scomoda"
il moro si siede vicino a me e inizia ad accarezzarmi il ginocchio mentre io li tengo stretti al petto.
N: "c'è qualcosa che non va? ho detto qualche cagata?"
sorrido scuotendo la testa: adoro il fatto che si preoccupi sempre per me, mettendomi davanti ad ogni cosa.
Io: "tutto ok, tu vai a farti il bagno se vuoi"
N: "no! dimmi che ti prende"
mi guarda severo, mi sento così debole e spoglia sotto i suoi occhi scuri che mi viene da piangere
N: "no piccola... dimmi tutto, lo sai che puoi fidarti di me"
ripenso al nostro passato, alla nostra storia e dopo tutto quello che è successo non posso ancora affermare di potermi fidare di lui, ma se c'è una cosa che ho imparato, è quella che Niccolò non giudica ed è per questo che mi sento libera di parlare con lui.
Io: "io... mi vergogno del mio corpo"
abbasso la testa per evitare il suo sguardo ma con destrezza Niccolò me la fa alzare mettendomi un dito sotto il mento e i miei occhi spaventati incrociano subito i suoi dolci e apprensivi.
N: "non hai nulla di cui vergognarti, sei bellissima per me e per qualsiasi ragazzo! se adesso andassi da quello e gli chiedessi cosa pensa di te, sono sicuro che ti mangerebbe con gli occhi..."
indica con un cenno del capo un ragazzo sdraiato poco distante da noi e accarezzandosi il mento con la mano aggiunge
N: "... ma non lo faccio, perché altrimenti finirebbe in ospedale!"
conclude con lo sguardo carico di gelosia.
scoppio a ridere ma alcune lacrime traditrici mi cadono ancora sulle guance e subito Niccolò si presta per asciugarle, strofinando i pollici sulla pelle e infine si china per baciarmi.
N: "ora spogliati e andiamo a fare un bagno che sto a morì de caldo!" annuisco tirando su con il naso.

Io: "cazzo, è freddissima!!"
mi alzo sulle punte dei piedi evitando che l'acqua mi tocchi la pancia
N: "bambina!"
Niccolò scoppia a ridere mentre si lascia cadere di schiena sull'acqua
Io: "stupido!"
N: "stronza!"
Io: "coglione!"
vedo Niccolò sbiancare e per questo la mia risata invade l'aria
N: "ritira quello che hai detto!"
si avvicina con aria minacciosa ma non mi lascio intimorire, anzi, incrocio le braccia sul petto e lo guardo con sfida
N: "ti farò pentire io"
Io: "e cosa mi faresti?"
alzo un sopracciglio
N: "non mi sfidare! mai sfidare Niccolò Moriconi"
mi è praticamente davanti e con un gesto veloce mi alza di peso, il mio stomaco appoggiato alla sua spalla e la mia testa a penzoloni sulla sua schiena
Io: "Niccolò mettimi giù!"
N: "agli ordini signorina"
lo sento sghignazzare e un secondo dopo mi ritrovo inzuppata dalla testa ai piedi
Io: "Niccolò!"
mi metto in piedi e lo guardo malissimo ma il mio cuore si scioglie quando lo sento ridere di gusto, una risata sincera.
e poi il suo fisico mi fa avampare e improvvisamente sento le mie guance andare a fuoco.
i capelli sono umidi e spettinati mentre il suo corpo è leggermente muscoloso grazie alla palestra e i tatuaggi neri risaltano sulla sua pelle abbronzata.
N: "mai sfidare Niccolò Moriconi!"
mi fa l'occhiolino per poi prendermi per i fianchi e baciarmi appassionatamente.
tutta la "rabbia" che avevo per lui scompare in un secondo e mi lascio andare al suo bacio, allacciando le braccia attorno al suo collo e stringerlo a me.

- hey! Come va? Per il momento va tutto bene tra questi due, ma quanto durerà? Per scoprirlo bisogna leggere i capitoli, hahah, ciao! -

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