31 dicembre 2020
La notte dell'ultimo dell'anno era giunta e tutto il mondo, seppure a distanza di poche ore gli uni dagli altri, si apprestava a salutare il 2020 carico di speranze e buoni propositi.
Asia ed Ermal erano soli a Salisburgo, la città che lei aveva scelto in quel meraviglioso regalo di Natale.
Quella notte però non sarebbero stati soli, perché la bionda la sera precedente; dopo aver bevuto qualche birra di troppo e sfoggiato un tedesco quasi perfetto che aveva stupito il riccio era riuscita a socializzare ed erano stati invitati da una comitiva di ragazzi austriaci ad una loro festa in una birreria non troppo distante dal loro alloggio.
«Io non posso credere che ci stiamo preparando per andare ad una festa con perfetti sconosciuti!» Ermal continuava ad essere sconvolto e non riusciva a pensare che le cose potessero anche essere sbagliate, un po' come capita nei film horror.
«Ma smettila di far il patetico! Vedrai che ci divertiremo un sacco e poi sicuramente possiamo essere noi stessi finalmente» l'allusione della bionda faceva riferimento a quella nuova libertà che avevano scoperto in appena due giorni in Austria.
La possibilità di passeggiare mano nella mano per le vie della città, entrare nei negozi e passare il tempo a spulciare tra una vetrina e l'altra, baciarsi sotto il vischio o mangiare in un fast food. Tutto senza avere il timore di essere fotografati da qualche paparazzo o disturbati da gruppi di fastidiose fan appiccicose. Entrambi avevano riscoperto quel piacere che mancava quasi ovunque in Italia e che invece era quasi vitale per Asia; avere quel sentore di normalità, la percezione di poter amare Ermal come voleva e dove voleva.
Stare con lui ed essere sé stessa come accadeva quando stava in mezzo ai suoi amici, libera di dire ogni cazzata senza poi doverla giustificare a persone impazzite, pronte a trovare il marcio ovunque.Erano entrambi liberi dalle pressioni e stavano bene.
«Che poi tu da quando parli tedesco?» il riccio stava litigando con i suoi capelli, l'ennesimo tentativo della sua vita per piegarli finalmente al suo volere.
«Alle medie ho dovuto studiarlo per tre anni! E poi in città c'è pieno di tedeschi, soprattutto al lago e sono loro che organizzano le feste migliori!» la bionda rise mentre davanti allo specchio stava cercando di truccarsi in maniera quantomeno decente.
«Si certo, se non avessero la birra col cazzo che te lo ricorderesti!» prenderla in giro per Ermal era semplice e si divertiva davvero tanto a stuzzicarla.
«Chiamaci poco! Per la birra questo ed altro!»
«Per me dovresti imparare l'albanese allora!»
«Ermal ... ti amo quello si, ma non come amo la birra» rise della sua stessa battuta ma poi si rese conto che aveva esagerato con l'ironia e mise subito giù i pennelli da make up pronta a difendersi.«Questa me la paghi!» il riccio prese Asia di peso e la lanciò letteralmente sul letto matrimoniale che era ancora disfatto. Con poca delicatezza e tenendola bloccata con le gambe iniziò a farle il solletico sulla pancia nuda mentre lei rideva e si divincolava come una matta.
«Ti sei pentita di aver preferito la birra a me?»
«Oddio! Basta ti prego! Si!» alla fine si arrese tra una risata e l'altra e con il fiato cortissimo, quella resa a cui ne seguì subito dopo un'altra.Quella alle labbra di Ermal che avevano iniziato ad esplorare con rinnovata curiosità il suo collo e quel sottile lembo di pelle che sta dietro l'orecchio.
Chiuse gli occhi e cercò di lasciargli più spazio possibile e contemporaneamente tentava di far sfiorare i loro bacini, voleva approfondire quel contatto che la faceva sentire bene e sperava che lui non smettesse di farla stare bene ed amarla in quel modo così carnale ma anche terribilmente intellettuale.
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Fairy dust
Fanfiction***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...