Cap. 74

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A: "ti giuro che mi dispiace un casino! Niccolò è proprio un coglione quando si mette d'impegno"
Mi stringo cercando di scaldarmi e nel mentre mescolo lentamente il cappuccino.
Chissà che sta facendo?
A volte mi chiedo perché l'ho incontrato? Perché mi sono innamorata di lui? E sopratutto perché c'ho fatto una figlia insieme!
Poi però ricordo che se non fosse stato per lui io non avrei nessuno, non avrei conosciuto Adriano e non avrei un lavoro.
È sempre stato una relazione di amore e odio con Niccolò.
Abbiamo litigato, fatto pace, litigato e fatto pace di nuovo, siamo come cane e gatto e forse è stato anche il suo essere così odioso che mi ha fatto innamorare di lui, infondo sono sempre stata una a cui piace mettersi nei casini.
A: "Terra chiama Kristal!! Hey mi dici che ti prende?"
Io: "niente mi sto solo congelando.."
Stringo la tazzina calda tra le mani cercando di trarne calore.
A: "già, forse mettersi fuori non è stata una buona idea"
Io: "ma va?"
Alzo un sopracciglio e per questo Adriano scoppia a ridere
A: "però non è solo questo, o mi sbaglio?"
Adesso è lui ad alzare un sopracciglio ed evito il suo sguardo girando la testa per osservare le persone all'interno del bar, persone allegre, da sole, una coppia di fidanzati, un gruppo di amiche che chiacchierano e ridono talmente forte da beccarsi delle occhiate da una coppia di anziani.
A: "quindi?"
Riporto la mio attenzione al moro davanti a me e noto che ridacchia
Io: "che c'è?"
A: "sei una delle persone più strane che conosco"
Io: "perché?"
Bevo a malincuore l'ultimo sorso di cappuccino: ora non potrò più tenere nulla di caldo tra le mani.
A: "avanti, dimmi che c'è? Sei particolarmente distratta oggi"
Io: "ma niente, solo che un poco mi manca..."
A: "ma non dovrebbe! Niccolò si è comportato come un bambino, devi farlo soffrire per un po'!"
Io: "sì però soffro anch'io e Wendy continua a chiamarlo, sai com'è straziante vederla mentre cerca il suo papà e lui non c'è?"
A: "lo so, però..."
Io: "niente però! Non voglio perdonarlo però devo almeno fargli vedere suo figlia"
A: "come vuoi"
Ci alziamo e, dopo una lunga litigata, cedo ad Adriano e gli permetto di pagare.
Io: "come hai passato il Natale?"
A: "bene, mia madre mi ha messo in imbarazzo chiedendomi ogni secondo quando le do un nipotino"
Scoppio a ridere vedendo la sua espressione e gli cingo le spalle con un braccio
Io: "beh dai, almeno tu non sei come quel coglione del tuo amico!"
A: "credi che io possa essere un bravo padre?"
Io: "non so, dipende da te e da nessun altro.. e comunque credo di sì, sei uno dei ragazzi migliori che io abbia mai conosciuto"
A: "grazie Kris"
Mi abbraccia e devo dire che mi serviva proprio un abbraccio da un amico, da una persona che nonostante tutto c'è sempre stata, anche quando non lo meritavo, anche quando sarebbe stato giusto che non mi fosse stato vicino.
Io: "grazie Adrià! Ti voglio un mondo di bene!"
Gli lascio un bacio sulla guancia prima di ricominciare a camminare, beandomi del freddo che mi fa stringere nel cappotto.
Io: "sai che amo l'inverno? Ho sempre amato il freddo, nonostante sia triste e mi mette malinconia"
A: "forse a volte abbiamo bisogno della tristezza"
Io: "sicuramente è così"

Torno a casa e vengo accolta dalla mia piccola.
Io: "ciao amore"
La prendo in braccio e la osservo; chissà cosa voleva fare Niccolò, chissà cosa voleva ottenere.
Mam: "tesoro, come sta Adriano?"
Io: "bene"
Non le presto molta attenzione perché so dove vuole arrivare, quando tira fuori l'argomento Adriano è sempre così.
Mam: "è un bravo ragazzo, nonostante quello che è successo tra di voi continua a volerti bene"
Alzo gli occhi e sbuffo: lo sapevo!
Io: "già.."
Inizio a giocare con Wendy ma mia mamma non molla, è molto ostinata quando vuole e cioè sempre.
Mam: "se fossi stata con lui, forse non saresti in questa situazione e tu e Niccolò sareste ancora amici"
Io: "e Wendy non ci sarebbe e io non sarei qui con te... mamma è andata così perché doveva andare così! E poi io amo Niccolò e non rimpiango niente!"
Mi alzo portando Wendy con me, mi chiudo in camera e chiamo l'ultima persona che dovrei chiamare: Ermal.
E: "ciao Kristal, come va?"
Resto in silenzio maledicendomi mentalmente per non essermi fatta i fatti miei, ma purtroppo reagisco sempre d'impulso, senza pensare troppo alle conseguenze.
Io: "tutto bene, te?"
E: "bene dai, sono tornato ieri a Roma"
Io: "bene"
E: "emm.. sicura che vada tutto bene?"
Io: "sì perché?"
E: "mi chiedevo perché mi hai chiamato? Insomma, non è mai successo"
Sento gli occhi inumidirsi e purtroppo per me non riesco a trattenere le lacrime che scendono silenziose sulle guance.
Io: "no, non va bene"
E: "hey hey, calmati! Che succede?"
Io: "io e Niccolò abbiamo litigato.."
E: "vuoi parlarne?"
Scuoto la testa ma ovviamente lui non mi può vedere e non sentendomi parlare continua
E: "senti, stasera vieni a casa mia, mangiamo una pizza e ne parliamo, ok?"
Io: "ok.."
E: "bene, ti passo a prendere per le 8"
Annuisco e riattacco prima che io possa complicare ulteriormente la situazione.
Bene, quindi dovrò passare la serata con Ermal!

Io: "mamma io esco, se hai bisogno di qualcosa chiamami"
Mam: "certo tesoro, non preoccuparti"
Annuisco e do un bacio a Wendy
Io: "ciao amore"
Esco di casa e mi stringo nella giacca mentre aspetto l'arrivo di Ermal.
Chissà cosa mi è venuto in mente e poi perché proprio lui?
Non riesco a darmi una risposta che due fanali bianchi mi accecano, imponendomi di chiudere gli occhi.
E: "sali?"
Annuisco decidendo che ormai non ho altra scelta.
E: "come va?"
Io: "abbastanza, te?"
E: "ora che sei qui meglio"
Osservo tutto di lui, i suoi capelli così scuri e ricci, le sue mani perfettamente lisce, i suoi occhi scuri e profondi.
Chissà perché ma sono sempre stata attratta da quest'uomo così schivo e silenzioso.
Il viaggio è silenzioso e io lo passo immersa nei miei pensieri, finché Ermal annuncia che siamo arrivati.
E: "a che pensi sempre?"
Scuoto la testa e cerco di sorridere, anche se è un sorriso amaro e malinconico.
Io: "niente, solo che mi chiedo perché Niccolò si sia comportato così.."
E: "avanti, scendiamo che ho fame e così possiamo chiacchierare un po', ti va?"
Io: "beh se non mi andasse non sarei qui, ti pare?"
E: "sei furba"
Sul suo volto appare un sorriso un po' storto e strano, ma per qualche ragione che ignoro mi piace e mi fa sentire al sicuro.

- hey bella gente!! Lo so, lo so, sono in ritardo e vi avevo promesso questo capitolo un po' di tempo fa però è andata così! Spero vi piaccia e come sempre vi invito a lasciare un commento, ciao! -

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