16 gennaio 2021
«Ermal! Stavo pensando ad una cosa»
«Non dirmelo! Ti prego non ancora!» il ragazzo si coprì il viso con le mani, un gesto di finta esasperazione. Asia però gliene prese una e come una bambina prese a trascinarlo per strada «Si dai! Dai! Dai!»
«Io mi rifiuto di venire con te! Non di nuovo!»«Guarda che vado da sola se non vieni tu!» a quelle parole la bionda fece una linguaccia impertinente e si avviò velocemente verso il suo obiettivo. Fu raggiunta prontamente da Ermal che ormai aveva perso le speranze.
Non sarebbe mai cambiata.«Cosa stavolta?» era rassegato, ormai lei si era messa in testa quella cosa e nulla avrebbe potuto farle cambiare idea.
«Una specie di uroboro» il suo tono era entusiasta ma anche serio, dopotutto era una cosa importante per lei.«Il serpente che si morde la coda... Perché?» espresse quel pensiero con aria distratta senza nascondere il turbinio di pensieri che aveva generato nella sua testa l'affermazione della fidanzata.
«Si, rappresenta anche un nuovo inizio. Una nuova partenza, poi in realtà lo vorrei più come una pennellata, non mi piace il serpente come animale»
«Perché? Che ti ha fatto il poveretto?» «È un animale che è legato al malvagio e non lo voglio sulla pelle» ad Ermal piaceva sentirla parlare, aveva sempre quel tono a metà tra il trasognato ed il filosofico. Ne era attratto da quella voce che sembrava avere sempre qualcosa di nuovo da insegnare.
«Soliti ragionamenti che puoi capire solo te!» il ragazzo la prese in giro lasciandole un bacio tra i capelli e seguendola poi all'interno del negozio di tatuaggi.Ovviamente era il solito negozio con i suoi rassicuranti colori scuri.
Tetro per certi versi ma reso accogliente dal suo proprietario che nonostante sembrasse burbero aveva sempre un sorriso baffuto da regalare a tutti i suoi clienti.«Asia! Qual buon vento?»
«Ciao!! Non è che avresti tempo per un tatuaggio?» pose la domanda con una certa dose d'incertezza nella voce ma senza nascondere la sua eccitazione per quel nuovo tatuaggio.
«Lo sai che ho anche un numero di telefono e ti puoi prendere un appuntamento? Senza venire sempre alla cieca!» rise nel redarguirla, glielo aveva detto ogni volta eppure si trovavano sempre nella stessa situazione.
Lei che si presentava a sorpresa e lui che le trovava un buco incapace di dirle di no.«Sono stata brava però stavolta! Ho già il disegno, te lo mando via mail e fai veloce!»
«Non cambierai mai tu vero?» la bionda scosse la testa ridendo sconsolata e l'uomo annuì facendole cenno di procedere.«Bello! Stessi colori?» la ragazza annuì convinta ed anche Ermal lo vide per la prima volta. Era proprio un bel disegno, qualcosa che le si ad diceva molto.
Pochi minuti più tardi iniziò il suo lavoro artistico con Asia che stringeva la mano al fidanzato mentre soffriva nel modo più silenzioso possibile.
«Fa malissimo li! Non pensavo ci fossero punti peggiori del piede!»
«Mamma quanto ti lamenti! Tu hai qualche tatuaggio?» canzonò la ragazza per poi rivolgersi ad Ermal che scosse la testa «No, mi fa troppa paura e poi ne ha abbastanza lei per entrambi!» rise contagiando gli altri.
A lui bastava il suo piccolo piercing sul sopracciglio.
STAI LEGGENDO
Fairy dust
Fanfiction***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...