13. Chiamata improvvisa.

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Quando termino di scrivere il bigliettino per Federica, mi lascio sfuggire un lieve sospiro di sollievo. Ogni singola parola proviene dalla parte più profonda del mio cuore, e so quanto per me sia sempre stato facile rendere visibile ogni emozione, ma quando Federica è la protagonista di ognuna di esse, mi sembra di entrare all'interno di un immenso pallone privo di uscite.
A dir la verità, mi sento un po' in colpa nei confronti di Sara: non sa ancora nulla di quello che è successo con Federica quando ci siamo rivisti e non sa neanche del gesto estremo che ho appena fatto. Probabilmente non ne sarebbe contenta e so perfettamente quanto abbia ragione. Lei è sempre la mia ex e nessuna ragazza vorrebbe mai sapere che il proprio fidanzato acquisti dei regali per la donna che ha avuto anni prima. Sotto questo punto di vista, credo di meritarmi un bel calcio proprio fra le gambe, ma poi mi rendo conto di non star facendo nulla di male. Io amo Sara, ma voglio ricucire le ferite di Federica, perché so quanto sia stata alta la sua sofferenza a causa mia, e sono sicuro di doverle dare delle scuse. Le merita.
Prendo un profondo respiro con leggerezza, prima di far scivolare la mano all'interno del mio cappotto per afferrare il cellulare. Trascino il dito per cercare il suo nome nella rubrica, e quando lo trovo, mi scappa un sorriso. Mi è capitato di guardare il suo contatto tante, troppe volte nell'arco di questi anni, eppure sono sempre stato fermo, forse per paura, forse per rispetto, a dir la verità non lo so.
Non ho mai avuto il coraggio di cancellare il suo numero perché ho sempre avuto la certezza di aver bisogno di lei un giorno, e credo che quel giorno sia arrivato. La verità è che questa ragazza rimarrà sempre una piccola parte di me, ed è inutile negarlo o ammettere il contrario. Lei è riuscita a farmi assaporare l'amore vero, ed è stata la prima donna che mi ha fatto assaporare quelle sfumature particolari della vita, che non sapevo esistessero. Ci bastava davvero poco per possedere un po' di felicità, e riusciva a farmi sfiorare il cielo con un delicato bacio, una leggera carezza o un caldo abbraccio. Erano dei piccoli dettagli che mi facevano esplodere il cuore, ed erano solo ed esclusivamente nostri. Solo miei e suoi.
Senza pensarci un altro momento, poggio il pollice sul suo nome per chiamarla. Spero mi risponda e spero lo faccia presto. Ho bisogno davvero di vederla e di darle questo regalo.
"Pronto?" È proprio la sua dolce voce a risvegliare ogni mio pensiero e lo fa con estrema dolcezza e delicatezza. Il mio cuore sembra fermarsi per una manciata di secondi, per poi ritornare a battere ancora più forte e con molta intensità. Per un attimo mi sento mancare il respiro, mentre una scia di felicità varca la soglia della mia anima dolcemente.
"Ciao, Fede... sono Riccardo" Inizio con un sussurro. Non riesco a smettere di sorridere neanche per un secondo, mentre prendo un lento respiro.
"Ciao... so chi sei, ho ancora il tuo numero" La sento ridere dolcemente, e nonostante a separarci ci sia tanta, troppa distanza, percepisco quanto sia sorpresa nel sentirmi.
Non so per quale motivo, ma la frase che ha appena sussurrato mi provoca un intenso brivido di felicità. Dio mio, è davvero bellissimo sapere che lei abbia preso la decisione di non cancellare una piccola parte che la lega incondizionatamente a me. Anche io ho fatto lo stesso, e malgrado tutto, abbiamo preso la stessa decisione senza saperlo. "Non ho mai voluto eliminarlo"
"Neanche io" Ammetto con un filo di voce. "Come stai? Tutto bene?" Chiedo per cambiare argomento.
"Si, abbastanza... non mi aspettavo che mi chiamassi, sono solo molto ma molto sorpresa" Rende visibile tutto lo stupore che l'ha appena riempita e lo fa senza nessun tipo di problema. Io mi lascio sfuggire un lieve sospiro dalle labbra, lasciando che il fiato possa sfiorare l'aria che mi circonda.
