69. Una vera e propria guerra.

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"Non mi basta che vada in camera, deve andarsene completamente. Ho bisogno di rimanere da solo con te, altrimenti giuro che ti lascerò qui e non ti ascolterò." 'Deve andarsene completamente'. Queste tre semplici parole continuano a ripetersi ininterrottamente nella mia mente come se fossero una canzone, distruggendomi ogni singola volta. Luca non vuole che Riccardo rimanga qui con noi, ma io ho bisogno che lui sia al mio fianco in questo momento. Ho bisogno che lui mi sostenga anche dalla stanza accanto, perché credo che sia importante avere il suo sostegno. Dovrò raccontare tutto quanto a Luca e sicuramente non riuscirò ad avere tutte le forze necessarie per poterlo fare. Questa situazione è accaduta all'improvviso, distruggendo i piani che avevamo costruito. Anche questa volta, ha vinto il destino, che ha cambiato le carte in tavola senza consultarci.
"Davvero mi stai chiedendo di andare via? Ma se proprio vuoi saperlo, io non ho nessuna intenzione di farlo! Non lascerò Federica da sola qui con te" Riccardo prende la situazione in mano senza che io possa rendermene conto, risvegliandomi da questo mio stato di trance, durato già più del dovuto. Avevo bisogno di prendermi un minuto e so perfettamente quanto sia stato essenziale farlo. La situazione non è migliorata, ma ho cercato di sistemare i pensieri e di controllare le parole, in modo da non scoppiare e mantenere una certa serenità sia mentale che fisica.
"Non hai nessuna intenzione di farlo? Ma parli sul serio, scusa? Devi lasciarci il tempo che ci serve per poter parlare e io non voglio averti fra i piedi! Non voglio avere in giro l'uomo che si scopa la mia fidanzata alla mie spalle... lo capisci o devo farti il disegnino?" Luca alza la voce, evidenziando maggiormente le ultime parole con le dita: le muove furiosamente, come se stesse creando un disegno confuso.
"Luca, per piacere vuoi calmarti? Smettila di usare questi termini, ti prego..." Faccio un passo verso la sua direzione, esasperata da tutto questo casino. Mi sembra di vivere una vera e propria guerra, ma ad oggi, non so minimamente a chi sia destinata la vittoria. È uno scontro troppo intenso per poterlo definire e sviluppare con attenzione.
"Che termini vuoi che usi, Federica? Cristo Santo, è vero che ti scopa o no? Cosa fate quando vi vedete? Giocate a burraco?" Mi prende in giro, guardandomi attentamente negli occhi e purtroppo riesco a percepire solo tanto veleno.
"Si, scopiamo! E lo facciamo pure bene... riesco ad avere conferma dalle sue urla appaganti" Riccardo gli risponde con questa provocazione, causando in me un vero e proprio uragano di sensazioni strane.
"Oh mio Dio, Riccardo! Smettila anche tu, maledizione!" Lo rimprovero, girando di scatto il capo verso la sua direzione. Ha un'espressione orgogliosa, dovuta alla risposta che ha regalato a Luca.
"Posso dirti che sei un pezzo di merda o ti offendi?" Il viso di Luca è colmo di rabbia. Diventa rosso improvvisamente, serra la mascella, stringe i pugni duramente e osserva l'uomo dagli occhi azzurri con un'intensità davvero assurda. Dio mio, è così assurda che provocherebbe i brividi anche alla persona più potente del pianeta.
"No, non mi offendo... detto da te è un vero e proprio complimento" Risponde Riccardo di rimando. Io lo guardo, sperando che metta un punto a questa discussione e lasci parlare me. "Federica ti ha detto di non usare determinate parole, eppure hai fatto tutto il contrario... rivelando perfettamente la persona che sei. Non hai un grammo di rispetto per la donna che hai avuto al tuo fianco fino ad ora"
"Rispetto? Stiamo parlando davvero di rispetto? Io le ho sempre portato rispetto a Federica e lei lo sa, ma se adesso sto avendo dei comportamenti del genere, è solo perché sono stato provocato. Ho appena scoperto che la mia donna è tornata fra le braccia del suo ex fidanzato e secondo te, come diavolo dovrei reagire? Dovrei essere felice di tutto ciò? Voi vi fottete a vicenda e io dovrei gioire?"
"Ti sei chiesto il motivo di tutto ciò? Non pensi che ci sia un sentimento in fondo a questo 'fottersi a vicenda' come lo chiami tu?" Riccardo risponde senza paura e il modo in cui lo sta facendo, mi piace, ma non voglio che continui. Credo sia giusto che io prenda il controllo, che parli con Luca da sola e che mandi via Riccardo da qui. "Non pensi che ci sia dell'amore? Quell'amore che continua a legare me e Federica nonostante tutto?" Alza lievemente il tono della voce e per un momento, ho quasi paura che i vicini possano sentire tutto quanto.
"Ma chi cazzo sei tu per parlare d'amore? Chi cazzo sei, scusa?" Luca si avvicina a Riccardo con tono accusatorio, fregandosene di ogni singola cosa.  Io mi catapulto immediatamente verso la sua direzione, stringendogli entrambe le spalle per bloccare ogni suo singolo movimento. Allungo un braccio anche verso Riccardo, con la speranza di allontanarli e porre fine a questo immenso casino.
"No, Luca... ti prego, stai fermo e non fare cazzate. Calmati" Quasi urlo, in prenda ad una crisi di pianto. Il mio sguardo si alterna con costanza tra i due ragazzi e mentre prego che tutto finisca bene, mi rendo conto di essere l'unica speranza affinché accada. Con forza presso il corpo di Luca contro la parete, lasciando che i nostri occhi possano incrociarsi perfettamente. Lui si lascia andare, cacciando via un'imprecazione, l'ennesima di questi ultimi tre minuti.
"Cazzo, Fede... o lo mandi via o giuro che lo prendo a cazzotti sui denti! Te lo giuro, mannaggia" Farfuglia, respirando profondamente per calmarsi. Riccardo, proprio a qualche metro da noi, continua a guardarci, cercando di rilassarsi.
"Tu ti calmi?" Quasi lo ricatto, afferrando il suo viso con entrambe le mani per farlo focalizzare solo e soltanto su di me. Le sue mani tremano, proprio come il suo cuore, che batte ad una velocità davvero smisurata. Credo di non averlo mai visto così nervoso.
"Si, mi calmo... ma tu mandalo via" Impiega qualche secondo per rispondermi e lo fa sottovoce, facendomi sospirare per il sollievo.
"Va bene, lo mando via... ma tu calmati. Ti scongiuro calmati perché non voglio che tu sia così nervoso. Mi fai paura, credimi. Non ti ho mai visto così"
"Non averla, non ti farei mai del male... ma credimi che potrei farlo a lui, perciò fallo uscire da qui o non potrei badare alle mie dannate azioni"
"Va bene" Queste due brevi paroline sono la mia risposta. Essa però, viene seguita da un lieve cenno di testa, prima che io mi giri verso Riccardo, che ci osserva con il respiro pesante e gli occhi scuri dall'estrema agitazione. Rimane in silenzio per qualche secondo, ma quando gli mimo un semplice 'ti prego, vieni con me', lui non dice nulla e con estrema velocità, mi segue in camera da letto, chiudendo la porta alle nostre spalle.

Buon pomeriggio!❤
Scusate per il ritardo, ma non ho avuto molto tempo per aggiornare. Spero che questo capitolo vi piaccia! Vi auguro una buona domenica!⭐

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora