Nel momento in cui Riccardo chiude la porta della camera da letto, il mio cuore viene travolto da un improvviso e profondo dolore, che mi impedisce di respirare per qualche secondo. Esso sembra notevolmente aumentare quando la sua voce rimbomba nel piccolo ambiente, mandandomi il cervello e l'anima in totale confusione. "Vuoi davvero che io me ne vada, Federica?" Sentire il mio nome uscire dalle sue labbra con questa freddezza mi provoca i brividi, ma purtroppo non riesco a bloccarli in nessun modo. Devo assolutamente dirgli qualcosa. Devo rassicurarlo e devo farlo in questo preciso momento.
Mi avvicino a lui lentamente, allungando una mano verso la sua direzione soltanto per stringergli la mano, con l'obiettivo di traferirgli tutto l'amore che provo nei suoi confronti. Gli accarezzo le dita con le unghie, inchiodando i miei occhi nei suoi come se fosse l'unica cosa per poter restare in vita in questo istante. Nonostante il momento non sia uno dei migliori, non smettiamo un momento di darci forza con lo sguardo e penso che non esista cosa più bella.
"No, non vorrei che te ne andassi, ma sono costretta a mandarti via. Luca ha bisogno di parlare da solo con me e la tua presenza lo infastidisce più del previsto. In fondo, la situazione non è il massimo e ha tutte le ragioni per comportarsi così. Ha trovato la donna che ama con un altro uomo ed è normale che faccia in questa maniera... sono sicuro che tu avresti fatto lo stesso se non peggio... ha bisogno di sapere tutta la verità ed è necessario che io gli dica tutto adesso. Non ha più senso aspettare, non credi?" Le mie parole suonano come se fossero quelle di una canzone. Si presentano lente, delicate, ma anche terribilmente decise. So perfettamente quanto anche per Riccardo la situazione sia difficile, ma ho bisogno che lui mi appoggi, mi sostenga e mi stringa la mano anche da lontano. Ho bisogno che lui lo faccia proprio come farebbe la tua persona, come farebbe l'amore della tua vita. Già, perché lui è sul serio l'amore della mia vita e sono sicura che sarà così per l'eternità.
"Si, lo so che non ha più senso aspettare... ma l'hai visto? Sputa fuoco dagli occhi, dalla bocca, dal naso e dalle orecchie. Sembra un pazzo e ho una paura fottuta che la situazione possa sfuggirgli di mano" La sua preoccupazione è percettibile e lo è così tanto da farmi sospirare leggermente. Stringo con dolcezza le sue mani nelle mie, cercando di rassicurarlo con lo sguardo.
"Non succederà, devi assolutamente stare tranquillo. Non succederà nulla, è soltanto molto arrabbiato, ma ha ragione, Riccardo" Gli ripeto sottovoce.
Lui annuisce con lentezza, distogliendo lo sguardo da me soltanto per poggiarlo su un punto indefinito di fronte a lui, sperando di rasserenarsi almeno un pochino. "Gli parlerò con calma e gli racconterò ogni cosa, ti prometto che da stasera tutto sarà completamente diverso"
"Lo spero... comunque io rimarrò giù, proprio dietro al palazzo, va bene? Qualsiasi cosa faccia, anche solo che alzi la voce con te, devi solo urlare il mio nome e io sarò qui" Sussurra con un filo di voce, lasciando che l'azzurro dei suoi occhi possa travolgermi come un fiume in piena. Dio mio, si tratta di una tonalità così bella che non riesco assolutamente a definirla con precisione e giuro che questo piccolo dettaglio mi provoca letteralmente un brivido alla schiena. Un brivido che scorre piano piano lungo la schiena fino a togliermi il respiro, fino a cacciare via l'ultimo grammo di ossigeno che possiedono i miei polmoni. Sospiro nel vuoto, recuperando la forza necessaria per rispondergli.
"Devo urlare il tuo nome? Mmh, interessante... mi piace questa cosa" Tento di rendere la situazione un pizzico più leggera con questa frase, che arricchisco con un pizzico di malizia mordendomi dolcemente il labbro inferiore. Lui ha bisogno di dimenticare un po' tutto questo casino e l'unica che può permetterlo sono solo ed esclusivamente io.
