111. Mamma e papà.

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È positivo.

Dio mio, il test è positivo.

Quindi sarò mamma?

Apro gli occhi lentamente e quando lo faccio, mi sembra di essere del tutto spenta.
La vista è sfuocata, non riesco a decifrare ciò che mi circonda a causa delle lacrime e quando una di esse mi scivola con dolcezza lungo la guancia, non riesco a bloccare un singhiozzo, che scappa dalla mia bocca senza nessun preavviso.
"No, Fede... no, amore... non piangere, ti prego" Sussurra Riccardo con voce rotta e priva di equilibrio. Il secondo dopo, percepisco le sue braccia chiudersi attorno a me e lo fanno con rapidità, con decisione e tanto, troppo amore.
Stringe il mio piccolo corpicino a sé, rassicurandomi in silenzio.
Non dice nulla, ma ogni singolo gesto che mi regala riesce con precisione a descrivere tutto ciò che sta provando in questo istante. E sta provando infinite emozioni positive, quelle che non conoscono nessun limite e nessuna prova.
Le mie lacrime bagnano la sua maglia, ma a lui sembra non importare, infatti mi stringe con più forza, riuscendo alla perfezione a farmi sentire il suo cuore battere. E Dio mio, batte così forte che mi fa quasi perdere il respiro. Batte così forte che faccio davvero molta fatica a descrivere il ritmo che possiede.
Poi si stacca piano piano, appoggiando entrambe le mani sul mio viso soltanto per obbligarmi a guardarlo negli occhi. Essi sono pieni di lacrime, lucidi e dannatamente belli. Mi rendo conto di quanto sia emozionato e l'intenso luccichio che possiedono ne è la prova. È tutto troppo bello. Quasi surreale e maledettamente magico. "Sei felice? Perché hai reagito in questo modo, amore? Che ti prende?"
Mi trema l'anima, il cuore e le mani, che prontamente appoggio sulle sue, ancora sul mio viso, per staccarle dolcemente e stringerle. Ho proprio bisogno di farlo.
"Dio mio, si che sono felice. Sono tanto felice, forse come non lo sono mai stata... ma ho paura. Ho letteralmente paura di tutto" Crollo miseramente di fronte a lui, non riuscendo a fare nient'altro. Crollo miseramente di fronte ai suoi occhi fragili, che mi osservano con estrema cautela, non smettendo un momento di rassicurarmi.
"Di cosa hai paura, Fede? Di cosa?" Mi domanda avvicinandosi al mio viso. Non riesco a respirare in maniera normale, ma voglio e devo assolutamente provarci. Devo tranquillizzarmi e devo farlo anche per lui, per cui, dopo aver riempito i miei polmoni d'ossigeno, schiudo le labbra per dire qualcosa e per far emergere ogni pensiero che continua a frullarmi nella mente già da qualche giorno.
"Di tutto... ho paura di tutto, Riccardo. Ho paura di perdere nuovamente il bambino, ho paura di crollare e di non riuscire ad affrontare tutto quanto. Ho paura di rivivere ciò che ho vissuto diversi anni fa e penso che questo terrore che possiedo, riesca a non farmi vivere con precisione ogni singola emozione" Farfuglio confusamente, con la voce attraversata da tanti, troppi spasmi. "E odio tutto questo, lo odio maledettamente tanto perché vorrei davvero assaporare questo istante con tutto il cuore, cercando di mantenere un bel ricordo... ma non succede, non succede assolutamente, mannaggia" Quasi mi dispero, con il cuore completamente a pezzi e tremante. Guardo Riccardo, considerandolo come il mio punto fermo ed effettivamente lo è davvero. Lo è sempre stato e sono sicura che lo sarà per tutta la vita. 
"Ma ehi... succederà, succederà eccome. Avrai un bel ricordo certo, ma dovrai darti il tempo necessario per poter essere forte di fronte a tutto questo" Appoggia entrambe le mani sul mio viso per obbligarmi a guardarlo e lo fa con dolcezza. Una dolcezza che l'ha sempre caratterizzato. "Dopo tutto quello che hai passato è normale avere il terrore che ogni cosa vada proprio come la prima volta, ma non devi assolutamente pensarci perché sono sicuro che tutto seguirà una strada positiva. Non può nuovamente crollare tutto, io non lo permetterò, Fede... sono sicurissimo che stavolta andrà benissimo"
"Come fai ad esserne così sicuro?" Gli domando sottovoce, non riuscendo a smettere di fissarlo. 