"Ti disturbo?" Le domando.
"No, stavo sistemando un po' le ultime cose per la partenza di domattina" Mi spiega. Per un attimo, mi sembra di tornare indietro nel tempo e ripenso a tutte quelle volte che ho avuto l'occasione di ammirarla mentre faceva la valigia. Questo piccolo particolare era assolutamente quotidiano per noi; abbiamo vissuto la nostra storia sommersi da partenze, arrivi, bagagli, hotel e aerei. Lei passava diverse ore a sistemare ogni singola cosa da portare con sé, e io mi perdevo a guardarla. Era così bella mentre riordinava, e io avevo occhi solo e soltanto per lei. Le è sempre piaciuto fare le cose in un determinato modo, e giuro che amavo follemente tutto ciò. Sul serio. "È successo qualcosa, Riccardo?" La sua voce tuona all'improvviso dall'altra parte del telefono, scuotendo dolcemente ogni singola parte della mia anima.
"No no, assolutamente... non è successo nulla" La tranquillizzo con un sorriso e nonostante lei non mi possa vedere, so perfettamente quanto l'abbia percepito. "Mi dispiace per questa chiamata improvvisa, ma volevo chiederti una cosa" A dir la verità, credo proprio di non riuscire a trovare le parole, per cui, cerco di tranquillizzarmi un momento facendo dei profondi respiri.
"Cosa?"
"Possiamo vederci, Fede?"
Per un attimo, percepisco solo tanto silenzio dall'altra parte, e posso perfettamente percepire ogni singolo grammo di sorpresa che possiede.
"Vederci? Adesso? Perché?" Chiede freneticamente. Non la biasimo, e sono certo che se fosse accaduto a me, avrei avuto la medesima reazione. Credo che si tratti di domande inaspettate, che ti confondono con estrema intensità.
"Ho bisogno di vederti e ho bisogno di farlo adesso... ti prego. Devo anche darti un piccolo regalo" Chiudo gli occhi lentamente, lasciando che ogni sensazione emerga senza nessun problema. "Sei da sola, vero?
"Si, Luca non c'è... è tornato nel suo appartamento per sistemare le ultime cose" Mi informa. Mi lascio sfuggire un lieve sospiro di sollievo e penso che lei l'abbia sentito. La confusione riempie la sua mente, mentre inizio a sentire un'immensa scia di felicità riempirmi il cuore.
"Posso raggiungerti lì?" Le chiedo quasi impaziente di avere una risposta.
"Si, va bene"
Un sorriso scappa dalle mie labbra all'istante e non potrei essere più contento. "Ti scrivo l'indirizzo per messaggio, okay?"
"Si, grazie. Ti raggiungerò fra qualche minuto" Le dico, mentre la sento sorridere dolcemente. "A dopo, Fede"
"A dopo"
Mi sembra di vederla proprio qui e di incrociare i suoi occhioni castani, che tanto mi ricordano una quantità immensa di cioccolato.
Attacco la chiamata con un semplice gesto, lasciando che ogni singola ansia possa disintegrarsi come un un asteroide nell'atmosfera. Mi sento molto più leggero e sereno, e tutta la preoccupazione che possedevo fino a qualche minuto fa, sembra essere stata cacciata via in un soffio. Pensavo inventasse qualche scusa per evitare un incontro, eppure non l'ha fatto, riuscendo a farmi capire quanto sia alta la sua voglia di vedermi.
Il suo messaggio arriva un minuto dopo, e prima che io possa realmente capire cosa sto facendo, inserisco l'indirizzo sul navigatore, lasciando che mi indichi la strada.
Le strade sono un po' affollate, e quando, a causa del traffico, sono costretto a fermare l'auto proprio di fronte ad una pizzeria, il pensiero di portarle la cena mi attraversa la mente, sconvolgendola del tutto. Credo che sia una  buona idea, no?
Scendo dalla macchina rapidamente, raggiungendo l'entrata e avvisando il pizzaiolo di voler due pizze margherita. È la preferita di Federica e il fatto di ricordare questo suo piccolo dettaglio, mi fa sorridere come un idiota.
Non ho idea del perché sto facendo tutto questo per lei, ma sono certo che la renderò felice. Anche solo per un secondo, per un minuto, per un'ora o per un giorno interno.

𝓑𝓾𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓶𝓮𝓻𝓲𝓰𝓰𝓲𝓸, 𝓽𝓮𝓼𝓸𝓻𝓲!🤍⭐

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora