Canzone : Here With me (Susie Suh, Robot Koch⬆️)
Diana
Amare significa esserci, non contano le parole in un momento di difficoltà ma la presenza.
Un abbraccio può essere l'inizio di una ripresa.
Mio padre è stato un salvagente che mi ha salvato durante la tempesta, con un solo gesto ha portato un po' di sollievo al dolore.
Resto sotto la doccia, rannicchiata in un angolo. L'acqua scorre dalla mia testa per scendere sulla mia schiena. Un unico rumore costante... il suo scroscio. Il ramo di un albero proietta la sua ombra contro la finestra. C'è un'aria così tetra. Persino il tempo sembra essere in lutto.
Mi devo preparare per il funerale eppure non ho le forze per fare nulla.
Nonostante Kaya sia tornata a casa, mi sento ancora più sola. Sono arrabbiata anche con lei, lei è la sorella maggiore, doveva sostenermi, alla fine è persino il suo lavoro essere da sostegno psicologico!
Bussano alla porta del bagno, sono certa che sia Cloe. Non mi lascia un attimo.
"Chi è?"domando, la mia voce sembra infrangersi contro le mura.
"Cloe...è aperta?"domanda a sua volta.
"Si, entra..."rispondo .
Entra in bagno e chiude la porta dietro di sé.
Scosta la tendina della doccia e mi fissa.
"Devi alzarti!"borbotta guardandomi con sguardo glaciale. Indossa un vestito nero semplice. È lungo fino al ginocchio, dei collant doppi e delle ballerine nere. La sua pelle chiara emerge dal vestito. I capelli biondi sono perfettamente sistemati in boccoli.
In apparenza perfetta.
Sembra che il dolore non finisca mai, non riesco ad accettarlo, non riesco a rassegnarmi e non voglio ammetterlo.
"A quale scopo?"domando poggiando la testa contro le piastrelle fredde della doccia.
L'acqua è talmente calda da produrre del vapore.
Sarebbe bello trasformare anche il dolore in vapore.
"Per salutare tua madre, dimostrare a tutti che sei una donna forte che può sopportare anche questo e per finire la tua famiglia ha bisogno di te..."ribatte accigliandosi.
"Io ho bisogno di me, ma sembra che non riesca a trovarmi...sai dove sono?"domando inarcando un sopracciglio.
"Proprio qui davanti a me, zuppa come un pulcino e con gli occhi grandi quanto quelli di una giraffa..."ribatte con un sorriso divertito. "Forza chiappe d'oro, alza il tuo culo regale dalla doccia, altrimenti giuro che ti porto nuda!"borbotta con uno sguardo arcigno.
Sono convinta che lo farebbe.
Mi sollevo troppo in fretta, la testa gira, i pensieri vorticano, mi sembra di poter perdere i sensi. Poso le mani contro le mattonelle e sbatto le palpebre più volte ed in fretta.
Esco dalla doccia e cerco con lo sguardo il mio asciugamano.
"Diana, cosa diavolo hai fatto? Sei a stata aggredita da un orso?"domanda.
La osservo perplessa, poi noto il suo dito puntato contro il mio dietro e capisco che si riferisce ai segni che Victor ha lasciato sulle mie natiche.
Non vanno più via.
Le sue dita hanno impresso le loro forme sulle mia pelle.
"Da un uomo che è delle dimensioni di un orso..."ribatto accarezzando la pelle costernata da lividi.
È carnale e passionale, è un seduttore seriale.
Consuma tutto ciò che vuole fino a non lasciare più nulla.
Accarezza il corpo con il suo tocco, distrugge l'anima con le parole.
Mi rifiuto di provare qualsiasi cosa per lui, finirei solo per farmi del male.
"Tu e l'orso state insieme?"domanda ridacchiando. Scoppio in una risata fragorosa. Knight? Cioè Victor? In una relazione normale?!
Non so nemmeno che cosa fa nella vita! Non so chi è realmente.
Conosco i suoi perversi desideri ma non ciò che si cela dietro.
Conosco il volto del seduttore, non quello dell'anima ferita.
Conosco le sue dipendenze, ma non ciò che l'ha portato ad averle.
Conosco il mostro oscuro, ma non il cavaliere.
Conosco un quarto dell'uomo che realmente è.
Vorrei far calare la maschera dal suo viso, guardarlo negli occhi e poter dire: "ti vedo".
Vedo chi sei, il dolore che ti trasporti dietro, l'oscurità nei tuoi occhi, il prigioniero ma non vedo nulla.
Vedo un uomo libero che è bravo a distrugge.
"Allora?"mi incita Cloe scuotendomi dal mio stato di trance.
Mi ricopro con l'asciugamano e inizio a pettinarmi i capelli.
Fisso il mio riflesso allo specchio e vedo davanti a me una ragazza che tenta di arrancare per restare in superficie, che tenta di mantenersi a galla.
Che è ossessionata da un oscuro desiderio.
"No, non stiamo insieme. Lui non è quel genere di uomo che vuole una relazione..."ribatto evitando il suo sguardo indagatore.
"E da quando in qua vai a letto con un uomo, senza provare alcun sentimento?" ribatte.
Si mette a braccia conserte e si piazza accanto allo specchio. Sento il suo sguardo bruciare sul mio volto.
"Siete tutti un po' contraddittori, prima mi dite di avere una vita più attiva, poi mi additate perché ce l'ho. È la mia vita e sono abbastanza grande per prendere delle scelte. Lui mi piace. Non è uno sconosciuto. Ma allo stesso tempo non è un uomo che vuole far parte della mia vita, nonostante io voglio che sia così..."rispondo.
Mi piace il suo modo di fare, mi affascina la sua intelligenza. Sono incantata dai suoi modi.
Sembra che la mia anima sia stata incatenata dai suoi occhi e non si riesca a liberare.
"Lo so, non voglio solo che tu resti ferita. So che tu ci metti sentimento in tutto quello che fai, e se lui è come dici tu, finirai per volergli bene e lui finirà per allontanarti. A meno che non nasconda per bene quello che sente... non lo so Diana. Valuta la situazione. Ti aspetto di fuori. Sbrigati!" Mi scuote un po' per poi uscire dal bagno e lasciarmi sola nel caos dei miei pensieri.
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Darkest Knight
RomanceAlcuni eventi narrati si basano su fatti realmente accaduti. I veri angeli si nascondono fra le persone comuni, molto spesso hanno volti insignificanti ma cuori talmente grandi da rendere il mondo migliore. Agiscono in silenzio e non pretendono ac...