Riccardo.
In queste ultime due ore sono stato un po' incasinato a causa delle prove per questa sera e non posso non ammettere quanto questa cosa mi abbia sfinito. Questa notte ho dormito davvero pochissimo a causa della notte bollente passata con Federica ed essere catapultato in pochissimo tempo nuovamente all'interno dell'Ariston è davvero frustrante.
Proprio adesso però sto cercando di riposarmi un momento e lo sto facendo all'interno del mio camerino, mangiucchiando un tramezzino. Approfitto di questi minuti di tranquillità per poter scrivere a Federica e mentre le digito un 'mi manchi da morire', mi scappa un dolce sorriso, che si infrange nel vuoto con lentezza.
Il secondo dopo, un leggero bussare alla porta m'interrompe immediatamente, facendomi sollevare il capo di scatto. Spero vivamente che sia Fede, ma nel momento in cui mormoro un 'avanti' e noto la figura di Sara varcare la soglia, ogni speranza sembra volare via all'istante, facendomi crollare miseramente come un castello di carte.
Avevo proprio bisogno di vedere la mia donna e nonostante la necessità di parlare con Sara per dirle tutto sia davvero intensa, il momento giusto sembra non arrivare mai. Da quando è arrivata, siamo stati per tutto il tempo in compagnia della mia famiglia e anche se avessi voluto dirle qualcosa, non avrei potuto farlo assolutamente.
"Posso entrare?" La sua voce suona all'improvviso, risvegliandomi e obbligando le mie labbra a darle una risposta. Annuisco semplicemente, guardandola mentre fa scivolare la mano sulla maniglia per poter chiudere la porta e ritagliarsi questo breve momento con me. "Come va?" Si avvicina a passi lenti, affiancandomi e appoggiando il fondoschiena su una piccola parte della scrivania. Io la osservo e lo faccio in silenzio, con assoluta tranquillità e freschezza, o almeno ci provo. Purtroppo non è semplice e mentirei se dicessi il contrario. C'è davvero molta tensione e credo si percepisca da entrambe le parti.
"Abbastanza bene, sono un po' stanco... ma nel complesso va tutto okay. Tu invece, come stai?" Le chiedo, guardandola.
A questa mia domanda, sospira dolcemente distogliendo lo sguardo da me per poggiarlo su un punto indefinito di fronte a noi.
"Tutto okay dai" Mi dice soltanto questo e lo fa con un pizzico di trasparenza, riuscendo a farmi percepire perfettamente che qualcosa non va. Non ho idea di che cosa possa essere, ma ho davvero paura che abbia capito o sentito qualcosa.
Nel momento in cui sto per schiudere le labbra per parlarle, lei mi precede, chiedendomi una cosa che non avrei mai pensato di sentire, o almeno non avrei mai pensato di sentire adesso. "Cos'è questa storia fra te e Federica? Guarda che ho visto tutti i post che vi hanno dedicato su Instagram... i social non fanno altro che parlare di voi due, quella foto con tutte le fan è ovunque" Rimango stupito, confuso e senza parole. Non mi aspettavo assolutamente una cosa del genere in questo momento e penso sia più che normale. "Se c'è qualcosa fra di voi dimmelo adesso senza fare troppi giri di parole... preferisco sapere la verità subito, piuttosto che soffrire dopo a causa delle bugie" La voce le trema ma non la biasimo. Ha perfettamente ragione, credo che non sia molto semplice trovarsi in una situazione simile.
Prima di risponderle, faccio un profondo respiro, sperando in tutti i modi di rimanere calmo e sereno, ma ahimè, fallisco come un cretino. Non riesco, non riesco proprio.
"Allora, Sara..." Inizio il discorso così, ma la sua voce m'interrompe nuovamente, riuscendo a sfiorarmi l'anima a causa dell'estrema attenzione che possiedo in questo preciso istante.
"Riccardo, c'è qualcosa fra te e lei? Rispondi alla mia domanda senza girarci intorno... vi ho visti questa mattina quando facevamo colazione. Non facevate altro che fissarvi e pensate che io sia scema o cosa?" Mi guarda e lo fa senza nessuna emozione, riuscendo a farmi percepire come si sente in questo momento. Mi lascio sfuggire un lento respiro, che si infrange nell'aria con estrema potenza. Una potenza che non pensavo di possedere assolutamente.
