In serata Asia rientrò in camera sua dopo una cena consumata in solitudine nel portico sotto casa, erano da poco passate le 21 ed il cielo non era ancora dello stesso colore dell'inchiostro, lasciava filtrare dalle finestre un po' di luce, appena sufficiente per mostrare i contorni dei mobili avvolti nella penombra.
Si buttò di pancia sul letto e affondò il viso nel cuscino, la stanchezza degli allenamenti si faceva sentire e l'indomani avrebbe, fortunatamente avuto mezza giornata di scarico al pomeriggio ed un allenamento più leggero al mattino.
Non vedeva l'ora di passare un intero pomeriggio ad oziare ora che il suo sogno stava diventando così reale da toglierle tutte le energie.Nonostante bramasse le braccia di Morfeo, dormire era impossibile, era troppo presto anche per lei e soprattutto sul comodino c'era ancora il pass per il concerto che pareva fissarla insistentemente e le parole di suo fratello rimbombavano fastidiosamente nel suo cervello.
Se avesse continuato in quel modo sarebbe impazzita.Un'ora più tardi esasperata si alzò sbattendo i pugni sul materasso con rabbia e indossò qualcosa da vestire, afferrò il pass, la borsa e le chiavi dell'auto.
Scrisse velocemente un post it che incollò sul tavolo della cucina:"Sono uscita, torno presto!
Non preoccuparti!"Si sedette in auto ed uscì sgasando rumorosamente. Avrebbe voluto prendersi a sberle per ciò che stava facendo eppure piantò il piede sull'acceleratore che si fissò a 150 km orari e nemmeno un'ora dopo riuscì ad incastrare la sua Opel in un miserabile buco a poche centinaia di metri dal concerto.
Guidata dalla voce di Ermal raggiunse la zona d'ingresso di un concerto all'aperto.Come ogni volta, con l'aria leggermente annoiata mostrò il pass allo scimmione in giacca e cravatta che stava dormendo dietro agli occhiali da sole, si scostò giusto qualche centimetro per farla passare e ringraziò il cielo di essere così magra, altrimenti non sarebbe riuscita a superarlo.
Seguì il percorso fino alla zona in prossimità delle transenne, restò in disparte ed alle spalle di Ermal, nessuno fece caso a lei, lui stava seduto al piano e stava cantando una canzone che conosceva poco, probabilmente era una di quelle che cantava con la sua vecchia band e che aveva ripescato per dare voce ad alcune nuove emozioni
Ma è solo un altro ricordo
Passerà la malinconia
Guarirò dalla normalità
Se ne andrà questa voglia che brucia
Ma devo ancora darti l'altra metà
Di un cuore che hai giàSei come me
Dietro al tuo muro...Ermal era chiuso nella bolla della sua musica e da quella posizione si percepiva, non stava cantando per le migliaia di ragazzine che stonavano quelle parole insieme a lui.
Cantava solo per sé, lo faceva per il suo cuore per disinfettare l'anima dai microbi, dai suoi errori continui e da tutta la sofferenza della vita.Non alzava mai lo sguardo dal piano, talvolta buttava indietro la testa ma tenendo gli occhi chiusi, era la stessa scena di quando lui suonava da solo a casa, note a caso solo per fare compagnia ad un cuore troppo solo.
Asia uscì non appena la canzone si concluse, non restò ad ascoltare ciò che aveva da dire al suo pubblico né le canzoni successive, con noncuranza si diresse all'esterno e si mise in attesa.
Prima o poi il concerto sarebbe finito, avrebbe dato ad Ermal tutte le spiegazioni di cui aveva bisogno ed avrebbe concluso quel capitolo della sua vita nel modo più indolore possibile.
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Fairy dust
Fanfiction***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...