19. Necessità di riaverti.

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Proprio quando avanzo verso Riccardo, riesco perfettamente a vedere i suoi occhi attraverso la vetrata, che elimino il secondo dopo, facendola scivolare verso destra per farlo entrare.
"Devi andare... rimane qui a dormire" Lo avviso, mentre stringo le sue spalle con entrambe le mani per fargli raggiungere la porta d'ingresso. Lui mi osserva un po' sconvolto e anche un po' confuso a causa di tutto ciò.
"Com'è possibile che rimane qui a dormire?" Alza lievemente la voce, costringendomi ad appoggiare le dita contro le sue labbra, ancora arrossate a causa dei nostri baci di qualche minuto fa.
"Non urlare... potrebbe sentirti" Bisbiglio. "Ci vediamo quando torno da Roma, Riccardo. Va bene?" Stringo lentamente il colletto della sua camicia, indecisa se trascinarlo in camera e farci l'amore o mandarlo via da casa prima che Luca ci becchi. Lo costringo a guardami negli occhi, lasciando che possano sfiorarsi con tutta la delicatezza che possiedono.
"Non posso aspettare tutto questo tempo... ti prego" Quasi piagnucola, e non appena apro la porta di ingresso, sento i passi di Luca avvicinarsi, prima che la sua voce rimbombi nuovamente in tutto l'appartamento.
"Ecco la scopa, Fede!"
Riesco a spingere Riccardo nel pianerottolo, socchiudendo la porta proprio dietro di me un secondo prima che lui varchi la soglia del salotto.
"Grazie, amore" Affermo con un piccolo sorriso.
Lui mi raggiunge a passi lenti, e non appena siamo a qualche centimetro di distanza, mi stringe i fianchi con entrambe le braccia, tirandomi verso la sua direzione.
"Stai bene?" Mi chiede con un filo di voce, facendo scorrere le sue labbra lungo il profilo della mia mandibola. Nessun brivido mi attraversa e questo piccolo dettaglio mi provoca una fitta di dolore al cuore. Non riesce a toccarmi come ha fatto Riccardo qualche minuto fa e penso che il mio cuore percepisca perfettamente questo piccolo particolare.
"Si, sono esausta... devo ancora finire di sistemare le ultime cose per la partenza. Spero di farcela"
"Certo, piccola. Ti aiuto io... ma dopo ci coccoliamo un po'. Ho bisogno di fare l'amore con te" Le sue parole mi fanno ghiacciare sul posto. Ha bisogno di fare l'amore con me, ma io... io ho bisogno di fare l'amore con lui?
Se probabilmente mi avesse posto la stessa domanda qualche settimana fa, sarebbe stato tutto diverso e avrei risposto con un semplice 'anche io', proprio come ho fatto diverse volte, eppure oggi, proprio in questa giornata, è sul serio cambiato tutto. Mi sono ritrovata a cacciare via ogni pensiero, riaccendendo quella passione con Riccardo, che si era del tutto spenta qualche anno fa come una candela fra le braccia del vento.
"Ho un po' di mal di testa, ma se riesco... spero di accontentarti" Lascio scivolare la mano lungo la sua guancia, regalandogli una leggera carezza per rassicurarlo un momento.
"Ottimo" Le sue labbra si poggiano dolcemente sulla mia fronte, e non appena schioccano un bacio, mi scappa un piccolo sospiro. "Come mai c'è la porta aperta, amore? C'è qualcuno?" Lancia un veloce sguardo proprio a quest'ultima, e con gli occhi curiosi la osserva senza freno. A questa sua domanda, mi sembra di cedere completamente e malgrado io provi a rimanere serena, non riesco a farlo neanche per un nanosecondo.
"N-no, stavo scendendo in garage per andare a prendere una bottiglia di vino" Gli dico prontamente, sul momento. Credo di aver trovato una buona scusa e devo dire che sono orgogliosa di me.
"Vuoi che vada io?" Mi domanda con un piccolo sorriso. I suoi occhi esprimono solo tanta tranquillità, al contrario dei miei, che sono completamente sommersi da tanta, troppa paura.
"Oh no, non disturbarti... riposati sul divano e stai sereno. Io sarò qui fra qualche minuto" Lo rassicuro. Scendere in garage è una buona scusa per potermi ritagliare quei pochi minuti con Riccardo, per parlare un po' e cercare di trovare un compromesso.
"Okay, ti aspetto qui" Dopo avermi sorriso, si dirige in salotto, sedendosi sul divano per stare sereno. Mi lascio sfuggire un lieve sospiro di sollievo, un attimo prima di dirigermi in cucina per sistemare il mio reggiseno proprio nel cesto della lavanderia. Non voglio che lui mi becchi, per cui devo cercare di eliminare ogni singola prova, anche la più piccola e banale.
Lancio un veloce sguardo ai cocci di vetro ancora sul pavimento, promettendomi di raccogliere tutto una volta salita. Afferro velocemente il cappotto e le chiavi del garage, un attimo prima di uscire fuori e chiudere la porta dietro di me, trovando immediatamente Riccardo, che si catapulta verso la mia direzione in meno di un secondo.
"Fede"
"Scendi con me..." Gli faccio segno di seguirmi, e quando dalle sue labbra scappa un piccolo sospiro, mi rendo conto del leggero sollievo che ha appena provato. Scendiamo le scale velocemente, entrambi con il cuore a mille e l'anima bollente a causa di tutto quello che è successo qualche minuto fa tra di noi.
Non appena arriviamo proprio di fronte al garage, le sue braccia si chiudono attorno ai miei fianchi, attirandomi con dolcezza contro il suo petto.
"Dimmi che stanotte non farai l'amore con lui, Fede... giuro che non potrei sopportarlo" Me lo dice sottovoce, sfregando la punta del naso contro il mio collo un po' scoperto. "Ho sentito mentre te lo diceva... e Gesù Cristo, quanto mi sta sul cazzo"
"Cosa dovrei dirgli, Riccardo? Non puoi ragionare in questa maniera" Lo rimprovero, sospirando. "Se stanotte Sara ti chiedesse di fare l'amore, tu cosa le dirai? Le dirai di no?"
"Non lo so..."
Cammino ciecamente non appena varchiamo la soglia del garage, lasciando che la sua presa diminuisca sui miei fianchi, per poi ritornare esattamente come prima, se non più intensa. Non appena accendo la luce, mi fa girare dolcemente, lasciando che le sue labbra si schiantino contro le mie, che le accolgono senza nessun tipo di problema. Mi lascio andare velocemente, afferrando le sue spalle e stringendole, permettendogli al suo corpo di spingermi contro la parete in pietra. Questo potente contatto, mi fa letteralmente perdere il respiro e malgrado io, abbia tradito Luca, credo di aver sfiorato l'orizzonte della felicità, e sono contenta di averlo fatto. Nell'arco di questi anni, ho costruito almeno un minimo di equilibrio, eppure non l'ho mai fatto con questa intensità. Con Riccardo è tutto diverso. È diverso un bacio, è diverso un abbraccio, è diversa una risata, una battuta, è diverso tutto. Sul serio. Lui riesce a portare il sole nella mia vita anche solo con un sorriso, e solo poche persone ci riescono.
"Ti ho odiato così tanto in questi anni..." Gli accarezzo il viso con le punte delle dita, mentre lui continua ininterrottamente a baciarmi. Anzi, direi proprio che non si limita a baciarmi, ma a divorarmi. Sta mangiando le mie labbra come se fosse l'unica cosa da fare in questo momento, facendo diminuire il mio controllo.
"Lo so... mi dispiace. Mi dispiace immensamente" Farfuglia confuso. Le sue mani scivolano dolcemente sul mio sedere, stringendolo con un pizzico di forza malgrado a separarci ci sia il pigiama, che mi ricade lungo le gambe con morbidezza. "Che diavolo di scusa hai inventato per scendere?" Fa scivolare le mani fra i miei capelli, accarezzandomi ogni singola ciocca con le punte delle dita.
"Non hai sentito?"
"Purtroppo no, non riuscivo a pensare lucidamente dopo quello che era successo fra di noi" Sospira, guardandomi negli occhi. I suoi brillano di un'emozione forte, molto riconducibile alla felicità.
"Gli ho detto di dover prendere una bottiglia di vino"
"Brinderai con lui stanotte?" Me lo chiede con un filo di voce, quasi impaurito dalla risposta. Vederlo così mi distrugge anche l'anima, e giuro che farei di tutto pur di vederlo tranquillo.
"Riccardo..."
"No, aspetta... mi rendo conto di quanto non sia normale ciò che sta succedendo fra di noi, e non posso assolutamente chiederti di stravolgere la tua vita per me. In fondo, sono passati sei anni, no? Non è un giorno, e mi rendo conto quanto maledettamente sia difficile per te, accettare il mio folle ritorno. Neanche io so come comportarmi, sono molto confuso, non so come gestirmi la situazione... ma il fatto di avere te accanto, mi rende l'uomo più felice del pianeta. Non posso chiederti di non fare l'amore con Luca, di non baciarlo, di non bere un caffè o un bicchiere di vino con lui, perché so perfettamente quanto sia complicato non farlo, ma voglio che tu sappia che non ti farò scappare di nuovo. L'ho già fatto una volta e lo considero l'errore più grande della mia esistenza, per cui... non voglio ripeterlo nuovamente. Ti rivoglio nella mia vita, Federica... e ti rivoglio adesso. Ho la necessità di riaverti, Santo Cielo"

Bene bene😏
Oggi farò il doppio aggiornamento per farmi perdonare😌
Un bacio♥️

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora