93. A noi.

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Riccardo.

Mancano davvero pochissimi minuti all'esibizione e nonostante vorrei cercare di rimanere quanto più calmo possibile, la mia mano non smette di tremare. Mi sembra di rivivere le sensazioni della prima volta che son venuto qui, ma credo sia assolutamente normale. Tornare a Sanremo è sempre una grande emozione e non importa quante volte tu abbia partecipato, la scarica di sensazioni ti travolgerà con la stessa carica di sempre. 
"Sei preoccupato, Riko?" Mi domanda Federica sottovoce, mentre beve un sorso della sua cioccolata calda. Aveva molto freddo, per cui le ho preparato una tazza di cioccolata per farla riscaldare. Ne aveva bisogno e quell'espressione rilassata sul suo viso ne è l'assoluta prova. 
"Un po', ma averti al mio fianco mi rassicura" Affermo, curvando le labbra in un dolce e delicato sorriso. "Sono molto più tranquillo" La rassicuro così, cercando di colmare il bisogno eccessivo che ho di stringere la sua mano e portarmela alle labbra per lasciarle un bacio. Siamo seduti sul piccolo divanetto in fondo alla stanza, mentre i nostri colleghi sono sparsi un po' ovunque; parlano e sorridono tranquillamente, mentre noi siamo del tutto chiusi all'interno del nostro piccolo mondo, scambiandoci solo tanti sguardi magnetici e romantici.
I suoi occhi presentano quell'immensa brillantezza che sarebbe capace di illuminare una città intera senza nessun problema. Sono incrociati ai miei come se fossero due piccole calamite pronte ad unirsi e nonostante i nostri visi non siano molto vicini, è come se lo fossero.
"Sei sempre così romantico, Marcuzzo" Alza gli occhi al cielo, affondando le sue labbra sul contorno del bicchiere per coprire il sorriso che è appena nato sul suo viso.
"Solo con te" Sussurro piano, per poi sollevare lo sguardo lentamente. 
Rimaniamo così per qualche altro minuto, vivendo questi piccoli istanti fatti soltanto di intensi sguardi e dolci sorrisi nascosti. Non ci sfioriamo nemmeno e devo dire che sono davvero orgoglioso di riuscirci. Nonostante il bisogno di avere un minimo di contatto fisico con lei sia davvero estremo, devo assolutamente mantenere la calma. 
Per fortuna, il secondo dopo, il mio nome viene esclamato all'interno della stanza da una donna dello staff, che mi invita a raggiungerla senza troppi giri di parole. Fra due minuti varcherò la soglia di quell'immenso palco e non potrei esserne più orgoglioso; la preoccupazione è davvero tanta, ma m'impongo di rimanere sereno e rilassato. 
Mi sollevo velocemente, spostando lo sguardo verso Federica, che nel frattempo mi osserva con gli occhi lucidi e pieni di emozione. "Mi raccomando, Riko... spacca tutto" Sussurra piano, lasciando che le sue labbra possano curvarsi in un dolce sorriso. Nonostante tutto e tutti, riesce a trasmettermi tanta calma senza dire nulla di particolare e il mio cuore la ringrazia. La ringrazia perché in questo momento, la sua presenza è davvero essenziale per stare bene. Avere lei al mio fianco mi rassicura, mi rassicura davvero parecchio, e non importa come si concluderà questa esperienza, il fatto che lei sia all'interno della mia vita, mi rende davvero felicissimo. Ho lei e il resto non mi serve. 
"Stai tranquilla, piccola" Le rispondo sottovoce, un attimo prima di girarmi e regalare una pacca sulla spalla ad un mio collega. Ricevo un 'buona fortuna' da parte di tutti e questa cosa mi fa sorridere. Sospiro con lentezza, un attimo prima di attraversare il corridoio che mi porterà sul palco. Sento la voce di Amadeus risuonare in tutto l'ambiente e questo piccolo dettaglio mi provoca una maggiore quantità di tensione.
"Fra un minuto salirai sul palco, Riccardo... tieniti pronto" M'informa la donna, appoggiando una mano sulla mia spalla. Io annuisco lentamente e quando mi rendo conto che i due presentatori stanno annunciando il mio nome, afferro il microfono e lascio scivolare le dita sul contorno della mia giacca per sistemarla. Istintivamente ruoto il capo, osservando la figura di Federica a pochi metri da me. I suoi occhi brillano e nonostante la distanza fra noi due sia notevole, riesco perfettamente a notare quell'intensa brillantezza che possiedono. Santo Cielo, quanto è bella. 
Ho bisogno di osservarla per ricaricarmi e sono sicuro che sarà così per sempre. Per tutta la vita. 
"...Il cantante di cui vi sto parlando è Riki!" Non presto attenzione alle parole che hanno dedicato in merito alla mia carriera, semplicemente avanzo velocemente verso il centro del palco, sussurrando un 'buonasera a tutti' contro il microfono. Sollevo gli angoli delle labbra in un dolce e felice sorriso, sperando di poter rasserenare ogni mio singolo muscolo. Per fortuna ci riesco, mi ritrovo a lottare contro le emozioni più forti, che sembrano scoppiarmi dentro il cuore come se fossero dei fuochi d'artificio. "Il titolo della canzone è 'Cuori infranti', testo di Riki, musica di Riccardo Scirè... dirige l'orchestra il maestro Pino Parris" La presentatrice sorride, lanciandomi un veloce sguardo. Poi Amadeus continua e lo fa con fermezza, senza nessuna paura. 
"Canta Riki!"
Abbasso lievemente il capo per ringraziare la gente che mi osserva, chiudendo gli occhi soltanto per rasserenarmi. Inizio a cantare, cancellando le emozioni negative e facendo emergere quelle positive. Penso a Federica, penso a tutti questi anni che siamo stati lontani, alla felicità che ho cercato di costruire senza di lei, alla prima volta che l'ho rivista, al nostro confronto, ai baci che ci siamo scambiati, agli ostacoli affrontati, a quei baci rubati, alle mani intrecciate, alle notti trascorse a fare l'amore e a quegli abbracci che mi fanno sorridere l'anima ogni singola volta. Penso a noi, al nostro passato, al nostro presente e al nostro futuro. Penso ad ogni singola cosa, non tralasciando nulla.
Certi piccoli particolari sembrano davvero surreali, eppure mi rendo conto che possiedono una realtà di fondo. Una realtà di fondo che mi rende l'uomo più felice dell'intero pianeta. 
Ho la mente confusa da mille pensieri, eppure non riesco a smettere di far risuonare la mia voce in questo immenso luogo, lasciando che la melodia della mia canzone possa far da colonna sonora ad ogni singola persona in questo momento. Lascio che sia la colonna sonora di un abbraccio, di un bacio, di una cena, di un sogno, di una videochiamata o di un semplice sorriso. Lascio che renda sereno il cuore di tutti, permettendogli di essere felice almeno per tre minuti. Lascio che succeda e penso che non ci sia cosa più emozionante. 
La canzone finisce, la gente mi applaude, la mia anima vibra, mentre la mia mano trema per l'estrema emozione. Ringrazio tutti con un leggero sussurro, chinandomi con lentezza per sottolineare maggiormente il concetto. Questo momento mi fa perdere le parole senza preavviso.  
Mi giro tanto quanto basta per poter avanzare verso l'uscita e non appena lo faccio, trovo il sorriso di Federica che sembra specchiarsi sulle mie labbra all'istante. Tampona gli angoli dei suoi occhi con dolcezza, cacciando via le lacrime che hanno appena varcato la soglia del suo viso. Sta piangendo, è emozionata. Terribilmente emozionata. 
"Cosa fai, scemotta? Mi piangi durante l'esibizione?" La stuzzico amorevolmente, cercando di rendere la situazione quanto più leggera possibile. Sono molto più sereno e vorrei che lo fosse anche lei. 
"S-si... mi hai sfiorato il cuore. Sei stato bravissimo"
Spalanca le braccia verso la mia direzione, invitandomi a stringerla con tutto l'amore che possiedo. Quando lo faccio, il suo profumo mi pervade ogni singolo centimetro dell'anima, facendola infuocare. La fragranza delicata penetra anche nei punti più profondi del mio corpo, provocandomi un leggero brivido alla schiena. Dio mio, è così bello. 
"Non piangere" Mormoro con un filo di voce. "Non voglio vederti piangere, paperella"
"Va bene, giuro che ci proverò" Farfuglia. "Ci proverò"

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora