77. Certe cose non cambiano mai.

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Questi ultimi giorni sono volati via senza che io me ne rendessi conto e sapere che finalmente oggi partirò per Sanremo mi fa sorridere il cuore per l'estrema felicità. Sono così emozionato che faccio quasi fatica a crederci e non vedo l'ora di salire su quell'aereo soltanto per ritagliarmi alcuni istanti con Federica e condividere con lei questa bellissima esperienza che sicuramente farà crescere entrambi allo stesso modo.
Per quanto riguarda la mia situazione con Sara, è stabile: non ci sono stati dei miglioramenti ma neanche dei peggioramenti. Non abbiamo chiarito, ma devo ammettere che alcune volte sembra non essere successo assolutamente nulla fra di noi. Non abbiamo avuto modo di affrontare il discorso, ma se me l'avesse chiesto avrei rifiutato all'istante. La mia voglia di starla a sentire è pari a zero.
È cambiato tutto in poco, pochissimo tempo e i suoi comportamenti riescono perfettamente a darmene la conferma. Questa mattina, poco prima di partire, lei mi ha salutato con un 'buona fortuna, Riccardo. Mi raccomando, spacca tutto! Anche se non sarò lì con te, immagina che io ci sia e sono sicura che riuscirai a trovare la forza necessaria.' Dopo avermi sussurrato queste parole, mi ha stretto tra le sue braccia, lasciandomi un veloce bacio sulla guancia. Avrei sinceramente voluto dirle di terminare la nostra storia prima che il buio travolga entrambi senza preavviso, ma purtroppo non ce l'ho fatta e tutto ciò che son riuscito a sussurrarle è stato un semplice 'va bene, lo farò'. Il suo orgoglio, la mia rabbia, il suo carattere strano e il mio poco tempo libero, stanno facendo crollare tutto quanto e per quanto io possa essere contento, mi dispiace un po' farla soffrire e tradirla alle sue spalle come se fosse la cosa più normale del mondo. Ma so che presto le dirò tutto e spero di avere la forza necessaria per poterlo fare con quella fermezza che ho sempre posseduto.
"Riccardo, possiamo andare a prendere Federica o devi fare qualcos'altro? È già tardi e spero di arrivare a Sanremo in orario" La voce di Davide, il mio manager, mi riporta alla realtà, scuotendomi da ogni mio pensiero e obbligandomi ad archiviare almeno per un po' il discorso 'Sara'.
Sposto lo sguardo verso la sua direzione, notando i suoi occhioni vispi ma al tempo stesso anche assonnati, osservarmi con costanza. Gli ho comunicato di me e Federica soltanto ieri e nonostante non sia stato molto contento del mio brutto gesto nei confronti di Sara, è stato davvero felicissimo per questo ritorno con Federica. Loro andavano davvero molto d'accordo e a dirla tutta non vedo l'ora di poterli vedere nuovamente insieme. Il loro rapporto era davvero unico e amavo con tutto me stesso il modo che avevano di scherzare e di stuzzicarsi.
"Si, possiamo andare. Ci aspetta a casa sua" Gli rispondo il secondo dopo, guardandolo velocemente per poi riportare lo sguardo proprio fuori dal finestrino. Fa davvero freddo, ma riesco comunque a percepire solo tanta vita. Non so se possa trattarsi di un'illusione dovuta alla mia estrema felicità ma dentro di me percepisco un'infinità cascata di spensieratezza e il merito è soltanto di Federica, che continua a far sorridere la mia anima anche da lontano.
"Va bene, indicami la strada. Penso che la saprai bene, no? Chissà quante volte l'hai raggiunta nel suo appartamento per fare del sano e potente sesso con lei" Il suo tono di voce è divertito, proprio come il suo sorriso che gli curva le labbra all'insù dolcemente. Io scoppio a ridere, sapendo quanto lui abbia ragione.
"Sei un cretino!" Esclamo, colpendogli la testa scherzosamente. Lui impreca, non smettendo di fissare la strada che stiamo attraversando in auto con tranquillità.
