12 aprile 2020
Era la sera di Pasqua, Asia aveva passato la mattinata ad allenarsi fino allo sfinimento per poi correre a casa a mangiare, la nonna aveva, come ad ogni festività, preparato abbastanza cibo per sfamare l'intera Africa.
Seduti attorno al solito tavolo avevano mangiato almeno tre o quattro antipasti.
La polenta con il salame nuovo, la polenta con la renga sottolio fatta dallo zio, le uova sode e gli asparagi al vapore con la salsa di aceto.
Una famiglia normale a quel punto già sarebbe stata a posto ma ancora non era iniziato il pranzo vero e proprio.
Tra un bicchiere di vino e l'altro si erano mangiati due intere placche di pasticcio, c'era così tanta besciamella che a tratti pareva di mangiare una zuppa ma era dannatamente buona anche se, come Clarissa fece notare alla nonna, leggermente senza sale.
La vecchia signora, pungolata proprio sul suo pezzo forte mandò la nipote, con la classe che si adduce ad un'anziana, direttamente a quel paese richiamandola anche per non averla aiutata abbastanza.
- Ricordete sempre che: "Ci łaora sbaja, ci ronfa gonfia cojoni." (Chi lavora sbaglia, chi dorme rompe i coglioni).Risero tutti, prima o poi la piccola avrebbe imparato a stare zitta, soprattutto riguardo la cucina della nonna che, indipendentemente dagli errori, non si poteva criticare.
Mai.
Mangiarono il maialino arrosto con altra polenta e poi si finirono di riempire la pancia con il dolce, una colomba pasquale affondata nella crema al mascarpone.
Tutto era ovviamente stato accompagnato da ottime bottiglie di vino che ora giacevano vuote e abbandonate in un angolo della cucina.Al termine del pranzo Asia era crollata addormentata sul divano, anche se non molto tempo dopo suonò il campanello. Dodo corse alla finestra a controllare chi ci fosse, non attendevano visite ma aprì subito il grande cancello in ferro battuto quando vide un certo cantante in attesa.
Nessuno si aspettava Ermal, in realtà nemmeno lui pensava di andare a Verona per la sera di Pasqua eppure era lì.
Non era riuscito ad organizzarsi per tornare a casa qualche giorno, tra un impegno e l'altro proprio non riusciva ad incastrare delle ore da trascorrere in Puglia, o meglio, piuttosto che tornare a casa per poco tempo era meglio non tornare affatto, sarebbe poi stata troppa la nostalgia al rientro a Milano.
Per pranzo si era unito alla famiglia del suo amico Roberto, era sempre una spalla su cui poter contare e poi, tornando verso il suo appartamento dopo un pranzo abbondante gli era venuto in mente che avrebbe potuto fare una sorpresa alla sua ragazza.
Un istante a casa sua per prendere dei vestiti e poi di corsa in autostrada che, fortunatamente era deserta.
Grazie alla sua memoria riuscì a trovare la corte di Asia al primo colpo e senza doverle rovinare la sorpresa.Fu accolto in casa da sorrisi e tantissima dolcezza, quel calore così poco presente al nord e che dal suo punto di vista era tutto concentrato in quelle quattro mura.
«Asia dov'è?»
«In salotto, si è addormentata... Ma la puoi andare a svegliare, tra poco, da quel che so dovrebbe uscire con Elena...»
Era stata la madre a parlare e nel mentre con la mano gli aveva indicato la strada perché lui la raggiungesse. Quando la vide gli venne da sorridere, aveva il viso molto stanco, ma la cosa comica è che nonostante il divano fosse pieno di cuscini lei aveva la testa posata sulle due cagnoline che dormivano beate insieme alla padrona e nemmeno si erano accorte dell'ingresso di un estraneo in casa.
Non riuscì a trattenere l'impulso di scattarle una foto, era una scena così dolce da vedere che voleva tenere per sé quel pezzettino per sempre.Si avvicinò poi a lei ed iniziò a passare le dita tra i capelli chiari, le ciocche rosse erano ormai sbiadite e quasi invisibili, Ermal le lasciò un bacio sulla tempia e lei si mosse per poi con molto disappunto aprire gli occhi.
Con la voce impastata dal sonno iniziò a fare domande ad Ermal e lui rispose con una sola parola "SORPRESA".
Era felice di averlo lì la bionda e non impiegò molto tempo a stampargli un bacio sulle labbra che non divenne nulla di più a causa della nonna che era entrata per offrire ad Ermal un po' di dolce avanzato e che lui accettò volentieri.
Tornati in sala da pranzo scoprirono però che Clarissa si stava mangiando ciò che restava direttamente dal contenitore e la maggiore non tardò a richiamarla

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Fairy dust
Fanfiction***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...