Erano rimasti nella zona atleti dopo essere usciti soddisfatti dal rettangolo bianco che avevano calcato per incantare tutto il pubblico.
Un abbraccio con tutto il team tecnico e poi solo il silenzio.Came si era seduto su una seggiola abbandonata nel piccolo corridoio che portava agli spogliatoi.
Sguazzy non era capace di stare fermo, lanciava di continuo occhiate furtive tutto attorno a lui e cercava sostegno negli occhi dei compagni.
Drew parlava, miliardi di parole che continuavano ad uscire dalla sua bocca e nel mentre ammazzava l'ansia tenendo occupate le mani massaggiando la spalla del Came, che per l'agitazione, sembrava sul punto di alzarsi e tirargli un pugno giusto per farlo stare un po' zitto.
Asia invece si era andata a posizionare a bordo pista, era in piadi con i gomiti appoggiati alla transenna di ferro e osservava attentissima ogni movimento di chi stava gareggiando, sembrava trattenere il respiro ad ogni serie di passi complicata e ad ogni punteggio.
In tutti i loro visi si poteva leggere la tensione ma con quel minuscolo accenno di felicità che si accumulava secondo dopo secondo.Gruppo dopo gruppo scesero tutti in gara e loro erano ancora in testa alla classifica provvisoria, nessuno si era avvicinato alla perfezione tanto quanto loro che avevano pattinato con la testa, col cuore e con l'anima.
Tokyo era proprio lì.
Un solo microscopico passo.
Poco più di cinque minuti al sogno.Mai erano stati così vicini ad un risultato così grande, fremevano, erano terrorizzati, ogni cosa avrebbe potuto infrangersi in solo cinque minuti.
Nello stesso istante in cui, coloro che erano campioni nazionali in carica ed ultimi a gareggiare misero le ruote sulla pista si riunirono tutti attorno ad Asia.
Erano vicini ma senza toccarsi, alle loro spalle anche tutto il team di allenatori.
Guardarono quell'esibizione in perfetto silenzio, si poteva quasi sentire il martellante battito irregolare dei loro cuori muoversi all'unisono.
Il pubblico li adorava e tifava per loro con maggiore intensità, non erano coinvolti come con loro ma sentivano che erano più propensi a vedere loro sull'aereo per Tokyo.
Quando l'ultima nota riecheggiò nel palazzetto, quando tutto il pubblico fu in piedi per applaudirli loro si presero per mano.
Strinsero fortissimo le loro dita e spostarono lo sguardo sul tabellone luminoso, era la, in alto e tutti attendevano con ansia che comunicasse il giudizio della giuria, che proclamasse i nuovi campioni e individuasse coloro che sarebbero volati ad oriente.Loro quattro aspettavano solo di veder apparire una scritta appena sopra i punteggi, la posizione.
I giudici parevano indecisi, sembrava che pure loro non sapessero chi meritava di più di raggiungere un traguardo ambitissimo.
Poi finalmente apparve una scritta.
La scritta.Place 2
Urlarono con tutto il fiato che avevano in gola, si strinsero in un unico abbraccio esagerato e iniziarono a saltare, esaltati come mai nella vita. La felicità era esplosa come una bottiglia di spumante la notte del 31 dicembre.
Una telecamera era già su di loro e aveva inquadrato in diretta la loro reazione.Erano tutti e quattro in lacrime, il loro pubblico urlava all'impazzata sugli spalti e loro non riuscivano a credere a ciò che avevano combinato.
Campioni d'Italia.
Atleti Olimpici.
Strinsero le mani dei loro avversari che sportivamente si erano avvicinati a loro per complimentarsi nonostante le lacrime di cocente delusione.
Dopotutto avevano vinto in modo onesto, avevano vinto facendo immensi sacrifici, avevano vinto lottando contro la loro età e con la forma fisica da riacquistare completamente.
Non era nemmeno il momento di parlare con la televisione, corsero via sulle loro rotelle, in quel momento volevano solo vedere le loro famiglie e festeggiare con loro il grande traguardo.

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Fairy dust
Fanfiction***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...