Cap. 40

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Decido di passare da mia mamma alla quale avevo dato la mia casa.
mam: "Kris, che ci fai qui?"
Io: "così, sono appena stata da Niccolò e non avevo voglia di tornare a casa"
mam: "entra"
mi prepara il caffè e rimaniamo a chiacchierare.
ho sempre avuto un rapporto abbastanza aperto con mia madre, tranne negli ultimi anni, da quando mi ha cacciata di casa.
mam: "Kristal mi dispiace davvero tanto per tutto il male che ti abbiamo fatto..."
è davvero combattuta; le prendo le mani tra le mie e le stringo affettuosamente
Io: "mamma, non preoccuparti! hai lasciato Vicenza, sei venuta in una grande città come Roma, solo per recuperare il rapporto che avevamo preso... non è da tutte!"
mam: "sì ma non è neanche da tutte rifiutare la propria figlia!"
si fa scappare una lacrima e questo vuol dire che è davvero disperata, perché credo che lei sia la donna più rigida del mondo, una di quelle che non si mostra mai debole.
le asciugo la guancia
Io: "mamma, l'importante è rendersi conto dei propri errori e cercare di rimediare e tu ci stai riuscendo!"
mam: "solo perché tu mi dai l'opportunità..."
Io: "tutti meritano una seconda possibilità"
mi viene in mente Adriano e che anche a lui ho dato una seconda possibilità.
mam: "io non credo di meritarmi tutto ciò"
Io: "smettila mamma, se io ho deciso così, puoi rispettare la mia scelta?"
mam: "certo tesoro"
Io: "grazie"
l'abbraccio e lei si accascia tra le mie braccia
mam: "sei proprio una cara ragazza e Adriano è fortunato ad averti incontrato e anche Niccolò"
Io: "e io sono fortunata ad aver incontrato loro"
e sopratutto Niccolò!
rimaniamo a chiacchierare come due vecchie amiche.
Io: "ora vado, avevo detto ad Adriano che sarei passata in studio"
mam: "ok, ma se ci sono problemi chiamami!"
Io: "certo mamma"
l'abbraccio e vado in studio dove incontro Adriano e Giovanni.
A: "ciao amore, come stai?"
Io: "bene, ciao Gio"
G: "hey, come sta la mia bimba?"
mi accarezza la pancia e sorride
Io: "per il momento è tranquilla, hahah"
passo la giornata in studio e poi torno a casa.
Io: "Adriano io vado"
A: "ok, ti raggiungo tra poco"
mi lascia un piccolo bacio sulle labbra e dopodiché vado a casa.
una volta lì mi faccio una doccia veloce e mi vesto con canottiera e pantaloncini.
sono tranquillamente sul divano quando sento suonare il campanello
Io: "Adri, le chiavi le hanno inventate per qual... Niccolò che ci fai qui?"
non mi aspettavo una sua visita
N: "avevo tanta voglia di vederti"
si morde il labbro e questo significa che è davvero nervoso perché è una cosa che non fa mai.
Io: "ma ci siamo visti stamattina"
N: "lo so... però avevo voglia di vederti!"
Io: "ok"
lo lascio entrare in casa e ci sediamo sul divano
N: "che stavi facendo?"
Io: "niente, ero qui che cazzeggiavo, hahah"
ridacchia ma capisco che c'è qualcosa che non va
Io: "avanti Moriconi, dimmi che hai?"
N: "eh? niente, perché?"
Io: "sei silenzioso, non sorridi e appena ti ho aperto ti stavi mordendo il labbro, cosa che non fai mai!"
Niccolò sorride leggermente e si  vicina a me
N: "mi conosci troppo bene"
sorrido anch'io, solo che il mio è un sorriso sincero
Io: "Niccolò è da tanto che ci conosciamo e ormai ho imparato a conoscerti"
N: "credo che tu sia la persona che mi conosce meglio"
Io: "forse... ma ora dimmi che hai!"
N: "ma niente, solo non voglio partire domani.. vorrei poter stare con te, sempre"
Io: "Niccolò, tu sei sempre con me"
involontariamente prendo tra le dita il ciondolo che mi ha regalato e capisce cosa intendo
N: "non credevo la portassi ancora"
Io: "ovvio che la porto!"
sorride
Io: "Nì..."
N: "sto bene, solo un po' di malinconia"
Io: "mmm sai che facciamo? appena finisce il tour ce ne andiamo al mare"
N: "io e te?"
Io: "sì, perché no?"
N: "e Adriano? "
Io: "Adriano lo lasciamo al casa, staremo solo io e te!"
sorrido fiera della mia idea ma vedo che Niccolò non è troppo convito
Io: "che c'è... non ti va di stare con me?"
alza la testa di scatto e mi appoggia una mano sulla coscia
N: "certo che mi va, però Adriano..."
Io: "ora non pensarci!"
Niccolò sorride e mi accarezza la guancia
N: "sei così bella!"
Io: "Nì..."
N: "scusa"
si alza per andarsene ma lo raggiungo
Io: "anche tu sei bello"
si gira e sorride
N: "sei brava a mentire"
Io: "lo so, hahaha"
N: "stupida"
Io: "ma..."
N: "la mia stupida!"
lo abbraccio e lui mi stringe a sé
N: "sai che ti penso sempre?"
Io: "perché?"
mi stacco leggermente ma rimango comunque tra le sue braccia
N: "perché sei l'unica che mi è sempre stata vicina"
guarda da un'altra parte e non ne so il motivo ma decido di non andare oltre.
N: "non vedo l'ora che sia il 4 luglio"
Io: "perché?"
N: "come perché? Stadio Olimpico, non ti dice niente?"
sorrido perché so benissimo cosa vuol dire Stadio Olimpico
Io: "anch'io non vedo l'ora"
N: "sopratutto perché verrete anche voi"
Io: "voi?"
lo guardo confusa e lui alza gli occhi al cielo ridacchiando
N: "ma ti devo ricordare tutto? Kris hai un bimbo che cresce dentro di te"
Io: "già"
sospiro e lui si preoccupa
N: "mi spieghi perché ogni volta che dico così sospiri? non lo vuoi un figlio?"
Io: "sì però credo di essere troppo giovane"
N: "ma va che sarai una brava madre e poi quando ti stancherai potrai portarlo dallo zio Nic"
scoppio a ridere e annuisco
Io: "ok!"
ci abbracciamo
N: "ti voglio bene"
Io: "anch'io Nic"
lo accompagno alla porta e ci salutiamo definitivamente.

- hey!!! Stasera c'è il concerto allo Stadio Olimpico!! Voi ci andate? Se sì, vi auguro di divertivi, di piangere, di emozionarvi, di ridere e perdere la voce a forza di cantare!
Sono orgogliosa di Niccolò, di tutto quello che ha realizzato e di dove è arrivato e sono sicura che l'anno prossimo arriverà ancora più in alto -

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