Mi chiamo Sofia, ho 17 anni ed abito in un paesino in provincia di Varese.
E quando dico paesino, intendo proprio paesino: 1000 anime ad andar bene.
Non vedo l'ora di prendere il diploma e andarmene.
Non so ancora precisamente dove ed a fare cosa, ma sono un'adolescente e ho il diritto di pensare in grande per ora. Sono sempre stata affascinata da Milano, così diversa in tutto e per tutto dal mio paesino, anche se non poi così tanto distante. Da quando ho strappato il permesso ai miei, genitori severi ed all'antica, di andarci per la prima volta da sola l'anno scorso, mi sono completamente innamorata di questa città. Conosco ormai le linee della metro quasi a memoria e so arrivare ovunque voglia da sola.
E' così bello sentirsi indipendente e da quando ho scoperto questo metodo d'evasione alla routine scuola-studio-casa, non riesco a non scapparci almeno una volta ogni due o tre week-end. Non è che faccia poi molto: giro per i negozi del centro, piazza della Scala, un gelato in Duomo, un salto a vedere l'ultimo modello strapagato di Abercrombie ed ultimo ma non meno importante il Milan Store. Ci passerei tutto il pomeriggio ed ogni volta mi brillano gli occhi quando vedo tutto quel ben di Dio in esposizione. Già solo entrare e camminare sul soffice pavimento che rappresenta l'erba di San Siro mi pare una conquista. Mi perdo venti minuti buoni per volta a sfogliare i libri al piano superiore e ad ammirare l'angolo delle firme di fianco alla cassa. Ogni volta la prima firma che individuo è quella scritta a caratteri cubitali di Ronaldinho e poi mi perdo a studiare i tratti di quelle nuove che man mano si aggiungono intorno.
Che altro dire di me?
Sono una ragazza semplice, non amo serate mondane, discoteche o alcool.
Mi basta una partita, il divano e la camomilla. Camomilla che sempre più spesso ultimamente è sostituita dal gioco noioso e monotono che propone il nostro allenatore, ma finchè siamo campioni d'inverno non ci si può lamentare.
Poi, mmmh... Se vi può interessare sin da quando ero piccola i miei amici mi chiamano Sossi.
Amici.. Quelli che sono rimasti! Ho solo una migliore amica, si chiama Vanessa, ha la mia età e siamo in classe insieme; frequentiamo un istituto tecnico. Condividiamo la grande passione per il calcio. E ovviamente per i calciatori! Ma non nel senso che capiscono tutti, quello della ragazzina che ama il calciatore all'ultima moda o simili.
Siamo Milaniste da sempre e la prova torreggia sull'armadio di camera mia: prima foto insieme a pochi mesi sotto la stessa coperta, ovviamente rossonera. Non ci siamo mai perse una partita e da che io ne abbia memoria c'è un rito scaramantico che accompagna tutti i nostri intervalli del Venerdì mattina: le formazioni sul mio diario scolastico. Ne ho a milioni e per ora hanno quasi sempre funzionato!
Mi descrivono come abbastanza alta, corporatura "giusta" il che è abbastanza soggettivo, capelli mossi e castani alle spalle, occhi verdi. Sono solare, allegra e socievole, ma anche abbastanza permalosa! Per questo il rapporto con i miei genitori non è un gran che, ma cambiamo argomento.
Amore platonico: io e Vanessa sappiamo cos'è. E' strano da spiegare e finchè non lo provi di persona non capisci cosa significa. E' quando vedi qualcuno e al primo sguardo capisci che è "forte", è quel qualcuno che con un'intervista ti fa sorridere, con un'apparizione in TV ti rallegra la giornata. Quella persona per cui perdi interi pomeriggi al computer a vedere video o per cui ti appunti le frasi di una canzone che te lo fanno venire in mente.
Ma è anche quel qualcuno che non sa che esisti perchè lui è famoso, maledettamente famoso, e tu no.
Nel mio caso l'amore platonico è Stephan El Shaarawy, nel caso di Vanessa è Mattia De Sciglio.
Eggià, proprio i gemelli del Milan, nati nell'Ottobre '92 ad una settimana di distanza l'uno dall'altro.
Stephan è arrivato nel momento in cui ero un po' delusa dal Milan perchè aveva venduto tutti i campioni con cui ero praticamente cresciuta. Ho fatto qualche mese a vedere solo le partite di Champions ed a trascurare il Campionato.
Poi è arrivato lui, portandosi dietro una ventata di freschezza che mi ha fortunatamente riavvicinata al calcio. Non lo ringrazierò mai abbastanza, il calcio è davvero la mia passione più grande, seguita dalla musica.
In quei 90 minuti a settimana, non esistono problemi, verifiche, delusioni o preoccupazioni. Esistono solo e soltanto 11 ragazzi che corrono sull'erba verde di San Siro, il posto che considero più casa della mia casa reale, pur non essendoci mai stata. Una volta ho letto che "Casa è il posto dove sta il cuore" e da allora ho capito che non poteva esserci nulla di più vero. Ma non perdiamoci in chiacchiere, inizio a raccontarvi la mia storia...
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Salve a tutti, io sono Giorgia.
E' la prima storia che scrivo, quindi sono molto apprezzati commenti e critiche costruttive. Spero non ci siano errori e vi prego di farmelo notare semmai ce ne fossero.
Spero vi piaccia, Jo.
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...