A: "come stai?"
Sospiro e alzo le spalle
Io: "sto.. comunque Niccolò mi ha chiesto se al suo compleanno possiamo stare insieme"
A: "e tu?"
Io: "e io gli ho detto di sì, così stiamo tutti insieme per Wendy"
A: "ma solo voi tre?"
Annuisco aspettando la sua reazione che non tarda ad arrivare
A: "stai attenta"
Io: "cioè? Che vuoi che succeda?"
A: "lo sai com'è Niccolò.. non voglio che ti illuda un'altra volta"
Io: "ok.."
A: "Wendy?"
Io: "è ok"
A: "che succede?"
Mi siedo di peso sul divano e vorrei solo premere il tasto reset per cambiare la situazione ma purtroppo non esiste e devo accettare le cose come stanno.
Io: "mi manca.. mi manca vederlo girare per casa, mi manca vederlo giocare con Wendy, mi mancano i suoi baci, i suoi abbracci, la sua voce che canta solo per me.. mi manca non averlo accanto e vorrei solo che fosse un po' meno deficiente, che non avesse fatto quello che ha fatto.. ho pianto talmente tanto che non escono neanche più lacrime"
A: "e perché non glielo dici?"
Io: "perché mi sono ripromessa che lo avrei perdonato solo se lui avesse combattuto per riavermi, ma non sta facendo niente"
A: "e allora fai tu il primo passo! Senti, io c'ho parlato e mi ha detto che gli manchi anche tu, però non vuole metterti fretta perché ha paura che lo rifiuti.. provaci tu, parlaci! Ovvio non dovete tornare a vivere insieme subito però piano piano potete ricostruire quello che avete perso, anche per il bene di Wendy"
Annuisco e lo abbraccio d'impulso
Io: "grazie Adriano, sei il migliore!!"
A: "modestamente"
Scoppio a ridere e proprio in quel momento mi squilla il cellulare.
Io: "pronto?"
E: "ciao Kristal, come stai?"
Io: "oh.. ciao, tutto bene tu?"
Lancio un'occhiata ad Adriano che mi chiede chi è, ma faccio finta di non capire e lo ignoro.
E: "bene.. senti, volevo chiederti se potevi passare per casa mia"
Io: "emm.. certo, dammi 10 minuti e sono lì"
E: "perfetto, allora a dopo"
Attacco senza salutare e mi preparo a subire le domande di Adriano.
A: "chi era?"
Esito e sono indecisa se dirgli la verità oppure no, ovviamente la mia parte per niente razionale decide di mentire.
Io: "mia madre.. mi ha chiesto di tornare a casa.."
A: "va bene"
Annuisco senza avere il coraggio di aggiungere altro, semplicemente mi alzo e dopo averlo salutato velocemente, esco e raggiungo la macchina.
Perché lascio il mio amico per correre da Ermal?
E sopratutto cosa vuole?E: "grazie per essere venuta"
Io: "che succede?"
Si passa una mano tra i capelli scompigliandoli ancora di più e poi, senza preavviso, mi ritrovo con le labbra incollate alle sue.
Il tempo sembra fermarsi e per qualche assurda ragione non riesco a staccarmi, ma mi butto tra le sue braccia e passo le mani tra i suoi ricci.
E: "mi piaci.."
Faccio scontrare le nostre lingue e senza rendermene conto, inizio a sbottonargli la camicia e gli permetto di toccarmi.
In pochi secondi finiamo sul divano e sempre più avidamente ci avviciniamo, mi bacia ogni parte del corpo ormai privo di vestiti e con impeto mi entra dentro.
Io: "Ermal..."
Sospiro il suo nome e per qualche secondo mi dimentico di tutto, come se qualcuno mi avesse staccato la spina del cervello.
Mi dimentico di Wendy, di mia madre, dei miei problemi, di Adriano e dei suoi consigli e sopratutto mi dimentico di Niccolò.
Sento le calde mani di Ermal accarezzarmi tutta, senza essere volgare, come se avesse paura di ferirmi ma non sa che mi sto facendo del male da sola.
Improvvisamente apro gli occhi e sembra che tutta la mia vita mi scorra davanti, come un film, una dopo l'altra le scene mi si presentano davanti, meschine, chiare e violente.
Vedo il mio arrivo a Roma, il mio rapporto con Niccolò, Adriano, Debora, l'università mai conclusa, mia madre e infine Wendy.
Una lacrima mi riga la guancia e lì si asciuga, come se volesse lasciare traccia del suo passaggio.
E: "che succede?"
Ermal si ferma e vedo nei suoi occhi uno sguardo preoccupato che mai avevo visto per me e scoppio in un pianto liberatorio.
E: "hey.. è tutto ok.."
Si sdraia accanto a me e mi accoglie tra le sue braccia quasi come un padre e mi rendo che tra noi non potrà mai esserci niente perché nel mio cuore c'è posto per un solo uomo e quel posto è già occupato da Niccolò.
Io: "scusa io.. devo andare"
Mi alzo in fretta e mi vesto, cercando di non guardare mai negli occhi Ermal che silenziosamente mi imita e si veste a sua volta.
E: "non ci sarà mai posto per me, vero? Stai tornando da lui.."
Sospiro e annuisco, vergognandomi come una ladra per il mio comportamento ma non posso farci niente, non posso continuare a soffrire, non posso stare lontana da Niccolò perché lui è il mio unico amore e non posso continuare a sopprimere quello che provo.
Io: "mi dispiace tanto"
Ermal sorride e scuote la testa
E: "non importa, ti voglio tanto bene e per questo voglio che torni da lui"
Ci alziamo e ci vestiamo
E: "corri da lui e digli che lo ami! Fallo per te, per lui e sopratutto per Wendy!"
Sorrido e istintivamente lo abbraccio
Io: "grazie mille Ermal"
E: "se vuoi qui ci sarà sempre una spalla su cui piangere"
Io: "grazie anche se spero di non piangere più"
E: "lo spero anch'io"
Mi lascia un bacio sulla testa e finalmente esco per andare da Niccolò.
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Stasera
FanfictionKristal: "ma sempre a suonare stai?" Niccolò: "è l'unica cosa che mi riesce bene"