«Ermal pensi di alzarti da quel letto?» Asia lanciò l'ennesimo urlo di quella mattinata.
Lei era sveglia dall'alba in quanto quel minuscolo fagiolino che portava in grembo, aveva deciso di organizzare qualcosa di molto simile ad un rave party nella sua pancia togliendole il sonno di buon'ora.Sconsolata per quella notte di sonno buttato ancor prima che nascesse si era trascinata in cucina ed aveva dato inizio alla sua giornata.
Intorno alle nove, quando ormai aveva fatto tutto quello che doveva fare, pulizie comprese, aveva dato inizio ai primi tentativi di tirare Ermal fuori dalle lenzuola.Tutta quell'insistenza proprio perché, quel giorno, se fossero stati fortunati, avrebbero scoperto se sarebbero diventati genitori di un maschietto o di una femminuccia.
«No! Voglio dormire! Stanotte ho dormito pochissimo!» con quelle parole assonnate si girò dalla parte opposta.
«Non è colpa mia se sei stato fino alle quattro e mezza a guardare serie tv su Netflix! Ora ti alzi che devo mettere a posto la camera e poi andiamo dal medico!»
«Dovevo scoprire l'assassino! Tu non puoi capire!» la voce lamentosa di Ermal scappò fuori ma senza impietosire la ragazza.
«L'unica cosa che ho capito è che questo bimbo è certamente tuo visto che ha già iniziato a farmi stare sveglia di notte!»
«Avevi dubbi sulla paternità?» Ermal alzò la testa dal cuscino di scatto, improvvisamente sembrava si fosse svegliato. In realtà più per le finestre spalancate e le coperte che erano magicamente volate via dal letto che per altro.
«Ovvio! Non hai mica visto la fila di spasimanti fuori dalla porta?»
«Secondo me li hai fatti scappare tutti con il tuo modo dolce e gentile di svegliare le persone! E ridammi il MIO cuscino!» afferrò il cuscino che Asia stava eliminando dal letto e lo utilizzò per nascondere la sua testa.
«Te la sei voluta tu!» Asia lo minacciò ancora ed Ermal era conscio che quello era davvero un ultimatum. La sentí sparire e tornare poco dopo «Non ti azzardare a versarmi dell'acqua in testa!»
«Oh ma io non avevo certo intenzione di colpire te» il tono civettuolo utilizzato dalla bionda fece venire un brivido al ragazzo che tirò fuori la testa per un solo secondo.
E rimase di sasso.Asia teneva la sua chitarra preferita nella mano sinistra ed una bottiglia di acqua, senza tappo nella mano destra. Ermal sgranò gli occhi improvvisamente impaurito.
«Non ti azzardare!»
«Non farmi ripetere le cose mille volte» la bionda inclinò leggermente la bottiglia ed ora l'acqua ondeggiava pericolosamente, pronta ad inondare lo strumento.
«Questa volta hai vinto tu!» Ermal si alzò dal letto e prese velocemente in mano la chitarra, prima che lei cambiasse idea e rovinasse la sua amata compagna di viaggio.
«È sempre molto soddisfacente contrattare con te!» la bionda rise da sola mentre con calma iniziava a riordinare il letto e riportava le lenzuola al loro posto.
Pochi minuti dopo Ermal fece capolino dalla porta ed iniziò ad osservarla in modo decisamente sospetto. E lei, nonostante gli stesse dando le spalle lo bloccò «Qualunque vendetta tu stia programmando non ti conviene fare niente»
«Per quale motivo dovrei crederti? E poi non hai più armi! I miei strumenti sono tutti chiusi a chiave nella loro stanza» Ermal la canzonò in quel modo, convinto di avere finalmente il controllo della situazione e di poterla battere almeno una volta.

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Fairy dust
Fiksi Penggemar***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...