Canzone: Light Up (Isak Danielson)⬆️
Diana
Mi sento sporca.
Sporca di lui,
sporca dei suoi desideri,
sporca dei mie desideri,
sporca di sbagli,
sporca di bisogni.
Apre una porta in legno e mi fa immergere nel buio della sua stanza.
Ci sono specchi ovunque qui dentro.
Mi disfo dei tacchi e lo seguo.
"Voglio che ti guardi...che mi guardi...che guardi il modo in cui posso piegarti e farti provare piacere."
Il suo tono sensuale mi fa vibrare il corpo.
Delle luci a led che percorrono tutto il perimetro delle mura della stanza. Accarezzo con lo sguardo tutti i suoi muscoli sodi. Fisso le sue cicatrici e mi domando chi gliele abbia provocate. Ha alcuni tagli netti sul petto. Non ci sono segni di bruciature. Forse è caduto da qualche parte o magari ha avuto un incidente.
Vorrei conoscere la storia del suo corpo.
Mi stendo sul letto con le coperte in raso nere e mi sorreggo sugli avambracci per poterlo guardare.
Victor si tocca spudoratamente davanti a me. Mi fissa il seno, poi fissa il mio tanga e si lecca le labbra. La sua mano saetta lungo la sua erezione che man mano diventa sempre più turgida. La sua spessa asta di carne, ha una vene che si estende sul suo basso ventre in corrispondenza della scritta del suo tatuaggio. La vene delle braccia e sul suo petto sono gonfie. La sua bocca carnosa è dischiusa e forma un cuore. Divarico le gambe e Victor sale sul letto. Pianta le ginocchia sul materasso e resta in una posizione semi eretta. Cambio pozione e mi poggio sulle ginocchia e mi avvicino sempre di più. Gli tocco il tatuaggio sul petto. Poi gli addominali e ripercorro con le dita la scritta. Con uno strattono deciso della mano libera mi rompe il tanga e lo lancia lontano da me. Allunga una mano e mi divarica le labbra del mio sesso. Con le dita accarezza le piccole labbra. Non appena trova il clitoride inizia muovere l'indice sfregando in maniera esperta, man mano il formicolio diventa sempre più inteso. Afferro la sua erezione e la tocco. La pelle è morbida ma è dura allo stesso tempo. Mi piace come il resto del suo corpo.
Victor si concentra completamente su di me. Con una mano mi stuzzica il capezzolo e con l'altra continua a giocare con il mio clitoride. Boccheggiamo entrambi. Bagno sempre di più le sue dita ma improvvisamente si ferma e mi spinge sul materasso facendomi cadere supina. Si avvicina con la bocca ad un capezzolo e lo succhia, riprende a toccarmi senza darmi il tempo di prendere fiato. Infila due dita nella mia entrata e le muove velocemente e in maniera metodica, le mie pareti si allargano e adattano all'intrusione, il palmo a coppa sfrega contro il mio piccolo sensore del piacere concedendomi la giusta piacevole frizione. Muovo il bacino contro la sua mano e mi mordo il labbro inferiore.
Gemo sonoramente, scuoto la testa e perdo la ragione. Stringo come le mani il piumone e tento di mantenermi a qualcosa, mi sembra di poter volare via.
"Quanto ti piacciono le mie dita che ti penetrano?"sussurra.
Annuisco e gemo sonoramente, senza dargli una vera risposta.
"Dillo..."comanda.
"Tanto..."biascico.
Sfila le dita dalla mia entrata. Si impugna la sua erezione e la inumidisce con le mie secrezioni. La striscia contro il clitoride, sollevo il bacino e lo induco a riempirmi, ma Victor non mi accontenta e continua strusciarsi, stuzzicandomi. Con una spinta decisa si seppellisce completamente dentro di me. Si stende sul mio corpo e pianta le sue braccia muscolose ai lati della mia testa. I mie seni sono schiacciati contro il suo petto, i capezzoli sfregano contro i suoi pettorali. Il mio clitoride sfrega contro il suo pube. Si muove con stoccate decise che fanno sbattere le nostre anche producendo un rumore secco. Mi afferra la gola e con una mano e la stringe. Il suo comportamento dominante mi eccita da morire.
"Sei solo mia..."asserisce improvvisante.
Accarezzo con le mani la sua schiena, degnando della giusta attenzione ogni muscolo della sua schiena. Poggio i talloni contro il suo sedere e lo incito a spingere sempre più affondo. Con una stoccata decisa mi fa gemere il suo nome e avanzare sul materasso. Ogni spinta è un mix di dolore e piacere. Bagno la sua erezione sempre di più. Si solleva abbastanza da potermi permettere di vedere i nostri corpi congiungersi. La sua erezione lucida dei miei umori appare e scompare nella mia entrata.
"Mi fai impazzire..." mormora guardando anche lui nello stesso punto.
Poggia la fronte contro la mia e continua a muoversi con decisione.
Man mano entra sempre più affondo e lo sento sempre più nel profondo.
Ma non solo del mio corpo ma anche della mia anima.
Le sue ciocche di capelli neri accarezzano la mia fronte. Victor si risveglia dalla sua bolla. E riprende a mordere e baciare ogni lembo di pelle disponibile. Non so quanto tempo sia passato, ma lui sembra inarrestabile.
Si ferma improvvisamente e si solleva dal mio corpo ed esce fuori. Mi ribalta sul materasso facendomi ritrovare a pancia in giù sul letto.
"Solleva il bacino e guarda davanti a te Diana..."biascica. Sollevo il bacino, pianto le mani sul materasso e sollevo lo sguardo verso lo specchio. I miei capelli legati ancora in codini sono un disastro. Ho le guance arrossate e ancora il rossetto scarlatto. Victor mi schiaffeggia una natica facendomi avanzare. Ha le ginocchia poggiate sul materasso, il suo petto è imperlato dal sudore e si alza e abbassa velocemente. Il tatuaggio del leone si muove in maniera sincronica con il suo respiro.
È un Dio sceso in terra per dannarmi.
Oppure è un diavolo con il corpo di un angelo che fa crollare la volontà di qualsiasi essere umano.
La sua erezione si erige sino all'ombelico lucida.
Mi schiaffeggia facendomi eccitare. Mi avvicino a lui ma lui sembra non volermi accontentare. Allunga una mano e porta le mie secrezioni al mio ano. Mi irrigidisco improvvisamente. Poggio il mento sulla spalla e lo fisso interrogativa. Non ho mai fatto una cosa del genere e spero che lui non abbia intenzione di farlo ma le sue intenzioni sembrano contrarie alla mia volontà.
"Ci andrò piano..."sussurra con un sorriso diabolico. Non ci va mai piano, non è mai dolce o delicato.
Si porta l'indice in bocca e lo inibisce, allunga il braccio porta lo stesso dito fra le mie labbra. "Guardati..."sussurra. Fisso il suo dito che scompare fra le mie labbra mentre lo lecco. Estrae il dito e lo porta dietro di me e lentamente lo inserisce nel mio ano. I muscoli bruciano e tirano per la nuova intrusione.
"Rilassati..."sussurra accarezzandomi le natiche. Muove il dito lentamente avanti e dietro.
Il bruciore è intenso. Ma sopportabile. Mi schiaffeggia nuovamente talmente forte da far scontrare le labbra del mio sesso e gemere. Porta la mano libera sul mio clitoride e riprende a stuzzicarlo.
Delle scosse elettriche decise pervado il mio sesso.
Il bruciore dietro di me è intenso ma mixato l'eccitazione mi impedisce di negargli quell'accesso. Mi riempie con due dita che muove lentamente dentro la mia entrata allo stesso ritmo con cui muove l'indice nel mio posteriore.
Mi sento piena, piena di lui.
Di ogni sensazione che mi concede.
Inserisce un altro dito nel mio ano e le pareti sembrano infuocarsi.
"Fa male...fermati" biascico.
Lui sembra non far conto alle mie suppliche.
Porta le dita ricolme delle mie secrezioni sul mio ano e lo inumidisce.
Passano i minuti, il tempo decorre e la sua intrusione diventa meno dolorosa.
Sfila le dita dal mio posteriore e si avvicina al comodino accanto a letto.
"Questo l'ho preso per te..."ammicca ed estrae dalla cassetta un olio. Ritorna sul letto dietro di me e versa l'olio nella spaccatura fra le mie natiche. Getta la boccetta distrattamente sul pavimento incurante che si versi. Mi massaggia le natiche per poi tornare sul mio ano, ha un profumo intenso, deciso ma eccitante. Inumidisce il nuovo accesso dei suoi desideri. Si massaggia l'erezione con la mano ricca di olio. Il suo membro diventa ancora più lucido. Si allinea al mio corpo e preme la punta del suo membro contro il mio ano. Fa male e mi irrigidisco impedendogli l'accesso.
"Rilassa i muscoli e vedrai che sarà più piacevole di quello che pensi..."sussurra. Man mano si spinge dentro di me. Un gemito di dolore e piacere esce dalle mie labbra. Con una spinta lenta mi riempie sempre di più, fino ad arrivare a metà della sua spessa asta di carne. Porta nuovamente le dita dentro la mia entrata e le muove allo stesso ritmo con cui si muove dietro di me. Lento ma deciso. So che andrebbe molto più velocemente se fossi un'altra e per questo lo ringrazio.
