Cap. 44

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Lo Stadio è pieno di gente.
l'emozione è palpabile nell'aria e sono tutti in ansia perché il concerto cominci.
sono davvero orgogliosa di Niccolò, perché è un ragazzo così giovane e nonostante ciò, in poco tempo, è riuscito a riempire lo Stadio Olimpico.
prendo posizione sotto al palco e sono sola, come una ragazza normale che va al concerto del suo cantante preferito... che poi è così.
le luci si spengono, la gente smette di parlare e una melodia inizia a suonare.
la riconosco subito: colpa delle favole!
Ultimo fa il suo ingresso a sorpresa saltando fuori dal palco ed inizia a cantare.
il pubblico lo accoglie e ci sono già ragazze che piangono.
le guardo e sorrido.
è davvero straordinario come una persona possa salvarti la vita semplicemente attraverso delle canzoni.
credo che Niccolò abbia salvato tante vite e la mia in particolare.
non riesco a credere a tutto quello che abbiamo vissuto, a tutti i litigi, a tutti i sorrisi, i baci, le carezze, le lacrime, a tutte le birre che abbiamo bevuto, le sigarette accese e mai fumate, le notti al parchetto e poi a casa a suonare, suonare fino allo sfinimento per poi crollare sul letto.
in tutto questo tempo non mi sono mai resa conto di quanto Niccolò fosse importate per me, di quanto io abbia bisogno di lui nella mia vita.
N: "... e non è colpa mia, come dici tu! e se di notte sogno poco, di giorno sognerò di più..."
guardo Niccolò che ha gli occhi puntati su di me.
mi accarezzo la pancia.
chissà cos'ha provato quando gli ho detto che il bambino potrebbe essere suo?
sono fermamente convinta che sia suo, quando ho fatto l'amore con lui è stato qualcosa di unico e mi sento stupida per essermi convinta di non amarlo.
in tutto questo tempo ho provocato tanto dolore.
a me, a Niccolò e ora anche ad Adriano.
non voglio neanche pensarci a quando dovrò dirglielo...
N: "... è colpa delle favole se la mia vita adesso è questa!"
le canzoni continuano e ad ognuna mi emoziono, con ognuna rivivo momenti diversi, momenti indimenticabili anche se tristi.
N: "come sapete ad ogni concerto invito una di voi qui sul palco con me e oggi non sarò da meno"
si assenta un attimo dal palco e lo vedo parlare con un tecnico delle luci.
cosa avrà in mente di fare?
non ho il tempo di pensare ad altro che una luce si concentra su di me
N: "hey tu"
lo guardo e alzo un sopracciglio in segno di disapprovazione; ma come gli viene in mente?
N: "sì tu, avanti vieni"
con l'aiuto di alcuni uomini lo raggiungo sul palco e mi siedo di fronte a lui in una delle sedie che sono state posizionate.
N: "voglio parlarti di me, tu cosa hai saputo di me?
mi manca mancare a qualcuno, vieni, ti porto dove, dove si parla di te, fiori che nascono soli, non hanno bisogno di un cielo, crescono, senza colori.
tu che rinchiudi in te stessa, ogni parola mancata, sai mi manca la testa, la fine è una vita iniziata.
e provarci ad essere vera, come i occhi al mattino, quando c'è il sole vicino, sul volto il segno del cuscino"
si alza in piedi e allarga le braccia
N: "resti stasera? resti di sera?
che fuori piove e non ho voglia di altro stasera.
resti stasera? resti di sera?
che il mondo è strano e non lo voglio incontrare stasera!"
mi volto per guardare il pubblico e vedo milioni di luci che si muovono a ritmo della melodia.
Niccolò indossa i suoi occhiali da sole ma appena si avvicina a me, se li toglie.
N: "resti stasera? resti di sera? che fuori piove e non ho voglia di altro stasera. resti stasera? resti di sera? che il mondo è strano e non lo voglio incontrare stasera!"
Niccolò mi porge la mano e l'affero sorridendo.
la musica finisce e c'è un silenzio assordante, sento le mani sudare e spero che non se ne accorga.
si inginocchia davanti a me e lascia un bacio dolce sulla mia pancia, dopodiché si alza e mi prende il viso tra le mani.

- hey!! Cosa vorrà fare Niccolò? Mi sa che il vero colpo di scena ci sarà nel prossimo capitolo 😂 non odiatemi!
E stavo pensando... e se continuassi adesso? Fatemi sapere, ciao! -

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