Canzone: Golden Dandelions (Barns Courtney⬆️)
Victor
"Mi vuoi seguire nell'oscurità?""Ho sempre voluto farlo, non mi hai mai dato la possibilità di farlo..."
Mi siedo sulla panca posta sotto la finestra. Mi fumo la mia sigaretta in tutta tranquilla e nudità. Diana non sembra sconvolta dal mio comportamento. Mi capita spesso di restare nudo. Leggere un libro mentre sono nudo, ascoltando sinfonie di Beethoven.
Sembra che Diana viva isolata nel suo fiore di luna, vicina alla realtà, abbastanza vicina per poterla osservare.
Abbastanza vicina da poter guardare il mio caos e trovarci qualcosa di bello.
Lascia scivolare l'asciugamano dal suo corpo. Il suo sedere è marchiato dai segni delle mie mani. Sulla natica destra ha un livido. È il punto in cui l'ho morsa.
Ho blandito con la mia bocca ogni centimetro della sua pelle.
Sbuffo il fumo fuori e annebbia la sua figura.
Recupera il suo reggiseno e lo riallaccia con maestria. Bernald le ha riportato i vestiti in stanza.
"Per colpa tua mi toccherà andare in giro senza mutande..."si lamenta con fare esasperato.
"Potrai interpretare il ruolo della mia sgualdrina..." Ammicco nella sua direzione.
"Da quando una donna che non indossa gli slip sotto i vestiti, è una sgualdrina?" Si volta verso di me con sguardo infuocato. Ma vengo distratto dal suo seno avvolto in malo modo dal reggiseno. Scendo con lo sguardo sul suo pube nudo e depilato. E vengo pervaso dal desiderio ancora una volta. Lei nuda, io nudo. Non va bene, non riuscirò a gestire la situazione così per molto. Eppure riesco spesso a placare i miei impulsi ma con lei, sembra impossibile.
Non mi piace tutta questa mancanza di controllo.
"Non intendevo quello. Una donna per me così come un uomo, può fare quel che diavolo le pare, finché non incide in qualche modo sulla mia libertà, come stai facendo tu. Se interpretassi il ruolo della mia sgualdrina saresti come le altre e conseguentemente..." Lascio la frase in sospeso per capire se è arrivata al punto.
"Non inciderei sulla tua libertà. Hai un modo contorto di ragionare..."si lamenta. Mi fissa in viso finché il suo sguardo in un gesto fugace cade sulla mia erezione. La tensione fra di noi è palpabile. Le mie labbra diventano sempre più secche. Il mio cuore aumenta le sue pulsazioni. Mi sembra di sentirlo dentro le orecchie. L'eccitazione saetta lungo tutto il mio corpo. Non posso continuare ad andare al di fuori delle mie regole.
Finirò per impazzire.
Finirò per perdere il controllo.
Diventerò fuori controllo.
Un diavolo senza catene, Knight senza Victor.
"Muovi il culo stellina, devo andare a lavoro e devo portare le tue chiappe d'oro a casa della tua." Ammicco nella sua direzione. Sbruffa spazientita. Riprende il suo vestito e con qualche difficoltà lo fa risalire. Si avvicina con passo deciso nella mia direzione e si volta dandomi la schiena. Mi poggio la sigaretta lateralmente fra le labbra e le sollevo con uno scatto deciso la cerniera. Devo vestirmi prima di fare stronzate!
"Dimmi Victor, come posso limitare la tua libertà, se in pratica non ho alcun potere su di te e ne ho alcun tipo di legame con te?"
Si svolta e mi fissa come se fossi il peggiore dei mostri. Vuole troppe risposte e fa troppe domande. È troppo per me ed è al di fuori del mio controllo. Afferro la sigaretta fra le dita e le sbuffo il fumo in facci.
Cattiva abitudine e provocazione di cui non posso fare a meno.
"Con le tue pretese limiti la mia volontà e conseguentemente la mia libertà. Non posso darti altro che questo. Ma tu vuoi di più ma non io non posso essere più di ciò che sono. Mi accetti oppure ti allontani." Mi avvicino sempre di più a lei. Mi abbasso alla sua altezza e sfiori il suo naso con le labbra. Sento il profumo del mio bagnoschiuma sul suo corpo, mi eccita e compiace allo stesso tempo. Pensare che tutti quelli con cui avrà a che fare sentiranno il mio di profumo, mi dà un certo senso di sicurezza. Spengo la sigaretta nel posacenere a forma di cervello aperto in due e la sorpasso improvvisamente.
Il mio obbiettivo è vestirmi, prima di perdermi ancora nel suo profumo e nel suo corpo.
Afferro i boxer neri di Armani dal cassetto e sistemo la mia erezione dentro. A breve sbucherà fuori. Meglio mantenere il controllo. Si infila i tacchi e sculetta nella stanza. Si avvicina alla finestra. Poggia le mani sul cornicione e si sporge in avanti. La luce bianca e intensa che viene dall'esterno illumina il suo incarnato chiaro come la superficie della luna. I suoi occhi nocciola diventano di un castano più inteso. Dischiude le labbra e osserva l'esterno come una bambina curiosa che non ha mai visto il mondo.
"Piove..." Una semplice parole che dalle sue labbra fiorisce in un suono soave.
La sto adulando forse? No! Sono un uomo apatico che si deve tenere la sua dignità ben stretta. Tanto li non può sentire i miei pensieri.
Infilo i pantaloni e subito dopo i calzini. Prendo dall'armadio una delle mie solite camice. Ho il solito abbigliamento elegante ma non troppo appariscente. Diana poggia la schiena contro il muro e posa lo sguardo su di me. Assume un espressione sbalordita e poi si tira i capelli indietro con fare esasperato.
"Come fai ad essere continuamente così bello? Non ti impegni nemmeno...non ti serve nulla per far capitolare su di te lo sguardo di qualsiasi essere umano...sei perfetto..."borbotta.
La mia bellezza l'ho amata per la sicurezza che ha fatto accrescere in me, ma allo stesso tempo l'ho odiata per le troppe attenzioni su di me.
Sono sempre stata una persona riservata e le persone sono convinte di credere che come sia palese la bellezza, così sia palese tutto il resto.
Credono che i belli abbiano sempre avuto una vita perfetta.
L'unica cosa perfetta è il concetto stesso di perfezione.
Non c'è nulla di perfetto.
Non c'è un corpo perfetto.
Un'anima perfetta.
"Però..."prima che prosegua la interrompo.
"La perfezione risiede negli occhi di chi guarda e nel cuore di chi sa ascoltare e vedere oltre..."ribatto con una certezza. Sfilo l'ennesima sigaretta dal pacchetto e me la poggio fra le labbra.
"Non mi hai fatto terminare. Sei perfetto ai miei occhi. Agli occhi di molti appariresti semplicemente per quello che sei, un diavolo di bell'aspetto senza altro. Ma sia io che tu sappiamo che tu nascondi dei segreti dietro le tue iridi ammaliatrici. Che tutto nascondono e nulla mostrano." Mi sfila la sigaretta fra le labbra e la poggia fra le sue.
La osservo ammagliato e provo qualcosa di surreale che non so definire.
Lentamente e senza accorgermene sto cambiando i miei piani e le mie convinzioni per lei.
"Comunque non posso muovermi senza dire prima aver bevuto il caffè!"borbotta. Apre la porta e va via senza attendere una mia risposta.
Questa ragazzina è davvero strana...
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Darkest Knight
RomanceAlcuni eventi narrati si basano su fatti realmente accaduti. I veri angeli si nascondono fra le persone comuni, molto spesso hanno volti insignificanti ma cuori talmente grandi da rendere il mondo migliore. Agiscono in silenzio e non pretendono ac...