«Ermal sono le sei del mattino del primo dell'anno che cazzo vuoi?» la voce assonnata di Valerio s'insinuò nelle orecchie del cantante a cui però non interessava nulla, era la sesta telefonata che provava a fare ed il suo intento era proprio quello! Far in modo che si svegliasse.
Non sarebbe riuscito a contenere il suo entusiasmo fino ad un orario considerato accettabile.«Valerio! Via libera! Ha detto di sì! Si fa Sanremo con lei!»
«Chi dei due è ubriaco?» in un secondo si mise a sedere, gli sembrava impossibile che qualcuno fosse realmente riuscito a far cambiare idea a quella ragazza.
«Nessuno, no aspetta! Entrambi! Ma non importa! Inizia a lavorare! Ci vediamo il quattro!» chiuse la chiamata senza attendere alcuna risposta e tornò ad osservare la bionda nuda sul letto che giocava con una ciocca di capelli.
«Ti ammazzerà prima o poi se continui a svegliarlo in questo modo» l'osservazione distratta di Asia fece ridere Ermal che scosse le spalle incurante della situazione. Aveva ottenuto una grande vittoria e la possibilità di realizzare un piccolo sogno.
«Non importa comunque! Ora ho un mente altre cose!» si avvicinò ad Asia accarezzandole con aria provocante la schiena.
«Insaziabile oggi Meta!»
«Non mi pare che tu stia opponendo resistenza!» Ermal rise continuando a baciarla e beandosi della dolcezza cui veniva ricambiato.Quella notte la passarono svegli e non importava a nessuno. Ermal, per l'ennesima volta, tornò famelico sulle labbra della sua amata, sarebbe stato un nuovo, stupendo, anno da trascorrere insieme.
4 gennaio 2021
Quel lunedì mattina iniziò in modo particolare, era il primo dell'anno e le vacanze stavano per giungere al termine e un nuovo lavoro stava bussando alla porta di un appartamento di Milano.
In realtà aveva più il suono di un campanello, più precisamente di una persona appoggiata di peso su quel minuscolo tasto bianco posto di fianco alla porta su cui ancora campeggiava una ghirlanda di Natale, decorata con piccoli bastoncini di finto zucchero.
«Che cazzo è sto suono?» la voce di Ermal impastata dal sonno arrivò alle orecchie di Asia che si girò un paio di volte prima di bofonchiare «Mi sa che Drew è già qua»
«Che cazzo di ore sono?»
«Non lo so - allungò la mano sul comodino prima di concludere – le sette e mezza»
«Ma mi spieghi a Verona che cazzo di problema avete? Non ci riuscite a dormire ogni tanto? Ti prego fallo smettere!» Asia si alzò schiacciando, per dispetto, la testa di Ermal nascosta sotto il cuscino e si avviò alla porta sbadigliando ed iniziando la sua personale lotta nel tentativo di stringere i suoi capelli disordinati in una coda.«Mòcheła o te copo!(smettila o ti uccido)»
«Buongiorno principessa! Ho portato la colazione!» Drew con allegria esageratamente fastidiosa per quell'ora del mattino entrò nell'appartamento sventolando un sacchetto della pasticceria del loro quartiere.
Era consapevole che quello era un trattato di pace già scritto e firmato.
«Oh buone quelle! Passa qua!» Asia esultò a vedere quella bontà.
Felicità in sacchetto.«Sei così simpatica di prima mattina che non te le meriteresti nemmeno ma fortunatamente sono gentile oggi! Ermal?»
«Sta bestemmiando in camera. Vallo a schiodare tu, io preparo il caffè» Drew si avviò alla ricerca della camera matrimoniale per andare a trascinare il riccio nel mondo dei vivi.Pochi minuti più tardi il tavolo della cucina era apparecchiato ed una moka di fumante caffè campeggiava al centro.
Era tutto pronto, le brioche tutte posate su dei piattini bianchi e tre arance già sbucciate pronte per essere consumate.
I due uomini arrivarono, uno dei due stava arrancando più attirato dal profumo della bevanda salvifica che dalle teorie di Andrea circa l'importanza di svegliarsi presto al mattino per essere più produttivi nel corso della giornata.

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Fairy dust
Fanfic***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...