Canzone: Get you The moon (Kina ft Snow)⬆️
Diana
"Elise vieni qui..."richiamo mia figlia. Corre nella mia direzione facendo fluttuare nell'aria i suoi folti capelli biondi. Indossa una salopette di jeans e una maglietta rosa cipria a maniche lunghe. È estate e le temperature sono più elevate del dovuto. Mi fermo davanti alla tomba di uno degli uomini che fa parte dell'albero della memoria di mia figlia. I suoi occhi miele si posano su di me.
"Com'era?"domanda con voce piccola indicando la tomba.
"Era un uomo particolare..."sussurro. La sua carnagione ambrata luccica sotto i raggi del sole.
"Amava in maniera sbagliata..."mormora Victor alle nostre spalle. Mia figlia si acciglia per poi voltarsi verso il suo supereroe. Gli corre incontro e si avvinghia alle sue lunghe gambe.
"Mi lasciate sempre indietro signorine..."borbotta scompigliando i capelli della sua bambina. Le afferra da sotto le braccia e la porta alla sua altezza. Elise gli accarezza il viso e poi porta una mano in corrispondenza della cicatrice ampia che suo padre ha sulla fronte. I capelli di Victor coprono in parte la cicatrice sulle fronte.
Siamo sopravvissuti ai primi anni di Elise.
L'amore è la miglior vendetta e il miglior modo per uscirne vincitori.
Quando la notte mi stringe a sé e mi sussurra resta, capisco che mi dice in maniera celata ti amo.
Dietro quel resta c'è il nostro per sempre.
Siamo riusciti insieme con il tempo ad abbattere alcuni confini della sua mente, un passo io e un passo lui, ci siamo incontrati.
Sono stata solo una spinta che l'ha portato a migliorare alcuni aspetti di sé.
Ho sempre odiato gli uomini come che si comportavano come Victor, perché non avevano un motivo per comportarsi come tali, dietro di lui c'è uno spessore.
Dietro la sua durezza, ci sono catene, prima della sua anima c'è una prigione a cui bisogna trovare una chiave ed io ho avuto la fortuna di essere la chiave per aprire la prigione.
"Sono la sua chiave d'ascolto" sussurra.
All'inizio non capivo ma dopo tempo ci sono arrivata.
Come mi sono abituata con la mia bimba alle sue singolari abitudini di cui ha bisogno per mantenere l'equilibrio. Fra le sue abitudini ci sono il caffè allo stesso orario ogni mattina, raccontare la favola ogni notte del piccolo principe alla sua bambina e andatevene in giro nudo nel suo studio, quando ha un attacco di rabbia, ascoltando Beethoven e leggendo Shakespeare per cinque ore.
Nelle sue stranezze c'è un ordine necessario che segue per non entrare nel completo caos.
Ne ha bisogno ed io ho bisogno di lui.
Di certo preferisco la sua nuova routine, alla routine di donne e whisky che aveva prima.
Il dottore. Kubeck gli è stato d'aiuto, come gli è d'aiuto tuttora. Anche con lui ha le sue visite alla stessa ora, gli stessi giorni da anni.
Ho scoperto delle sue visite una notte in cui l'ho aspettato in piedi, avevo paura che nella sua routine ci fosse un'altra donna come accadeva in precedenza.
Nelle sue regole prima non era contemplata la monogamia. Invece mi raccontò di lui e del fatto che lo seguisse da anni.
Anche quando ci siamo conosciuti lui andava ma senza il vero intento di aiutarsi, lo faceva semplicemente per abitudine e per conviversi che stava provando a darsi una mano. Ci stava provando ma non ci riusciva perché non voleva. Non voleva andare avanti ma voleva restare bloccato nei suoi schemi.Finché non sono piombata io nella sua vita.
Ho scosso qualcosa dentro di lui e l'ho spinto a svegliarsi e vedere che oltre alla realtà e le convinzioni che si era creato c'era altro.
Gli ho ceduto un nuovo credo in cui credere.
Una nuova realtà da vivere che non sarebbe stata un caos apparentemente ordinato ma un ordine che celava un pizzico di caos.
"Allora bimba, vuoi vedere dove c'è la donna che portava il tuo stesso nome? Accanto a lei c'è il mio di supereroe..." sussurra Victor. Elise annuisce e continua ad accarezzare il volto di suo padre. Lo fissa con adulazione, così come lo fisso io. Il suo fisico muscoloso e virile è rivestito da una camicia bianca e aderente. Dei pantaloni neri ed eleganti fasciano le sue gambe muscolose e per concludere indossa delle scarpe lucide nere. Il suo viso è adornato dalla barba nera ed ispida che fa da cornice alle sue labbra carnose. Il suo sguardo maliardo mi immobilizza. Sembra che gli anni fra di noi non siano mai passati. Il suoi occhi su di me hanno sempre lo stesso effetto. Le sue gemme dorate racchiudono dentro di sé ancora tutta la bellezza del sole ma continua a celare ancora la prigione della sua anima, ma io sono la custode della chiave che mi permette di liberarlo.
"Ragazzina, ci segui?"domanda divertito, le labbra si incurvano verso l'alto e mi incita a seguirlo.
"Non manco durante le tue avventure..."ribatto aumentando il passo e provando a stargli dietro. Mi ancora al suo braccio virile e muscoloso e provo a tenere il passo. Ogni suo passo, sono almeno quattro dei miei.
Elise poggia la testolina contro il petto di suo padre. Victor ferma la sua marcia davanti alla tomba di sua madre e suo fratello, poco più in là c'è la tomba della mia di mamma. I cadaveri della madre di Victor e di suo fratello sono stati rinvenuti nel giardino della vecchia casa in cui Victor abitava.