"Non fare la sciocca, parlo sul serio" Sospira, stringendomi il bacino con entrambe le mani. Le sue braccia mi avvolgono, regalandomi un qualcosa che assomigli ad un abbraccio. Un abbraccio amorevole e delicato, che vale più di mille parole. "Per qualsiasi cosa io sono giù"
"Va bene, cerca di stare tranquillo... sono sicura che andrà tutto bene" Gli sussurro con un filo di voce, avvicinandomi piano alle sue labbra. Siamo a pochi, pochissimi centimetri di distanza e basterebbe un solo movimento per poterci unire del tutto e dare vita ad un dolce e delicato bacio. "Me lo prometti che starai sereno?"
"No, però giuro che ci proverò" Afferma, ma non smette un istante di stringermi a sé.
"Grazie" Gli lascio un veloce bacio sulle labbra, ma nel momento in cui la sua mano sgattaiola proprio sulla mia nuca per approfondire il contatto, schiudo lentamente la bocca per sfiorare la sua lingua, che senza nessun problema inizia a stuzzicarmi. Sorrido immediatamente, amando con tutta me stessa questo momento. Ci stuzzichiamo per qualche secondo, ma non appena ci stacchiamo, lo guardo negli occhi per un momento, permettendo ad entrambi di viverci con lo sguardo. "Ricordati che ti amo, ricordalo sempre"
"Ti amo anche io"
Un altro bacio veloce sulle labbra e poi via. Aspetto che si rivesti con calma e non appena solleva la zip dei suoi jeans, mi rendo conto che non appena lui andrà via, inizierà il tanto atteso confronto con Luca. Sospiro per cacciare via ogni emozione negativa, afferrando poi la sua mano per trascinarlo fuori dalla camera da letto e accompagnarlo alla porta. In assoluto silenzio, attraversiamo il corridoio e non appena gli occhi di Luca si poggiano su di noi, percepisco i muscoli di Riccardo diventare tesi all'improvviso. Tento di farlo rilassare con una leggera carezza sul dorso della mano, sperando in tutti i modi di poterlo fare. Il secondo dopo, gli manda un'occhiata malvagia a Luca, che gli risponde allo stesso modo senza nessun tipo di freno. Io sospiro, aprendo la porta d'ingresso e appoggiando una mano sulle spalle di Riccardo per invitarlo ad uscire. "Fai attenzione" Mi sussurra queste due paroline con un filo di voce, guardandomi negli occhi soltanto per farmi capire quanto sia immensa la sua frustrazione in questo momento. Dio mio, è davvero tanta e ad oggi, credo proprio di non averlo mai visto così.
"Tranquillo" Lascio scivolare una mano sulla sua guancia, regalandogli una lieve e dolce carezza, e solo dopo averlo guardato un'altra volta, chiudo la porta alle mie spalle. Con lentezza, faccio un profondo respiro per rilassarmi, osservando Luca, che a qualche metro di distanza, aspetta pazientemente il mio ritorno. Socchiudo le palpebre e cammino lentamente verso la sua direzione, sentendo un immenso senso di colpa varcarmi la soglia dell'anima. Dio mio, è successo tutto in pochi, pochissimi secondi e faccio davvero molta fatica a crederci. Luca ha scoperto tutto, la mia storia con lui finirà fra poco, pochissimo tempo, tutto cambierà e la mia vita verrà improvvisamente stravolta, forse come non è mai successo. Sarò pronta ad affrontare tutto questo? E Riccardo come lo dirà a Sara? Come la prenderà? Riusciremo mai ad essere felici come tutte le coppie normali del mondo? Ci riusciremo mai?
Mille domande si fanno spazio dentro di me, ma non ottengono nessuna risposta. Davvero nessuna. Cerco di cacciarle via con tutta la forza che possiedo e non appena mi ritrovo proprio al fianco di Luca, lo richiamo con la mia voce senza nessuna paura. Devo essere forte e so che posso farcela. Ce l'ho sempre fatta, perché dovrei crollare proprio adesso? "Possiamo parlare?"
"Dobbiamo parlare."Buon pomeriggio!❤🍀
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Lo sappiamo entrambi - Federica e Riccardo
Fiksi PenggemarFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Il destino li aveva separati bruscamente dopo la rottura della loro storia, lasciando che i loro cuori si spezzassero e le loro vite prendessero due strade del tutto differenti. Ma quando tutto sembrava andare meg...