28. Due grandi casini.

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"Non lo so... non so cosa fare"
"Cosa dovresti fare, Federica? Non puoi parlare sul serio, maledizione! Non puoi fottutamente farlo" Attraverso la sua voce, riesco perfettamente a capire quanto sia sorpreso, triste e un po' confuso a causa mia.
"Cosa cambia se resto, Riccardo? Faremo l'amore qualche volta, mi stravolgerai l'esistenza per qualche mese, e poi cosa rimarrà di tutto questo? Cosa rimarrà di ogni singolo dettaglio? Non rimarrà nulla e di questo ne sono sicura" Sono costretta a sedermi su una panchina di legno, sperando di poter rasserenare ogni mio singolo muscolo, che si presenta totalmente avvolto da una tensione generale ed immensa. Dirgli determinate cose mi risulta davvero molto ma molto difficile, ma so perfettamente quanto maledizione sia normale.
"Cosa cambia se resti? Cambia tutto, Fede. Questi anni senza di te sono stati un inferno... mi sei mancata da sempre, ma non me ne sono mai reso conto. In questi anni mi sono costruito il mio piccolo mondo, mandando al diavolo tutto e tutti, non preoccupandomi di nessuno e affogando la malinconia nella musica" Riesce a mostrarmi l'anima, eppure quella fitta che mi provoca al petto è troppo intensa per poterla cacciare via senza nessun problema. "Quando ci siamo rincontrati ho capito che non avevi mai smesso di mancarmi, ero riuscito semplicemente ad archiviarti un po', ma sapevo che avrei riaperto quei capitoli della mia vita poco dopo" 
Le sue parole farebbero sollevare chiunque, ma perché a me provocano solto tanto dolore? Come si può poter anche solo archiviare una persona dalla propria vita, dimenticando ogni attimo, ogni sorriso e ogni dettaglio condiviso con lei? Come si può sparire dalla vita di una persona, per poi ritornare e volere disperatamente che tutto ritorni com'era? Come si fa a volere tutto questo? Perché per una volta, tutta questa gente non provasse a capire quanto sia complicato mettere una pietra sopra e andare avanti? Perché non riescono a capirlo?
La verità è che le persone non si dimenticano. Decidono di andare via autonomamente dalla nostra vita, ma non si dimenticano assolutamente, proprio come io non ho mai fatto con Riccardo. La verità è che lui sarà sempre l'unico uomo della mia vita, ed è assolutamente inutile negarlo. Nonostante adesso ci sia Luca, io non sono riuscita a dimenticare ogni singola sensazione provata con Riccardo, quei piccoli attimi che abbiamo condiviso, quelle notti a fare l'amore, quei baci lunghi e rubati, quelle risate e quei nostri sorrisi sinceri. Dio mio, sono piccoli dettagli impossibili da dimenticare, sono piccoli dettagli che continueranno sempre a pizzicarti gli angoli del cuore ogni volta che li farai emergere.
"Non puoi dirmi una cosa del genere, Riccardo... sono passati sei anni, non sei mesi o sei giorni. Sei anni, maledizione. Sono stati i sei anni più strani della mia vita! Mi sei mancato così tanto da farmi male, eppure sono rimasta in silenzio, con la speranza di poterti dimenticare un giorno. E lo so, so perfettamente cosa diavolo è successo ieri, ma pensaci un attimo su... pensi sia la cosa giusta da fare? Siamo entrambi fidanzati e finiremo per essere amanti, distruggendo i cuori di Sara e Luca senza un dannato perché! Santo Cielo, è davvero quello che vogliamo? Abbiamo impiegato così tanto tempo per poter diventare ciò che siamo, e adesso? Cosa rimane? Nulla, Riccardo! Non rimane nulla!" Probabilmente il mio discorso non ha nessun senso logico, ma ogni singola parola proviene dal profondo del mio cuore, che continua a battere come se non ci fosse un domani. Percepisco il battito nelle orecchie e anche respirare in maniera regolare mi risulta complicato e anche un po' impossibile.
