«È proprio una ragazza fortunata allora. Spero che la vita vi regala tanta felicità, sono sicura ch ve lo meritiate.» Nel dirlo il suo sorriso si espande ancora di più. Un sorriso che mi trasmette sincerità, ma anche un velo di tristezza che non può fare a meno di nascondere.
Questa donna, seduta accanto a me, porta con sé un'aura di mistero che la rende distante e allo stesso tempo familiare. Come se l'avessi già vista da qualche parte.
Ma dove?
Mi acciglio. «Ci siamo già incontrati?» Infatti le chiedo, lei mi fissa per un lungo momento con i suoi grandi occhi blu. Non fa in tempo a rispondermi, poiché un infermiere entra in sala d'aspetto pronunciando il mio nome. Allora subito mi alzo e vado verso di lui, dimenticandomi della donna e concentrandomi su ciò che ha da dirmi.
«Signor De Rossi, sua moglie è sveglia e chiede di lei.» Quell'uomo non può neanche lontamente immaginare quanto le sue parole mi riempiono di gioia.
Lo seguo fino alla camera in cui vi è Isabelle. Appena entro i suo occhioni dorati si posano su di me e un sorriso si forma sulle sue labbra un po' screpolate. Mi avvicino al letto e mi abbasso verso di lei per posarle un bacio sulla fronte. «Come ti senti?» sussurro preoccupato.
«Sono stata meglio, ma è tutto okay adesso.»
«La sua signora è una roccia signor De Rossi. Ma deve assolutamente stare a riposo, sta entrando in un mese molto delicato ed è importante che stia lontana da ogni fonte di stress e di affaticamento.» La mia attenzione viene attirata da una donna ai piedi del letto. Ha una cartellina sotto braccio e un camice bianco.
«Sono la dottoressa Geller, molto lieta.» Mi porge la mano e io gliela stringo prontamente.
«Posso riportarla a casa?»
Lei mi fissa per un istante senza rispondere, poi però sorride. «Signor De Rossi, lei mi sta dicendo che non vuole vedere il suo bambino?»
Io la fisso confuso, poi guardo Belle e di nuovo la dottoressa.
«Cosa? Ma non è un po' troppo presto per... per...»
La dottoressa e Belle scoppiano a ridere e io mi sento un autentico coglione.
«Ma no, mio caro papà alle prime armi, non dicevo certo nel senso in cui intende lei. Tramite l'ecografia, funziona così... sa?»
Bene, mi sta ufficialmente trattando come se fossi tardo di mente e io devo annuire e sorridere se non voglio farla scappare a gambe levate da questa stanza.
Voglio vedre il nostro bambino e lei, mio malgrado, mi serve qui.
«Sua moglie voleva che assistesse anche lei. Ed è giusto, è così emozionante e...»
Roteo gli occhi, quanto parla questa benedetta donna? Penso mentre mi posiziono accanto a Isabelle. Lei mi rimprovera con lo sguardo, mentre mi prende per mano.
La dottoressa procede all'operazione, alzando la maglia di Belle e spalmando qualcosa di gelatinoso sul suo pancino già lievemente arrotondato. Per me tutto quello che fai è uno strano mistero arcano. Non mi è mai interessato sapere come funzionano certe cose, ho visto qualche volta in tv, ma sempre in maniera distratta. Ma adesso essere qui, vederlo di persona... essere il diretto interessato insieme a Belle, mi fa provare delle sensazioni strane, che si avvicinano in maniera imbarazzante all'euforia. Mi ritrovo, quindi a fissare il tutto con estremo interesse.
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Mia per vendetta
ChickLit⚠️La storia è in revisione, quindi se trovate incongruenze è perché la sto modificando Si odiano, ma sono inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. ..... "Amore mio starò via solo cinque minuti" così gli disse sua madre, mentre erano di fronte all...