Capitolo 51

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19 dicembre 2020

L'arrivo alla stazione di Bari fu come sempre un perfetto disastro. Il brulicante brusio delle persone fendeva l'aria natalizia e si mescolava con le classiche canzoni tipiche del periodo. Le valigie erano troppo ingombranti per muoversi in mezzo a quella massa informe di persone. Erano prevalentemente vocianti studenti universitari di ritorno al loro nido in occasione delle festività.

In mezzo a quella folla Asia ed Ermal non riuscirono ad individuare Rinald che, a suo dire, li aspettava al binario a cui sarebbero dovuti arrivare.
Si guardarono intorno, la bionda più spaesata del cantante che quella stazione l'aveva vissuta e la conosceva piuttosto bene.

Senza perdere troppo tempo decisero di uscire nel piazzale, lì soffiava un vento gelido in una serata piuttosto limpida per loro che erano abituati alla nebbia tipica delle zone Padane. Quella che per Asia aveva il sapore di casa, per lei che vedere la coltre bianca voleva dire essere molto vicina ai suoi affetti ed alla sua casa d'infanzia.

Diversi tentativi di telefonate più tardi il fratello minore di Ermal li raggiunse ed iniziò a salutarli con gioia esagerata, giustificata dal solo fatto che erano passati alcuni mesi dall'ultima volta che si erano visti e nel frattempo per Rinald era svanita la possibilità di diventare zio per la seconda volta.

23 dicembre 2020

«Amore ho pensato che oggi potremmo andare a visitare Alberobello che non è molto distante e poi magari ci fermiamo a mangiare fuori per cena» Ermal entrò in cucina senza nemmeno salutare.
«Negativo fratello!» a rispondere al posto della bionda fu Sabina. Le due ragazze stavano preparando la colazione per tutti quanti, orchestrate magistralmente da mamma Myra e la risposta della sorella più piccola lasciò il riccio senza parole.

«Io e Saby abbiamo deciso che passiamo tutto il pomeriggio e la serata alla spa, giornata tra donne»
«Scusa e a me non ci pensi?» Ermal lo chiese con la vocina dolce di chi cerca di ottenere il permesso per partecipare alla gita del secolo ma non aveva tenuto conto delle persone a cui si stava rivolgendo.

Asia si avvicinò al compagno che era in piedi con il sedere appoggiato al tavolo e con aria scherzosa tirò leggermente l'elastico dei pantaloni del riccio fingendo di guardare all'interno prima di sentenziare «Mmm no direi che sei ancora un uomo quindi te ne stai buono a casa
«Si anche perché ti sei appena offerto volontario per fare il baby sitter a tua nipote» Sabina ed Asia scoppiarono a ridere divertite accompagnate da Myra e da Rinald che stava aspettando con ansia il momento in cui le due avrebbero lanciato la stoccata vincente per incastrare Ermal, perché era certo che sarebbe accaduto. Succedeva sempre.

«Siete due persone molto scorrette!» mise il broncio e le due ragazze quasi coetanee andarono a consolarlo con dei baci sulle guance premunendosi di scombinare per bene i suoi amati capelli.
«No no! Stavolta non ve la cavate così! E tu che ridi sotto ai baffi sappi che fai il baby sitter con me!» i due fratelli presero a bisticciare animatamente lasciando le donne in preda ad un'ilarità contagiosa.

Era famiglia quella situazione ed anche la bionda sempre timida e composta stava prendendo confidenza in quell'ambiente che le ricordava casa sua. Tutto quell'amore lo percepiva fin dentro al cuore e con il tempo stava apprezzando anche il contatto fisico con tutti loro.
Era la serenità che mancava da tanto tempo e che ora sembrava farsi con delicatezza nuovamente strada nella sua vita.

Il pomeriggio alla spa fu rigenerante, Asia e Sabina potevano praticamente considerarsi cognate ed avere appena tre anni di differenza le rendeva molto simili nonostante avessero avuto esistenze totalmente differenti.

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