"È quello che vogliamo, è chiaro! È quello che ho sempre voluto, ma non me sono mai accorto... e adesso, adesso che tutto sembra aver preso la strada giusta, perché dovrei semplicemente mandare al diavolo ogni cosa, facendo finta di essere felice? Per quale cazzo di motivo dovrei farlo, Federica? Ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo?" Quasi urla, e per un attimo mi sembra di averlo proprio qui, proprio al mio fianco. Lo immagino con il viso un po' arrossato, gli occhi lucidi e pieni di lacrime, il cuore a mille e l'anima fragile. Lo immagino sincero, sull'orlo di una crisi pianto, mischiata a quella frustrazione che solo lui possiede. "Sono stato in silenzio per troppo tempo, ma da oggi non lo farò più. Non lo farò più perché, con il passare del tempo, mi son reso conto che se vuoi necessariamente qualcosa o qualcuno, devi lottare con le unghie e con i denti per raggiungere il tuo obiettivo"
"Tu non l'hai fatto per me! Non l'hai mai fatto e pensi che basti questo affinché io ritorni fra le tue braccia e nel tuo letto come se niente fosse successo? Tu non hai mai lottato per me, Riccardo! E so che non lo farai mai. Hai mandato tutto a fanculo senza preoccuparti di niente e nessuno, quindi... per piacere, evita di fare il sentimentale" Il vento mi sfiora i capelli, facendoli ondeggiare come se non ci fosse un domani. Un freddo improvviso mi attraversa il cuore, ma non è dovuto alle gelide temperature, ma al brivido che mi causano le sue parole, che continuano a sfiorarmi l'anima dolcemente. "Evita di fare il sentimentale perché non ne vale la pena. Io avrei stravolto la mia vita per te, proprio come ho fatto, ma tu no! Tu hai lasciato che la nostra storia andasse a rotoli, e mentre io piangevo per la tua mancanza, tu sorridevi alla vita ed eri felice!" Continuo e per qualche secondo mi sembra di avere una crisi di panico. I miei respiri sono irregolari, e l'unica cosa che vorrei fare è piangere ed essere stretta fra le sue braccia, proprio com'è successo ieri. La verità è che questo ragazzo ha la capacità di spezzarmi in due, ma al tempo stesso di ricucire ogni mia singola ferita senza nessun problema. "Io non sono fatta per te, Riccardo" Abbasso lievemente il tono della voce, e mentre lascio scivolare le mani fra le mie gambe per bloccare ogni tremore, sento il mio cuore battere ad una velocità incontrollata. È proprio vero, io non sono fatta per lui, non sono fatta per il suo cuore, non sono fatta per la sua anima e non sono fatta per la sua mente, che nonostante il tempo passi, continua ininterrottamente a cercare la mia.
"Cosa diavolo stai dicendo? Oddio mio, cosa stai dicendo? Se non fossi fatta per me, non sarei tornato da te, eppure l'ho fatto! E l'ho fatto perché ti voglio ancora come il primo giorno che ci siamo incontrati. Ti voglio ancora e voglio ogni singolo centimetro di te senza nessun tipo di freno, con la consapevolezza costante di averti sempre lì, sempre al mio fianco." Esclama senza paura, senza bloccarsi per un istante. "Lasciami rimediare e lascia che ti ami proprio come meriti, come desideri..."
"Siamo troppo incasinati per poter creare qualcosa di giusto e perfetto. Sarebbe sbagliato se lo facessimo, Riccardo" Dire determinate cose mi costa davvero molto, ma non posso permettere che il mio cuore possa soffrire ancora. Non posso assolutamente.
"Per quale motivo dici così? Dio mio, è vero... siamo troppo incasinati, ma solo insieme saremo felici e lo saremo per davvero. E poi, sai perfettamente che due grandi casini danno vita a qualcosa di bellissimo ed incredibile... non è il caso che te lo dica io"
"Non posso... non posso permetterlo, Riccardo. Ho l'anima distrutta a causa tua e... mi distrugge anche solo pensare di poterlo rivivere nuovamente" Sospiro con lentezza, mentre una piccola lacrima mi scorre lungo la guancia dolcemente. Vorrei che lui fosse qui per poterla cacciare via, ma purtroppo non c'è, e l'unica a poterla cacciare via sono soltanto io, e lo faccio. Lo faccio senza nessun problema e senza nessun timore. "Voglio che tu te ne vada via, Riccardo"

Buona domenica!♥️🌻

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora