Capitolo 34

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15 agosto 2020

Erano passati due giorni da quando Ermal aveva saputo che sarebbe diventato padre e nonostante le mille paure che lo attanagliavano non vedeva l'ora di vedere la pancia di Asia gonfiarsi giorno dopo giorno, di sentire il suo piccolo muoversi e prendere dolcemente a calci la bionda e poi di stringere tra le braccia quella piccola nuova vita che era nata dal loro amore.

Era felice, felice per davvero, il mondo era pieno di colori ed erano tutti luminosi e splendenti, la musica era nell'aria e riempiva di vita ogni cosa.
Una sola nota dolente, non lo avevano ancora detto a nessuno.
Non trovavano le parole giuste per comunicare l'attesa di una nuova vita, Asia non voleva dirlo alla sua famiglia per telefono ed alla fine erano stati zitti tutto il giorno scambiandosi occhiate complici e timidi sorrisi di pura gioia.

La sera di ferragosto però, l'avrebbero trascorsa in famiglia e quindi forse quello sarebbe stato il momento giusto per rendere, in un colpo solo, tutti partecipi di quella grande felicità.

Poco prima di cena Dario raggiunse Ermal e Rinald che stavano cercando di cuocere della carne sul barbecue, temeva che i due fratelli potessero combinare un disastro ed in effetti non aveva proprio tutti i torti visto il fumo nero che saliva verso il cielo e rischiava di intossicarli tutti.
«Bene! Ora che la cena è stata salvata propongo che ci facciamo un bel brindisi!» fu Rinald ad urlare interrompendo la quiete delle vacanze ed in contemporanea si avviò a prendere una bottiglia, salvo poi fermarsi sentendo le parole di Asia «Comunque io non pensavo che si facessero i Brindisi anche a Bari!»
il gelo che nacque da quella battuta venne subito spazzato via da Ermal che si caricò la bionda in spalla e si avviò verso il cancello con l'intento di portarla in spiaggia per buttarla in mare.

«Un'altra uscita di questo genere e ti giuro che ti affogo!» Asia fece la linguaccia a tutti quelli che la stavano prendendo in giro, era molto fiera di quella sua battuta.
«Dai Polentona! Piglia sto bicchiere e beviamo per dimenticare!» Rinald le schiaffò in mano un calice di vino bianco ma lei si trovò a doverlo rifiutare sotto lo sguardo allibito di tutti.
«

Dai su! Che non si può sentire una Veneta che rifiuta un aperitivo! Guarda che per una cosa del genere potrebbero bandirti dalla tua terra!»
«Rinald, seriamente, lo prenderei volentieri ma non posso bere alcolici per un periodo...» Ermal si avvicinò con fare protettivo alla sua ragazza ed insieme osservarono i volti della sua famiglia cambiare espressione in tempi diversi.
«Le gare le hai fatte, quindi non è per quello... Aspetta un attimo!» il più giovane degli uomini Meta si mise a ragionare ad alta voce,
«Sei incinta?!?!?» a completare la frase di Rinald fu l'urlo di Sabina che fece un balzo sulla sedia e sorrise radiosa nel vedere il sorriso allargarsi sul volto della sua "cognatina" ed il suo fratellone posarle dolcemente una mano sul ventre, insieme annuirono e la ragazza iniziò a saltare di felicità come una ragazzina impazzita ed abbracciò Ermal «Il mio fratellone finalmente papà!! Non posso crederci!!».
L'unica che ancora non si era espressa era Myra, era rimasta immobile sulla sua sedia a fissare il vuoto «Nënë?» Ermal la chiamò con voce dolce ma in cui era nascosta tanta agitazione e forse il timore che non fosse così felice per quella notizia.
La signora alzò lo sguardo e tutti poterono notare che alcune lacrime stavano facendo capolino dai suoi occhi, il riccio corse ad abbracciarla parlandole in albanese e lasciando Asia a chiedersi cosa stesse succedendo.
Aveva paura, tanta.

Quando madre e figlio si strinsero in un abbraccio era sul punto di scoppiare, ma Rinald vista la sua espressione si ricordò che lei non conosceva la loro lingua e le posò una mano sulla spalla per rassicurarla «Ha detto che non se lo aspettava ma che è veramente emozionata e non vede l'ora di diventare nonna per la seconda volta...» un sussurro che aveva dato tanta tranquillità e trasformò in un attimo il viso di Asia che si rilassò per poi distendersi in un sorriso.

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