Cap. 47

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Il tempo passa in fretta, forse troppo in fretta.
sono al nono mese e l'ansia è con me 24 ore su 24.
quando ho detto la verità ad Adriano, mi ha sorriso e abbracciato.
*flashback*
Io: "ma... non sei arrabbiato?"
lui scuote la testa senza smettere di sorridere
A: "ho sempre avuto la sensazione che tra te e Niccolò ci fosse qualcosa, ma mi sono sempre convinto del contrario. poi quando mi hai detto di essere incita, mi sono reso conto che io e te non avevamo avuto nessun rapporto e l'unica persona che è venuta da te dopo la nostra rottura è stato Niccolò, quindi mi sono messo il cuore in pace, perché almeno è il mio migliore amico"
fa una pausa per guardarmi meglio negli occhi
A: "Kristal, io ti ho amato e ti vorrò sempre bene, perché con te ho vissuto i migliori momenti della mia vita, ma è inutile continuare a mentirci, tu non mi ami e neanche da parte mia c'è tutto sto amore, perciò è meglio se la finiamo"
mi dà un bacio sulla fronte e mi abbraccia
A: "però se sarà un maschietto esigo che lo chiamiate Adriano"
scoppio a ridere tra le sue braccia
Io: "d'accordo"
*fine flashback*
N: "tesoro sono a casa"
lo raggiungo a fatica tenendomi le mani sulla schiena
Io: "ciao"
N: "come stanno le mie bimbe?"
Io: "tutto bene, anche se prevedo che questo diavoletto sarà molto scatenata"
sorrido vedendo che si è inchinato davanti a me per baciarmi la pancia
N: "dai che manca poco"
Io: "già.. non ce la faccio più"
N: "dopo che partorirai, ci facciamo un bel viaggetto"
ci sediamo sul divano
Io: "dopo che partorirò, avremo la casa sommersa da pannolini"
lo guardo e vedo che è strano, ha lo sguardo perso nel vuoto
Io: "Nì è tutto ok?"
N: "eh? sì sì, tutto ok"
gli prendo le mani tra le mie
Io: "Moriconi, dimmi immediatamente cosa c'è!"
N: "ma niente.."
roteo gli occhi e mi alzo sbuffando perché la mia enorme pancia mi impedisce di fare tutto
N: "dove vai?"
Io: "dove vuoi che vada? non posso fare niente in queste condizioni"
mi indico a malo modo la pancia
N: "devi stare tranquilla altrimenti la bimba sta male"
Io: "Niccolò io vorrei stare tranquilla, ma tu non mi aiuti, torni a casa e sei strano, hai lo sguardo perso nel vuoto, mi vuoi dire che cazzo ti succede? sei andato con un'altra?"
N: "cosa? ma che cazzo dici? tu sei incita e credi che io sia così stupido da fare sesso con un'altra?"
si alza e vedo la rabbia nei suoi occhi
Io: "non lo so Niccolò"
N: "non lo sai? hai così poca fiducia in me?"
Io: "Niccolò io mi fido di te, però.."
N: "basta cazzo!"
prende le chiavi e va verso la porta
Io: "dove vai ora?"
lo raggiungo e mi aggrappo al suo braccio nel tentativo di trattenerlo
N: "vado a farmi un giro"
mi spintona e se ne va sbattendo la porta.
mi accascio a terra tenendomi la pancia tra le mani
Io: "perché sono così?"
raggiungo il cellulare e chiamo la prima persona che mi viene in mente
Io: "pronto? Adriano puoi venire qui?"
10 minuti dopo siamo seduti sul divano con un tè freddo in mano
Io: "sono stupida!"
A: "shh.. non sei stupida!"
annuisco violentemente mentre non riesco quasi a respirare per via del pianto
A: "Niccolò deve ancora rendersi conto che diventerà padre e per questo è spaventato, ma non ha alcuna intenzione di abbandonarti, non l'ha mai fatto!"
mi appoggio al suo petto e lascio che mi stringa
Io: "dici davvero?"
A: "certo, tu cerca di capirlo. e poi vorrei prenderti a testate solo per aver insinuato che Niccolò sia andato con un'altra!"
mi dà un leggero schiaffo sul braccio ma il suo sguardo è terribilmente serio
Io: "scusa..."
le lacrime ricominciano a scendere più forte di prima e non posso fare niente per fermarle
A: "aò sta calma, ok? ora dove sta Nicco?"
scuoto la testa senza riuscire a parlare
A: "ok, beh io dovrei andare e..."
spalanco gli occhi e cerco di formulare una frase di senso compiuto anche se in questo momento l'unica cosa che riesco a fare è piangere
Io: "no.. Adri.. io..."
proprio in quel momento la porta si spalanca e Niccolò fa il suo ingresso ma non è solo, con lui c'è Fabrizio.
Io: "Niccolò!"
cerco di corrergli incontro e lo abbraccio, fregandomene della pancia N: "fa piano cazzo!"
gli prendo il viso tra le mani e vedo che ha gli occhi rossi e non ha il suo solito odore, ma sa di birra
Io: "Niccolò hai bevuto?"
N: "eh lasciame!"
mi prende i polsi e mi scansa
Io: "Nì..."
sento le lacrime che escono nuovamente ma non faccio niente per trattenerle, guardo Fabrizio che in tutto ciò se ne sta in disparte
Io: "Niccolò!"
non mi ascolta, prende un'altra birra dal frigo e si chiude in camera
Io: "cazzo!!!"
A: "Kris sta calma! che gli è successo?"
si rivolge a Fabrizio che finalmente si decide a parlare
F: "è arrivato a casa mia incazzato e ha iniziato a svuotarmi il frigo, poi ha cominciato a spaccare tutto quello che trovava, così l'ho preso e l'ho riportato qui"
Io: "mi dispiace..."
abbasso la testa incapace di dire qualcosa
F: "non preoccuparti"
A: "senti puoi stare qui, io devo proprio andare"
F: "certo"
Io: "ma..."
A: "Kristal passo più tardi, ok?"
annuisco mordendomi il labbro
A: "sta qui, ok?"
praticamente dà ordini a Fabrizio, ma quest'ultimo non sembra abbia intenzione di andarsene e infatti annuisce pensieroso.
Adriano mi abbraccia e se ne va, rassicurandomi che andrà tutto bene e spero che abbia ragione.

- hey!! Cosa succederà ora? Niccolò e Kristal faranno pace?
Ma poi vogliamo parlarne: quanto è dolce Fabrizio?
Ci si vede al prossimo capitolo! Ciao -

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