"Si, c'è qualcosa, Sara... io e Federica siamo tornati insieme" Glielo dico sottovoce e senza fare troppi giri di parole, sperando di poterle provocare meno dolore. Dolore che purtroppo, sembra varcare la soglia del suo sguardo senza che io possa rendermene conto. Le sue labbra si schiudono con lentezza per dirmi qualcosa, ma poi le serra in una linea sottile con un veloce movimento cessando il bisogno di farmi sentire la sua voce. Entrambi rimaniamo in assoluto silenzio e mentre lei cerca di trovare le parole giuste, io mi rendo conto di doverle dire qualcos'altro, di doverle dare delle spiegazioni e di cercare, nel mio piccolo, di rendere questa conversazione un pizzico più motivata. "Ascoltami un secondo... ti giuro che non avrei mai voluto dirtelo così, mi ero promesso di darti una spiegazione seria e precisa non appena saresti venuta qui da me. Non avrei mai voluto che lo sapessi in questo modo" Mi sollevo di scatto dalla sedia, posizionandomi proprio di fronte a lei e incrociare i miei occhi nei suoi, scuri e privi del nulla più totale. "Eppure è successo tutto il contrario del previsto... hai scoperto tutto all'improvviso"
"Da quanto tempo va avanti, Riccardo?" Mi pone questa domanda con un filo di voce e nonostante le sue iridi siano piene di lacrime, cerca di trattenerle ed essere forte.
"Sara, aspetta..." Farfuglio confusamente, allungando le braccia verso la sua direzione come se volessi quasi bloccare ogni suo pensiero, ma la sua voce m'interrompe senza nessun ostacolo.
"Da quanto tempo va avanti? Due settimane, un mese, due mesi, un anno? Quanto tempo?" Non urla, cerca di mantenere la calma e malgrado il suo bisogno di sapere sia davvero intenso, riesce comunque a possedere un equilibrio più o meno stabile.
"Da due mesi più o meno. Ci vediamo da Dicembre" Abbasso lentamente lo sguardo, provando solo tanto, troppo imbarazzo. Non so davvero cosa dire e come farlo e mentirei a me stesso se dicessi di poter affrontare questo momento con tranquillità. Si tratta di una cosa tecnicamente impossibile.
"Dio mio, non posso crederci..." Fa scivolare la mano fra i suoi capelli, frustrata e confusa a causa della notizia che le ho appena dato. "Tu mi tradisci da due mesi e io non ho capito un cazzo, ma ti rendi conto?"
"Possiamo ragionare con calma? Ti prego, Sara... fammi spiegare" Cerco di rimediare la situazione con questo sussurro, sperando soltanto di raggiungere il mio obiettivo. Allungo entrambe le mani verso le sue per stringerle, ma purtroppo lei non me lo permette. Mi scansa con un veloce movimento ignorando me e i miei stupidi gesti.
"No, io non voglio starti a sentire assolutamente. Non voglio sapere nulla perché non ne vale la pena" Tira su con il naso ma nessuna lacrima varca la soglia delle sue guance. "Tu mi hai tradita alle spalle, Riccardo... e trovo inutile il fatto che mi dica di ragionare, perché sono dell'idea che chi ama non tradisce. Non tradisce e basta, ma credo proprio che tu non mi abbia mai amata sul serio, per cui non voglio neanche starti a sentire. Non ho bisogno di spiegazioni perché quello che hai fatto riesce perfettamente a disegnare ciò che sei sempre stato" Si ferma un istante, ma poi continua. "Ti auguro di essere felice, vi auguro di essere felici e spero con tutto il cuore che lei possa darti ciò che non ti ho dato io. Lo spero davvero con tutto il cuore" Lo dice con amarezza e con quella trasparenza che non ha mai posseduto. Poi, una piccola lacrima scivola lungo la sua guancia, ma lei impiega meno di un secondo per cacciarla via con un veloce movimento. Una fitta improvvisa mi pervade il cuore e penso sia più che normale.
La vedo allontanarsi lentamente da me, per cui cerco di richiamarla e lo faccio senza pensarci un istante.
"Sara, aspetta un secondo, ti prego" Lei scuote velocemente la testa, guardandomi attentamente ma con un pizzico di rabbia in volto.
"No, voglio solo andare via... non riesco a rimanere qui, mi dispiace" Farfuglia. "Ci vediamo" Mi sussurra queste due parole con un filo di voce, un attimo prima di abbassare la maniglia e uscire da questo maledetto camerino. Io rimango immobile, in piedi al centro della stanza e con il cuore a mille. Vederla soffrire è un colpo al cuore e sapere di non poter fare nulla, mi fa ancora più male.
Mi ha semplicemente augurato di essere felice, per poi andare via e lasciare tutto alle spalle. Ci siamo lasciati e l'abbiamo fatto per sempre.
Non avrei mai immaginato un confronto del genere e nonostante sia stato breve, posso affermare quanto sia stato intenso.
Sara è andata via, da oggi lei farà parte del mio passato, mentre Federica fa parte del mio presente. Un presente che non so davvero come definire, un presente che grazie a lei si è colorato un po', un presente che sembra essere diverso dagli altri, sembra essere diverso dai miei obiettivi e ad oggi, penso che non ci sia cosa più bella.Buon pomeriggio!❤☀️
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Lo sappiamo entrambi - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Il destino li aveva separati bruscamente dopo la rottura della loro storia, lasciando che i loro cuori si spezzassero e le loro vite prendessero due strade del tutto differenti. Ma quando tutto sembrava andare meg...