"Ho sempre desiderato fotterti il culo..."
Mi dà uno schiaffo sonoro su una natica. Victor ha un'espressione eccitata. Allunga il braccio e mi afferra il mento e lo direziona verso lo specchio. "Guardati..."sussurra con tono basso e sensuale. Sollevo lo sguardo e mi fisso allo specchio. Vedo lui dietro di me che si muove lentamente, il suo petto imperlato dal sudore e una mano sotto di me che mi tocca. Sposta la mano e torna a schiaffeggiarmi. Mi afferra i codini facendomi inclinare la testa leggermente indieto. Continuo a fissarlo mentre lui si prende ogni parte di me. Afferra il suo labbro inferiore fra le labbra e fissa il punto di combustione tra i nostri corpi. Muove le dita dentro la mia entrata sempre più velocemente, anche le stoccate dietro di me, diventano sempre più decise. Nello specchio davanti a me si riflette il riflesso dello specchio posto dietro di me. Vedo le natiche muscolose di Victor contrarsi ogni volta che si spinge dentro di me. I muscoli sulla sua schiena sono contratti e guizzano ad ogni movimento.
Il bruciore lo percepisco ma percepisco soprattuto il piacere che monta sulla mia spina dorsale. La mia vista si annebbia, vedo il riflesso di noi nello specchio sempre più sfocato. Vengo inghiottendo dentro di me le sue dita. Le mie pareti avvolgono le sue dita ruvide contraendosi svariate volte. Victor si sfila dal mio ano lentamente e con una stoccata decisa entra dentro la mia entrata.
"Brava così...vieni ancora..." sussurra.
Il suo ritmo è sfrenato, profondo e veloce, mi fa male ogni fibra del corpo. Collasso con la faccia sul materasso ma lui sembra non dare molto peso. Si muove con stoccate decise dentro di me. Porta una mano sotto il mio corpo e mi stuzzica il clitoride. Il formicolio fra le gambe ritorna.
Le gambe iniziano a tremare come tutto il resto del mio corpo. Vado incontro ad ogni sua spinta. I nostri corpi si muovono sincronici come se stessero ballando.Vengo pervasa dagli spasmi di un nuovo orgasmo ancora più intenso. Stringo la sua erezione che entra e esce dal mio corpo con facilità e mi lascio andare al secondo orgasmo. Victor mi stringe una natica e viene dentro di me dopo un'ultima spinta decisa. Il suo membro si irrigidisce e lo sento venire dentro.
Mi schiaffeggia un'ultima volta, per poi baciarmi la schiena.
Lentamente si sfila dal mio corpo e crolla sul materasso. Mi lascio andare accanto a lui. Si sentono solo i nostri respiri concitati.
"Brava stellina..."sussurra accarezzandomi la schiena. Non so come sono riuscita a stargli dietro. Mi volto verso di lui e noto il suo viso appagato. Il suo membro è più rilassato. Tutti i muscoli del suo corpo sono ancora tesi. "Sei libera di andare..."sussurra improvvisamente rabbuiandosi. Con uno slancio della schiena si solleva dal letto. E si scosta la folta chioma corvina.
Senza dire nulla e completamente dolorante mi posiziono dietro di lui. Divarico le gambe e mi schiaccio contro la sua imponente schiena. Mi fa male il posteriore.
"Voglio restare..."ribatto dietro di lui, posandogli un bacio sotto l'orecchio. Stringo le mani intorno al suo petto e poggio la testa contro la sua schiena. Sento il suo cuore battere ancora all'impazzata.
Mi dà fastidio restare seduta.
"Se resti ti prenderò ancora...finché non sarò stanco..."ribatte con tono deciso e vibrante.
"Facciamo quello che vuoi ma non cambio idea...ho detto che resto..."biascico.
"Come vuoi..."
Si libera dalle mie mani e si volta verso di me con uno sguardo carico di erotismo.
Il suo corpo è un richiamo al peccato.
Come la peggiore delle peccatrici mi lascio andare al sussurro del diavolo davanti a me.
É un amante leggendario, nessuna donna potrebbe resistergli.
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Darkest Knight
RomanceAlcuni eventi narrati si basano su fatti realmente accaduti. I veri angeli si nascondono fra le persone comuni, molto spesso hanno volti insignificanti ma cuori talmente grandi da rendere il mondo migliore. Agiscono in silenzio e non pretendono ac...