Fortunatamente, riusciamo a raggiungere l'appartamento di Federica circa cinque minuti dopo e quando lo facciamo, le invio un messaggio per invitarla a scendere. La sua risposta è un breve 'arrivo' seguito da un cuore rosso. Solo Dio sa quanto sia intensa la sua mancanza e il mio cuore palpitante e agitato riesce a confermarlo. Mi sento un vero e proprio adolescente alle prese con la sua prima cotta, eppure si tratta di un qualcosa ancora di più forte ed intenso. Rimango a fissare il portone per più di due minuti, sperando che si apra al più presto e che la figura della mia donna appaia proprio sul ciglio. Nel preciso momento in cui questo pensiero mi attraversa la mente, tutto ciò accade senza nessun preavviso e quando lo sguardo di Federica si incrocia il mio, a pochi metri di distanza, la mia anima sembra cadere all'interno di un profondo burrone. Dio mio, è davvero bellissima. Indossa un paio di jeans neri e la parte superiore del suo corpo è strettamente avvolto da un giubbotto rosa antico, che rende la sua immagine estremamente bella e tenera.
Sulle sue labbra nasce un sorriso che mi fa sorridere l'anima e il cuore senza che io possa rendermene conto. Accanto a lei c'è Federico, il suo manager, che proprio come Davide con me, la accompagna ovunque lei vada.
Trascina con costanza la valigia dietro di lei, ma non smettendo un momento di fissarmi. Mi fissa intensamente, come se fosse l'unica cosa da fare in questo momento.
"Vi guardate proprio come sei anni fa" Mi sussurra Davide, obbligandomi a distogliere lo sguardo da Federica per spostarlo su di lui. Le sue parole mi fanno immediatamente sorridere come un idiota, ma in fondo, penso che non ci sia cosa più bella.
"Già, ci guardiamo sempre allo stesso modo" Appoggio perfettamente il suo pensiero e i miei occhi che brillano ne sono la conferma.
"Certe cose non cambiano mai" Lui sospira, un attimo prima di aprire la portiera e scendere dall'auto. Io lo seguo a ruota, aspettando che Federica ci raggiunga. Lo fa qualche secondo dopo e proprio nel momento in cui ci ritroviamo l'uno di fronte all'altra, allungo una mano verso la sua valigia per afferrarla e trascinarla al posto suo. Ne approfitto per avvicinarmi e non appena le mie labbra sfiorano alcune ciocche dei suoi capelli, le soffio contro la pelle, facendola sospirare con lentezza.
"Ciao, piccola papera... sai che non vedevo l'ora di rivederti?" Le sussurro questa frase con un filo di voce, a pochi millimetri dal suo viso, con il respiro pesante e con una voglia infinita di baciarla.
"Anche io non vedevo l'ora di rivederti" Mi risponde allo stesso modo, accarezzandomi il collo con le punte delle dita. Vorrei stringerla in un abbraccio come ho sempre fatto, eppure il fatto di essere in pubblico non mi permette di farlo. Potrebbero vederci e a dirla tutta, non posso assolutamente permettere tutto ciò.
Ci allontaniamo lentamente e quando lo facciamo, non posso non notare i suoi occhioni castani brillare con un'intensità davvero assurda. Con le dita le accarezzo il viso, lasciando che la sua pelle si rilassi piano piano.
"Entra in macchina, Fede... ho paura che ci becchino insieme e se accadesse, sarebbe un casino"
Lei abbassa lo sguardo, annuendo e appoggiando alla perfezione il mio pensiero. Entra in macchina velocemente e solo dopo aver salutato Federico, io la raggiungo, posizionandomi proprio al suo fianco. Incrocio le nostre dita immediatamente, appoggiandole proprio sulla sua coscia perfettamente fasciata dai jeans.
"Avevo proprio bisogno di tutto ciò" Le dico sottovoce, approfittando di questo nostro momento di solitudine. Federico e Davide stanno sistemando le valigie all'interno del portabagagli e so che quando ci raggiungeranno, non ci sbilanceremo più di tanto.
"Anche io avevo bisogno di tutto ciò... ti giuro che non aspettavo altro" Mi risponde così, facendo fare una capriola al mio cuore, che sembra battere sempre più intensamente grazie alla sua presenza.

Buona serata!❣💫

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora