68. Disgusto e urla.

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"Oh Santo Cielo, oddio mio, c-cosa ci fa lui qui?" Il silenzio è padrone, nessuno parla e nonostante vorrei poterlo fare non credo di averne le forze. La domanda posta da Luca non ottiene nessuna risposta e dal modo in cui guarda sia me che Riccardo, mi rendo conto di quanto lui ne abbia bisogno.
I suoi occhioni esprimono solo tanta rabbia, tanta disperazione e osservano l'uomo al mio fianco con un certo disgusto. Troppo disgusto. "Maledizione, qualcuno puoi dirmi qualcosa? Che cazzo vuol dire tutto questo? Torno a casa, vi trovo in cucina mezzi nudi e tutto ciò che riuscite a fare è rimanere zitti? Wow, bel comportamento!" Alza la voce tanto quanto basta per richiamarci, lasciando che ogni sua emozione possa emergere senza nessun freno. È del tutto furioso, ma riesce a mantenere un certo equilibrio, tipico di Luca.
Sposto lo sguardo verso Riccardo, sperando che almeno lui possa darmi la giusta quantità di coraggio che mi serve. Prima di dire qualsiasi cosa, prendo un profondo e veloce respiro, cercando di mantenere la mia quantità di calma quanto più stabile possibile.
"Aspetta, Luca... non trarre conclusioni affrettate e cerca di ragionare un momento" Tento di avvicinarmi a lui in questo modo, sperando soltanto di non cedere come sabbia. La voce mi trema, proprio come il mio cuore, che batte così forte all'interno della gabbia toracica fino a spezzarmi il respiro.
"Non trarre conclusioni affrettate? Ma davvero, Federica? Non puoi fottutamente dirmi una cosa del genere perché non ha nessun senso logico! Ti ho appena colto in un momento intimo con il tuo ex ragazzo, lo stesso ragazzo che ti ha spaccato il cuore in due qualche anno fa, lo stesso ragazzo che ti ha lasciata all'improvviso, mandandoti al diavolo senza problemi, quello che ti ha fatto piangere per mesi e quello che ha annullato completamente te e la tua vita, fregandosene completamente di tutto" Urla, cacciando fuori tutta la rabbia che l'ha appena riempito. Il suo viso è in fiamme e per un momento ho quasi paura che possa sentirsi male. "Che cazzo stai facendo, scusa? Stai con me e non appena vado via da casa, ti scopi lui? Ma a che gioco stai giocando?" Lascia scivolare la giacca giù dalle sue spalle, gettandola sul divano bruscamente. Le sue parole mi provocano i brividi, che iniziano a scorrere lungo il mio corpo ad una velocità davvero smisurata. Io rimango in silenzio, non sapendo cosa dire e come farlo. Mi sento completamente vuota, priva del nulla e l'unica emozione che mi attraversa l'anima in questo momento è solo tanta preoccupazione. Santo Cielo, non avrei mai pensato di affrontare una cosa di questo tipo proprio oggi. "Cazzo, vuoi dirmi cosa sta succedendo? Devi parlare, dannazione! Devo sapere, ho mille ragioni per scoprire la verità!" Urla improvvisamente, risvegliandomi da ogni mio singolo pensiero. Sussulto senza preavviso, spostando istintivamente lo sguardo verso Riccardo, che si avvicina a me e per proteggermi da ogni sua singola azione, mi stringe i fianchi con entrambe le mani. "E tu lasciala, coglione! Tocchi la mia ragazza di fronte a me? Ma stai scherzando? Mi state prendendo per il culo?" Urla minaccioso, sollevando l'indice verso la nostra direzione. Riesce soltanto ad urlare, ma non lo biasimo. Non dev'essere semplice ritrovarsi una scena del genere proprio di fronte agli occhi. Non è semplice per niente, per cui la sua reazione non mi sorprende assolutamente. È tornato a casa con la consapevolezza di trovare solo me, eppure non è andata così. È andata in maniera totalmente differente.
Alle parole di Luca, sento i muscoli di Riccardo diventare tesi all'improvviso e non appena lo guardo, mi rendo conto che sta per scoppiare. Credo sia troppo nervoso per poter mantenere un equilibrio. Stringo di scatto le sue mani, girando il capo verso la sua direzione per assicurarlo un attimo e pregarlo di rimanere in silenzio. Questa è una situazione che riguarda me e Luca e l'unica cosa che desidero è che mi lasci fare le cose con calma.
"Luca, per piacere calmati... non ha senso fare così e poi, non ha senso prendertela con Riccardo. La colpa è solo ed esclusivamente mia e non sua, per cui rimprovera me! Non potrei mai sopportare che tu possa anche solo urlargli contro" Chiarisco le cose velocemente, sperando soltanto di rimanere così equilibrata per tutto il resto della discussione. Non avrei mai voluto dirgli tutto ciò, eppure sono stata obbligata dalle sue parole, che hanno letteralmente colpito Riccardo senza nessun preavviso.
"Ah, adesso lo proteggi anche? Wow, bella mossa, Federica! Se non sbaglio, fino a qualche anno fa lo odiavi con tutta te stessa e ora? Ora la situazione è del tutto cambiata! Ci ha anche scopato e faccio fatica a crederci... ma ti rendi conto, Santo Cielo?" Sembra del tutto impazzito, mentre continua a guardarci con una strana espressione sul volto e caccia via ogni singola ciocca di capelli che gli ricade sul viso. Non riesce a mantenere la calma e a dirla tutta vorrei tanto che lo facesse. So che la situazione non lo permette, ma impazzire non è la soluzione migliore. Probabilmente, se una cosa del genere fosse accaduta a me, avrei buttato giù la casa, ma l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è farlo ragionare un momento. "Da quanto va avanti questa storia? Da settimane, mesi o anni? E poi, cazzo... vuoi scopartelo? Bene, fallo... ma almeno cerca di sceglierti un posto migliore, non la casa che condividiamo insieme!"
"Vuoi cercare di calmarti un momento? Possiamo parlarne con tranquillità? Avrei voluto farlo prima ed evitare che lo scoprissi da solo e in questo modo" Inizio sottovoce, avvicinandomi piano a lui. Lo vedo sospirare rumorosamente e la cosa non mi sorprende.
"Perché non l'hai fatto? Per quale cazzo di motivo non l'hai fatto?" Chiede frustrato, completamente avvolto dal panico e con una voglia infinita di fare fuori entrambi. Credo di non averlo mai visto così arrabbiato e il modo in cui continua a guardarmi, riesce a darmene la conferma.
"Perché non ne ho mai avuto il coraggio! Avevo paura di ferirti, di distruggerti e non era ciò che desideravo fare" Dalle sue labbra scappa via una risata amara, che risuona in questo piccolo spazio immediatamente e la cosa mi fa scappare un sospiro di frustrazione. "Però ti prego, non lasciare che tutto finisca così... voglio parlarti, voglio spiegarti, voglio raccontarti tutto ciò che è successo" Gli sussurro queste parole con un filo di voce, sperando soltanto di poter raggiungere il mio obiettivo. Delle lacrime salate mi riempiono gli occhi, ma cerco di essere forte e rimandarle indietro. Voglio e devo cercare di mantenere un equilibrio.
"Perché dovrei farmi spiegare? Per quale maledetto motivo?" Mi domanda retoricamente, con tono acido. La sua anima è ferita, ma non posso dargli torto. Ha perfettamente ragione.
"Perché ti meriti una spiegazione, Luca... fallo per tutto ciò che io e te abbiamo vissuto, ti prego" Per un attimo mi concentro solo ed esclusivamente su di lui, ma non smetto un istante di percepire la presenza di Riccardo nonostante non ci sia più nessun contatto fisico. "Non andartene senza aver prima saputo come sono andate le cose"
"Non ti ascolterò con lui che ci guarda" Afferma disgustato, indicando Riccardo. Io giro di scatto la testa verso il diretto interessato, lasciando che i suoi occhioni blu mi travolgano senza problemi. Avevo proprio bisogno di incrociare il suo sguardo, forse più di qualsiasi altra cosa al mondo.
"Riko, puoi andare in camera mia? Te lo chiedo per piacere... devo parlare da sola con Luca, si merita una spiegazione e se la merita adesso" Lo supplico con lo sguardo, rassicurandolo in tutti i modi possibili. Lo so, so che andrà tutto bene, ma ho bisogno che lui faccia ciò che gli dica io. L'uomo con il quale pochi minuti fa facevo l'amore, mi osserva, mi scruta con attenzione e nel momento in cui, sospira con lentezza, mi rendo conto che sta per dirmi qualcosa.
Schiude le labbra lentamente, facendo scivolare le mani fra i suoi capelli per cacciare via la tensione, ma la voce dura e trasparente di Luca, interrompe ogni sua singola azione, obbligando entrambi a guardarlo.
"Non mi basta che vada in camera, deve andarsene completamente. Ho bisogno di rimanere da solo con te, altrimenti giuro che ti lascerò qui e non ti ascolterò."

Buon pomeriggio!❤🍬

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora