Cap. 39

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Entro in casa e scopro che mia madre se ne andata.
mi spoglio e mi piazzo davanti allo specchio per guardare il mio corpo che piano piano sta cambiando.
mi accarezzo la pancia, incapace di rendermi conto che una vita sta crescendo minuto per minuto dentro di me.
alzo lo sguardo e mi fermo sul collo dove porto ancora la collana che mi ha regalato Niccolò.
sorrido.
Io: "piccola mia, che dobbiamo fà?"
ad un certo punto sento la chiave girare nella porta di casa e un secondo dopo vengo circondata dalle calde braccia di Adriano.
A: "ciao piccola"
mi bacia il collo e posa le mani sulla mia pancia, che sembra sia diventata l'attrazione principale di me.
Io: "ciao"
mi giro per baciarlo 
A: "che fai nuda?"
in quel momento, sotto il suo sguardo, arrossisco violentemente
Io: "niente... mi guardavo, haha"
ridacchio imbarazzata
A: "non essere timida piccola"
mi bacia la fronte e sorride
A: "hai fame?"
Io: "un po'..."
A: "ok, allora vestiti, ti porto a mangiare il gelato"
esce dalla stanza senza aggiungere altro, così mi vesto con il vestito di prima.
quando torno in salotto lo trovo seduto sul divano con il cellulare
Io: "eccomi"
alza lo sguardo su di me e sorride
A: "come l'ha presa Niccolò?"
Io: "mi sembrava felice"
mi mordo il labbro e subito mi ritorna in mente il nostro bacio: ma perché faccio così?
A: "ok, andiamo?"
annuisco e usciamo.
camminiamo vicini, le nostre mani si sfiorano ma non si toccano mai direttamente.
Io: "come mai sei tornato a casa prima?"
Adriano alza le spalle e sospira
A: "ero stanco e sono tornato a casa, e la visita com'è andata?"
Io: "bene, mi hanno fatto l'ecografia ma ovviamente non si vede ancora niente"
A: "però hanno detto che è tutto apposto, no?"
Io: "sì sì, e se dovessi avere problemi, mi hanno detto di andare là"
annuisce e arriviamo alla gelateria.
prendiamo il nostro gelato e torniamo a passeggiare.
A: "hai paura?"
Io: "un po'.. ma cerco di non pensarci"
A: "e poi ci sono io, lo sai che puoi contare su di me, vero?"
Io: "certo"
mi prende per mano intrecciando le nostre dita
A: "sono il ragazzo più fortunato del mondo!"
scoppio a ridere.
infondo è sempre stato bello passare del tempo con lui.
A: "ricordi questo posto?"
mi guardo in torno e mi accorgo che siamo su un ponte
Io: "ma questo..."
Adriano sorride e annuisce
A: "è stato qui che ti ho portato la prima volta"
mi appoggio al parapetto
Io: "è bello come quella volta"
A: "anche tu sei bellissima"
sorrido.
la giornata passa in fretta e la mattina dopo mi sveglio di buon ora.
A: "come mai già sveglia?"
Io: "non so, oggi avevo voglia di svegliarmi presto"
è giugno e le giornate sono belle e calde.
spalanco le finestre mentre Adriano prepara la colazione
Io: "che buon profumino"
lo abbraccio da dietro
A: "sei allegra stamattina, come mai?"
scrollo le spalle e mi siedo sulla sedia
Io: "non so.. forse saranno gli ormoni della gravidanza"
il mio moro scoppia a ridere
A: "ma di solito non dovrebbero far in modo che tu sia scorbutica?"
Io: "si vede che oggi fanno l'effetto contrario"
A: "meglio così!"
si china e mi bacia
A: "è quasi pronto"
dopo qualche minuto mette in tavola due tazze di latte e caffè e dei biscotti
Io: "mi spieghi come fai ad essere così attivo di prima mattina?"
A: "abitudine"
addento il mio biscotto sotto lo sguardo attento di Adriano
A: "allora?"
mastico lentamente e mando giù
Io: "mmm... direi un bel 9.5!"
A: "9.5? devo migliorare!"
rido e continuo a mangiare
A: "devo andare in studio, vuoi venire?"
Io: "mmm, magari faccio un salto dopo"
A: "ok, a dopo allora"
prende le chiavi della macchina e lo accompagno alla porta
A: "ciao!"
Io: "ciao"
lo bacio a stampo e poi torno dentro.
rifaccio il letto e guardo un po' il cellulare.
non sapendo cosa fare decido di andare a trovare Niccolò così prendo le chiavi e vado a casa sua.
N: "hey, che fai qui?"
Io: "non sapevo cosa fare"
entro in casa e mi siedo sul divano
Io: "esci?"
indico con la testa la valigia vicino alla porta
N: "sì... oggi riprendo con le date"
Io: "giusto! tu sei nel bel mezzo del tour! ma.. non dovevi partire domani?"
N: "no.. cioè, domani ho la data, però parto già oggi"
Io: "ok.."
abbasso lo sguardo e lo sento avvicinarsi
N: "non essere triste!"
si inginocchia davanti a me e prende le mie mani tra le sue
Io: "è che ti vorrei sempre qui con me..."
N: "dai! un altro mese e poi staremo sempre insieme!"
lo guardo sorridendo debolmente
Io: "sempre sempre?"
N: "sempre sempre!"
Io: "grazie Peter!"
N: "di nulla Wendy!"
ci guardiamo e scoppiano a ridere insieme, tanto da ritrovarci sdraiati sul pavimento.
N: "ma ti pensi..."
incrocia le braccia dietro la testa e guarda il soffitto
Io: "cosa?"
mi appoggio al suo petto e lo guardo
N: "hai un bambino che cresce dentro di te"
sospiro
Io: "già.."
N: "non ti vedo convinta"
Io: "no no, è che ho paura però sono anche tanto felice"
N: "andrà tutto bene piccola!"
mi bacia la testa e mi stringe tra le sue braccia e io mi appoggio a lui.
Io: "Nì?"
N: "che c'è?"
Io: "quando sarò in sala parto, tu sarai con me?"
sta in silenzio tanto che devo guardalo per assicurarmi che non si sia addormentato
N: "e Adriano?"
ora sono io che sto zitta.
Io: "anche lui... ma soprattutto tu"
non lo guardo ma non aggiunge altro, semplicemente mi abbraccia.
non servono mille parole per capirci, ci basta uno sguardo e un abbraccio.
N: "posso avere un momento?"
lo guardo confusa ma lui continua sorridendo
N: "per parlarti con sincerità! in un tavolo al centro, tra la gente, che viene e che va!! canzone stupida! canzone stupida! come me, come quello che scrivo, oh! canzone stupida! canzone stupida! come te, come ogni tuo respiro"
Io: "ah quindi io sarei stupida?"
mi alzo ma lui prontamente mi prende per i fianchi e mi trascina sopra di lui
N: "la mia stupida!!"
Io: "Nì lasciami!!"
N: "lasciarti? mai!"
comincio a tempestarlo di pugni sul petto
N: "è inutile, è come picchiare una roccia"
Io: "mamma mia che gradasso!!"
mi guarda male per un secondo ma poi scoppiamo nuovamente a ridere.
Io: "allora ciao"
siamo sulla porta
N: "ti chiamo, ok?"
Io: "guarda che ci conto"
N: "contaci!"
mi fa l'occhiolino
Io: "ciao Niccolò"
lo abbraccio forte e aspiro il suo odore
N: "ti voglio tanto bene Kristal!!"
Io: "anch'io"
gli lascio un bacio sulla guancia e lui ricambia con uno sulla fronte.
poi, dopo un ultimo sguardo, lascio quella casa definitivamente.

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