«Che c'è hai paura di cadere in tentazione, eh?» Alza un sopracciglio.
«Non mi pare di avere delle inibizioni quando facciamo cose o mi sbaglio?» dico assumendo un'espressione di finta perplessità.
«Allora perché ti stai agitando, Belle? Ti ho solo chiesto di fare un gioco.»
Stringo la coperta ancora di più intorno al mio corpo. «Abbiamo detto niente sesso» farfuglio spostandomi una ciocca di capelli davanti agli occhi.
«Non ti ho chiesto di fare sesso, ma di fare un gioco» ripete più deciso.
«So che gioco vuoi fare, caro il mio De Rossi. E non ho alcuna intenzione di farlo» dico con serietà.
Lui ridacchia. «Ti vergogni.» Mi provoca. «Guarda come diventi tutta rossa.»
Io roteo gli occhi. «Sì, okay? Mi vergogno. Sei contento?» sbotto allargando le braccia.
Lui per tutta risposta mi afferra per un braccio e mi attira a sè con decisione. In un attimo mi ritrovo a cavalcioni su di lui. Le sue dita si serrano sulle mie natiche bloccandomi sulla sua erezione, coperta solo dall'asciugamani. «No che non sono contento. Tra di noi non deve esserci alcuna vergogna. Soprattutto in camera da letto. Nessuna inibizione del cazzo deve rovinare la nostra complicità sessuale.» Le sue mani accarezzano le mie natiche. «Rompiamo tutte le barriere.» Mi afferra saldamente per i fianchi e agita lentamente il mio corpo sulla sua erezione, per tutta la sua lunghezza. Degluitisco a fatica. La gola improvvisamente secca. «Distruggiamo ogni tabù» sussurra al mio orecchio, poi ancora una volta guida i miei fianchi avanti e indietro, facendo sì che il mio clitoride strusci sul suo membro. Siamo entrambi coperti, lui dal sottile asciugamani e io dal pigiama, ma la sensazione è intensa, come se fossimo nudi.
«Poco fa in macchina ti sei trattenuto dal baciarmi, hai cambiato idea in fretta.»
«Non ti sto baciando, infatti.» Fa un sorriso sornione. Che faccia da schiaffi.
«Non hai più timore che mi stanchi?» Cerco di pensare a qualcos'altro che non sia il lento e deciso sfregare dei nostri corpi.
«Sei stanca? Sai che posso fermarmi in qualsiasi momento se lo sei.» Mi fa sorridere, nonostante sia una testaccia dura si preoccupa per il mio benessere in ogni momento.
«Non sono stanca.»
«Sei eccitata?»
Annuisco e poggio le mani sulle sue.
«Quindi il fatto che sia io a masturbarti non ti imbarazza?»
«No.»
«Però ti vergogni a masturbarti davanti a me.»
«Ancora non mi capacito di come siamo finiti a parlare di questo. Comunque è diverso» mormoro. Un lungo sospiro esce dalle mie labbra, mentre il mio corpo si agita lievemente su di lui.
«Cosa c'è di diverso?» Mi da un bacio sul collo, dietro l'orecchio. E le sue labbra sono calde... sono morbide...
E il mio respiro è pesante. La mia mente più leggera.
«Tutto.»
Soffia un sorriso sul mio collo, poi la mano sinistra si stacca dal mio fianco portando la mia con sè. La guida fino alle sue labbra e senza staccare i suoi occhi dai miei lecca l'indice e anche il medio. Un brivido di pura eccitazione mi pervade tutta. La sua bocca è calda, la sua lingua poi... sospiro forte.
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Mia per vendetta
Chick-Lit⚠️La storia è in revisione, quindi se trovate incongruenze è perché la sto modificando Si odiano, ma sono inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. ..... "Amore mio starò via solo cinque minuti" così gli disse sua madre, mentre erano di fronte all...