"Ne sono così sicuro perché lo sento. Io e te diventeremo genitori, tu sarai una mamma e io sarò un papà. Riusciremo ad affrontare ogni singolo mese di questa gravidanza con tranquillità e il giorno del parto io sarò proprio al tuo fianco per stringerti la mano, condividerò ogni dolore e ogni lacrima con te e nel momento in cui vedremo per la prima volta il frutto del nostro amore scoppieremo a piangere dall'estrema felicità, amandolo con ogni singola parte di noi, con ogni singola parte del nostro cuore. Sarà così e ne sono davvero sicurissimo" Una piccola lacrima scorre lungo la sua guancia con lentezza, ma io la caccio via all'istante, fissando i suoi bellissimi occhi, che nonostante l'emozione continuano ad essere perfettamente incastrati ai miei. "Sarà così e tu devi fidarti di me, devi ascoltarmi perché ti giuro che ne varrà la pena. Sarà uno spettacolo meraviglioso"
'Sarà uno spettacolo meraviglioso'. Dio mio, ne sono sicura. Ne sono davvero sicurissima. 
Lo abbraccio di slancio, non riuscendo a trovare una parola che possa essere all'altezza di tutto questo e del discorso che ha appena fatto. Ogni singola cosa che ha sussurrato è riuscita a provocarmi i brividi e l'unica cosa che posso fare adesso è quella di stringerlo. Stringerlo e basta, cercando di dargli retta con tutta la forza che possiedo in corpo. Ha perfettamente ragione e di questo ne sono certa. Penso sia davvero essenziale cercare di mantenere stabile la serenità da questo momento in poi e so che riuscirò a farlo. Con lui al mio fianco andrà tutto bene. 
"Grazie, amore. Grazie di tutto e grazie di esserci" Gli stringo il viso soltanto per posizionarlo allo stesso livello del mio. Gli lascio una dolce carezza sullo zigomo, un attimo di far perdere le sue labbra nelle mie per donargli un bacio. Un bacio che dura qualche secondo, che riesce a farci sfirorare il cielo con un dito, che riesce in poco tempo a farci assaporare sul serio ciò che succederà. Ci stacchiamo con lentezza, guardandoci negli occhi e sorridendo come due scemi, con le lacrime che ci rigano il viso, la paura nel cuore e una forza immensa nell'anima. Stringo le sue mani nelle mie, lasciando che possano rilassarsi piano piano. 
"Grazie a te di aver permesso tutto questo, di farmi diventare papà... te ne sarò sempre grato"
"Anche io te ne sarò sempre grata"
Queste parole mi fanno esplodere il cuore e senza che io possa rendermene conto, il mio corpo reagisce da solo e l'istante dopo, incrocio le nostre dita e le porto proprio sul mio pancino, che scopro lentamente, lasciando che il suo sguardo possa catturarlo e possa assaporare tutto questo con una maggiore intensità.
"Comunque io credo che riesca a sentirci... ne sono sul serio sicurissima" Tiro su con il naso, mentre elimino l'ennesima lacrima che varca la soglia del mio viso. 
"Dici sul serio? Se provo a dire qualcosa, riuscirà mai a sentirmi?" Gli brillano gli occhi e dall'espressione che riempie il suo viso, mi rendo conto quanto abbia bisogno di una mia conferma per poter fare o dire qualcosa. Io annuisco semplicemente, invitandolo a farlo senza sussurrare una sola parola. 
Il secondo dopo, si china con lentezza verso il mio ventre, scostando del tutto la maglia che lo sfiora per poterlo guardare e per avere, nel suo piccolo, un contatto più diretto. "Ciao, amore... sono papà. Non vedo l'ora di vederti, sai? Sono felicissimo che tu abbia scelto noi come genitori e sono ancora più felice che io e mamma siamo riusciti a creare qualcosa di così bello. Sarai la nostra vittoria, il nostro regalo più grande e già ti amiamo follemente. Ancora non abbiamo avuto modo di conoscerci, ma già sento che sarai il centro del nostro mondo, il centro della nostra felicità" Trema ad ogni singola parola, causandomi letteralmente la pelle d'oca. Santo Cielo, è tutto troppo perfetto... è perfetto questo momento e siamo perfetti noi. Perfetti nella nostra imperfezione, chiusi all'interno di questo bagno a parlare al minuscolo esserino che si trova dentro di me. Non sappiamo ancora nulla di lui, non sappiamo se sarà un maschietto o una femminuccia, non sappiamo come si chiamerà e non sappiamo quale aspetto avrà, ma sembra che lo conoscessimo da tutta la vita. Davvero da tutta la vita. "Mamma ha paura di quello che succederà, ma diglielo anche tu che andrà tutto bene. Diglielo perché ne ha davvero molto bisogno" Solleva il capo verso di me, facendomi scappare un sincero sorriso che vale più di qualsiasi altra cosa. Lascio scivolare le mani fra i suoi capelli, regalandogli diverse carezze e sfiorando alcune ciocche che gli ricadono sulla fronte.
Lo amo, lo amo con tutto il mio cuore. Davvero.
"Mi fido di voi, so che andrà tutto bene. Andrà tutto benissimo, amori miei"

Buona Vigilia di Natale a tutti voi!🌲❤

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora