«Devlin non viene?» Mi chede mia sorella una volta salita in macchina. Oggi ho appuntamento con la dottoressa Parker e ho chiesto a mia madre e mia sorella di accompagnarmi. Entrambe non stanno più nella pelle, sono quasi più emozionate di me.
«Devlin sta lavorando per noi.» Gen annuisce campendo subito a cosa mi sto riferendo.
«Che intendi?» Mia madre si gira a guardami. Io e Genevieve abbiamo deciso di comune accordo di tenerla all'oscuro per il momento. sappiamo che non è, forse, la migliore delle scelte, poiché lei più di tutti sa se Genevieve potrebbe essere imparentata con Hector Spencer.
Faccio una smorfia di disgusto, mi vengono i brividi solo a pensarlo.«Nulla, mamma, non preoccuparti» dico sperando che la discussione si concluda qui.
Lei ritorna a guardare la strada di fronte a sé. «Mi tenete sempre all'oscuro di tutto. Prima vostro padre adesso pure voi. Credete che io sia stupida, non c'è alcun dubbio» mormora risentita.
Mia sorella mi guarda dallo specchietto retrovisore. Sospiro.
«Non devi neanche pensarla una cosa del genere, nessuno di noi due lo pensa. Vogliamo solo che tu non abbia preoccupazioni inutili.»
Lei incrocia le braccia al petto. «Nascondendomi le cose mi fate preoccupare il doppio, invece.»
Ancora una volta Gen mi guarda, stavolta lascio che sia lei a parlarle. Anche se ho il sospetto che non sia proprio una buona idea.
«Vuoi sapere la verità? Bene, allora ti renderemo partecipe» sbotta, io spalanco gli occhi.
«Gen, non è né il luogo né il momento adatto.» Sapevo che non era una buona idea lasciare fare a lei.
Fa un gesto sbrigativo con la mano. «Fanculo, non ci saranno mai né l'uno né l'altro per dire una cosa del genere!»
Poggio la schiena sul sedile e sbuffo, contrariata. Quando si mette in testa qualcosa è la fine.
«Per dire cosa? Perché parlate per enigmi? Ditelo e basta!»
«Tu e papà mi avete adottata?»
L'espressione che si forma sul viso di mia madre è qualcosa che non si può esprimere a parole. Gen non ha un minimo di tatto a volte. Un po' come Devlin, neanche fossero fratelli.
«Ma che stai dicendo?» Finalmente mia madre ritrova le parole.
«Penso di essere figlia di Spencer e che voi mi abbiate adottata.»
Il volto di mamma si fa pallido come quello di un cadavere. Il corpo ritto e rigido per via delle sue parole incaute. L'aria è satura di tensione. «Come ti saltano in mente certe idee strampalate. Non dire mai più una cosa del genere» replica fredda e seria come mai l'ho vista. «Mi hai capita?» Serra le labbra in una linea sottile quando si gira a guardare mia sorella, stupita tanto quanto me. Annuisce picchiettando le dita sul volante e continuando a fissare la strada davanti a sé.
Nessuno delle tre proferisce più parola, finché non arriviamo dalla ginecologa.
La sua reazione è stata strana, sinceramente non me l'aspettavo.°•°•°
Devlin
«Non abbiamo dati sufficienti per scoprirlo, Devlin quindi ci vorrà del tempo.»
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Mia per vendetta
ChickLit⚠️La storia è in revisione, quindi se trovate incongruenze è perché la sto modificando Si odiano, ma sono inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. ..... "Amore mio starò via solo cinque minuti" così gli disse sua madre, mentre erano di fronte all...