Isabelle
«Verrò con te» dico risoluta, mentre usciamo dal negozio di abbigliamento per bambini.
È passata una settimana dalla notte in cui abbiamo litigato e io non volevo più tornare a casa con lui. Alla fine è riuscito a convincermi, non di certo con le parole, ma con i fatti. Sembra che per ora vada tutto bene, è anche diventato più premuroso, più presente. La notizia che diventerà padre di due gemelli lo ha reso pazzo di gioia. È da una settimana che giriamo per negozi per comprare pannolini, vestitini e ninnoli vari. Io, sinceramente, sono strafelice poiché questo è proprio quello che desidero: vivere la gravidanza in tranquillità insieme alle persone che amo.
Solo che proprio adesso Devlin mi ha detto che Spencer si è fatto risentire e vuole invitarlo al casinò di mio padre. E se proprio dovrà accettare l'invito io andrò con lui.
«Non se ne parla proprio» esclama categorico infilando le buste dentro l'auto.
«Perché no?» chiedo passandogli l'ultima busta.
«Perché...» Si gira verso di me, poi si guarda un attimo intorno, tra il traffico frenetico di Las Vegas. Mi fa segno di salire in auto.
«Belle, ho deciso di ascoltare i tuoi consigli, giusto?» Io annuisco. «Ma tu devi starne ugualmente fuori. Erano queste le condizioni. Io avrei collaborato con la polizia e tu saresti rimasta al sicuro.» Mi ricorda mantenendo un tono di voce e un portamento composto e serio.
Annuisco di nuovo. «Okay, hai ragione... Ma mi dispiace non riesco a superare l'ansia. Ci provo, però mi risulta del tutto impossibile. La preoccupazione che mi assale non sapendo nulla di ciò che sta succedendo intorno a te...» sospiro. «Non è per niente facile, Devlin.»
Lui mi prende una mano e se la porta alle labbra.
«Lo so, tesoro, però manca davvero poco. E poi saremo finalmente liberi.»
Sorrido e mi spingo verso di lui per abbracciarlo. «Non vedo l'ora.»
«Ah, c'è un'altra cosa che devo dirti» esordisce staccandosi da me giusto per guardarmi negli occhi.
«Cosa?» Lo guardo interrogativa.
«Tu e tua sorella mi avevate chiesto di indagare sulla presunta parentela tra lei e Spencer...»
«Sì» dico quasi trattenendo il fiato.
«J.J. ha scoperto qualcosa di molto interessante. Oggi pomeriggio ci incontreremo al casinò, così mi metterà al corrente.»
Mi passo una mano tra i capelli. Ansia che si aggiunge ad altra ansia. Sorrido nervosamente. «Io e mia sorella potremo assistere o è top secret?»
Lui sorride di rimando, come se si aspettasse già una tale richiesta.
«In fondo lei è la diretta interessata» continuo.
«Dille di presentarsi al casinò per le otto, in maniera discreta, chiaramente.»
Annuisco convinta. «Certo. Per caso tu sai già cosa ha scoperto, in linea di massima?» Non sto più nella pelle, devo sapere qualcosa o rischio di impazzire aspettando che si facciano le otto.
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Mia per vendetta
ChickLit⚠️La storia è in revisione, quindi se trovate incongruenze è perché la sto modificando Si odiano, ma sono inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. ..... "Amore mio starò via solo cinque minuti" così gli disse sua madre, mentre erano di fronte all...