20 novembre 2020
"Ma dove sei? Non festeggiamo insieme stasera?" [19.07]
Elena prese in mano il telefono dopo aver visto lo schermo illuminarsi e lesse l'anteprima di quel messaggio prima di guardare con aria complice ma severa la sua migliore amica che se ne stava sdraiata, in mutande, a rimpinzarsi di schifezze sul letto della loro camera d'albergo.
«Ermal ti chiede per che ora torni a casa perché vorrebbe uscire a festeggiare!»
«No sta gnanca vèrzar! Ghe lo fo védar mi come che se fa!» (Non aprire il messaggio! Gliela faccio vedere io adesso!)
«Per me stai facendo un po' troppo la stronza ma se credi che sia l'unico modo per fargli capire le cose sono con te!» la riccia sapeva perfettamente quanto fosse una missione impossibile far ragionare Asia e quindi non diede alcun tipo di giudizio e lasciò che fosse lei a dire tutto quello che sentiva di dire, ormai lo aveva imparato.
«Non è l'unico Elena è l'ultimo! Non so più cosa fare per fargli capire che esisto!»
La riccia annuì e si buttò al fianco di Asia rubandole alcune patatine dalla busta che aveva posata sulla pancia nuda e da cui continuava a spiluccare.
Erano in attesa del momento giusto per iniziare a prepararsi ed uscire, finalmente, a festeggiare l'arrivo dei 30 anni di Asia che certamente li aveva immaginati in modo diverso ma gli eventi del martedì l'avevano fatta ricredere ed all'ultimo aveva cambiato i piani cercando sostegno in Elena.***
17 novembre 2020
Quella mattina era il giorno del compleanno della bionda ma essendo un giorno lavorativo come sempre si alzò poco dopo l'alba ed andò in cucina per la sua solita noiosa colazione a base di caffelatte e biscotti.
Al suono della sveglia Ermal aveva mugugnato e si era rigirato un paio di volte nel letto tentando anche di arpionare con un braccio la bionda per tenerla con sé al caldo ancora per qualche minuto, non si erano rivolti però alcuna parola.
Asia ipotizzò che fosse ancora in uno stato di incoscienza e che non si fosse ancora reso conto che quel giorno lei sarebbe invecchiata dando per sempre l'addio ai venti e idealmente anche alla spensieratezza di quell'età.
Lei che nei trenta aveva da sempre visto il raggiungimento della vita adulta per davvero nonostante fosse grande e già alle prese con case, banche e bollette da diversi anni.Attese con ansia una telefonata durante la ricreazione ma ogni volta che lo schermo del cellulare si illuminava a segnalare un messaggio o una chiamata in arrivo restava delusa.
Si stava arrabbiando parecchio e quando all'ora di pranzo lui ancora non si era fatto vivo decise di andare a farsi una passeggiata in centro a Milano per non pensare a lui e sbollire l'arrabbiatura.Con le cuffie nelle orecchie, stando ben attenta ad evitare tutte le sue canzoni si trovò a camminare sotto al duomo, osservare il suo stile gotico, le guglie arzigogolate che portarono alla sua memoria il Notre Dame visto durante un breve viaggio a Parigi fatto molti anni prima con la scuola.
Alzò gli occhi al cielo per un solo istante, il tempo necessario per fermare le lacrime scatenate da un ricordo incastrato nelle sue iridi scure.Quel giorno aveva sempre creduto che lo avrebbe passato in completa allegria circondata dall'amore del suo fidanzato, una canzone dedicata solo a lei suonata con la chitarra o con il pianoforte, un bacio al sapore di caffè ed una rosa posata sul cuscino al suo rientro.
Da ragazzina credeva che a trent'anni avrebbe avuto un figlio o una figlia frutto di un amore immenso che aveva attraversato mille intemperie come quello condiviso con Tommaso. Lo avevano sognato insieme.
Ora, da adulta, era certa che il suo amore fosse nel bel mezzo di una tempesta di grandine e fulmini, tuoni fortissimi a spaccare il suono del silenzio, impossibile ipotizzare di avere un mini Ermal da crescere nel futuro in quel preciso momento, il loro amore ancora non aveva trovato l'equilibrio che una famiglia vera necessita.
STAI LEGGENDO
Fairy dust
Fanfiction***Sequel di Unexpected*** Più che la storia voglio raccontare la foto di copertina. È un'immagine ambigua, un po' come la fine del primo racconto. Questa foto può essere un tramonto ma per le anime ottimiste è un'alba, un nuovo inizio. C'è il mare...