Ha capito che sua madre voleva salvarlo, che suo fratello non voleva abbandonarlo, ha capito che non era matto ma l'unico matto era suo padre, e lui per convivere con il dolore non ha fatto altro che scindersi in tanti sé.
Alla fine la vita è un gioco di sopravvivenza e noi ne siamo usciti, ammaccati ma vivi.
Non è tutto perfetto come in una commedia romantica o in un romanzo rosa, ma è complicato e perfetto per noi.
Victor si piega sulle gambe e flette le ginocchia. Indica la foto di sua madre.
"Elise ti presento Elise tua nonna e Brandom tuo zio..."sussurra Victor indicando prima la foto posta sulla tomba di sua madre e poi quella di suo fratello. Era talmente bella la sua mamma. Lunghi capelli corvini e occhi azzurri. Durante l'ultimo mese di gravidanza speravo che Elise prendesse gli occhi delle sue nonne.
Elise scende dalla gamba del padre e si avvicina alla foto.
"Era davvero bella la tua mamma..."sussurra accarezzando la foto.
Victor si alza in piedi e mi dà una pacca sul sedere che mi fa avanzare di qualche passo. Lo guardo torva e gli mimo un perché? Mi duole ancora la zona, ogni volta che mi prende mi disintegra, ha lasciato il segno in varie zone sul mio corpo.
"Perché no?"ribatte in maniera sfacciata leccandosi le labbra. La pacca sul sedere è uno dei rituali che non manca nella giornata. Così come il sesso.
Si abbassa alla mia altezza e preme le labbra sulle mie, un bacio celere, non uno dei suoi baci sporchi che mi concede nei nostri momenti di privacy. Una donna che ci passa accanto osserva Victor con adulazione.
Le donne continuano a girargli intorno ed io sono immensamente gelosa.
Da qualche anno mi è passata per la testa la matta idea di pubblicare la nostra storia. La storia mia e di Victor e delle nostre anime infrante che piano con il tempo hanno trovato la pace. Ma alla fine ho deciso di custodire tutti i nostri ricordi e il nostro passato in un diario. Allegando delle foto quando era possibile.
Gli faccio una linguaccia in maniera infantile e sul suo viso compare un sorrisetto diabolico.
"Non sai cosa ti aspetta a casa ragazzina quando saremo soli..."biascica con tono basso e altamente erotico. Elise prende delle margherite, ne poggia una sulla tomba della mamma di Victor, una su quella di suo fratello e l'ultima margherita la poggia sulla tomba della mia mamma. È talmente bella, i suoi capelli dorati sono mossi. Ha preso il colore della pelle del papà. Ed è un mix meraviglioso di noi due. Victor ritorna si abbassa all'altezza di nostra figlia e la tira a sé. Le annusa il collo e poi le riempie il viso di baci, causando le sue risatine divertite.
"Mi fai il solletico..."mormora, tentando di spingere il viso del padre con le sue piccole manine lontano dal suo collo.
Se mi chiedessero cos'è l'amore direi che...
L'amore è in ogni cosa, nelle risata di mia figlia, nei baci del mio cavaliere, negli abbraccia di mio padre e nei volti felici della mia famiglia.
L'amore è nel criptico resta di Victor che è molto più di un ti amo, ma è anche un ti amo. È un resto con te, affronto la vita con te, combatto con te e per te.
L'amore non è fatto di parole che si devono dire o di atti che si devono fare.
L'amore è complicato e in ogni rapporto ha una forma diversa, è fatto di piccoli gesti, che agli occhi dell'altro sono enormi,
l'amore è amare anche quando l'altro non riesce ad amarsi, è un sorriso che ti viene regalato appena ti svegli senza un necessario motivo, non è sempre fiori ,cioccolatini e ti amerò per sempre, non è sempre una promessa ma fare ciò che si può fare.
Esserci e agire nell'immediato.
Rendere il presente amore, perché il futuro è una variabile con muta continuamente.
E noi costruiamo l'eternità del nostro amore, con tasselli fatti di giorni, attimi, sorrisi e baci. Trasformiamo il giorno in eterno.
Agiamo senza promettere nulla. senza condizione di amare e senza cognizione di amore.
L'amore è fatto di comprensione,
di accettazione degli errori e dei difetti e di compromessi.
Di essere noi stessi pienamente come non lo siamo.
Amiamo e basta.
Senza perché, senza ma e senza confini.
Anche al costo di farci male alcune volte.
Ed io e Victor ci siamo fatti del male spesso.
Eppure siamo qui, siamo sopravvissuti alla tempesta.
Davanti al nostro tramonto che è la nostra vita insieme.
Le nostre anime si sono cercate fin da principio e alla fine sono rimaste unite.
L'amore è restare nonostante tutte le difficoltà.
Chi ama non fugge, lo fa chi ha paura di amare.
L'amore è complesso è va compreso e provato per essere capito.
"Ho cercato l'amore dove non c'era" direbbe Charlotte Bronte.
Ed io le risponderei: "sembrava che non ci fosse ma in realtà era nascosto. Le cose più belle si trovano sempre sotto qualcosa di profondo. Come i tesori negli oceani, un reperto sotto la terra. Un'opera sotto la sabbia. Sotto tutto il gelo che avvolgeva il cuore di Victor ho trovato la sua anima e non l'ho più lasciata. Ho trovato l'amore dove sembrava che non ci fosse."
Ho avuto fede in noi.
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Darkest Knight
RomanceAlcuni eventi narrati si basano su fatti realmente accaduti. I veri angeli si nascondono fra le persone comuni, molto spesso hanno volti insignificanti ma cuori talmente grandi da rendere il mondo migliore. Agiscono in silenzio e non pretendono ac...