55. Terrore di cadere giù.

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Federica.

Mentre faccio scorrere le calze nere lungo le gambe per rivestirmi, non riesco a smettere di guardare Riccardo, che nel frattempo si sistema la camicia e fa scivolare le dita fra i suoi capelli, cercando di dargli almeno un pizzico di ordine in più.
Le sue iridi azzurre brillano di una luce bellissima e particolare, una luce che riuscirebbe a far venire i brividi a chiunque. Lo giuro.
Io e lui abbiamo fatto l'amore all'interno della sua auto e malgrado tutto, giuro che lo rifarei altre diecimila volte. Non era mai successo, ma giuro che viverlo con questa intensità e con questo silenzio è stata una delle cose più emozionanti della mia vita.
Sei anni fa, ogni singolo dettaglio era differente. Facevamo davvero di tutto per non farci beccare insieme da qualche paparazzo o da qualche fan, ma devo dire che questa volta è davvero molto più complicato rispetto prima. Siamo entrambi fidanzati e dopo sei anni di separazione, adesso siamo tornati insieme, con il costante blocco di non poter fare e dire un po' ciò che vogliamo. Penso sia cambiato davvero tutto e fare l'amore in un posto isolato all'interno dell'auto, è un dettaglio che riesce a dare ad entrambi una vera e propria conferma.
Fra pochissimo saremo sicuramente travolti dal principale motivo di questo nostro incontro e devo ammettere quanto sia tanta l'ansia che possiedo in questo istante. Decido di cacciarla via e, una manciata di secondi dopo, lo guardo da un'altra prospettiva, richiamandolo soltanto con gli occhi. "Se vuoi adesso possiamo parlare... ti va di raccontarmi un po' cosa è successo?" Gli domando con un filo di voce, che assomiglia terribilmente ad un suono strozzato. Credo di avere una quantità infinita di preoccupazione e nonostante fare l'amore con lui mi sia servito per archiviare un po' questa discussione, non sono riuscita a farlo completamente. Penso che sia davvero impossibile.
"Si, adesso ti dico tutto, ma prima di iniziare vorrei ringraziarti." Alle sue parole, sollevo un sopracciglio per capire a cosa possa mai riferirsi. Ringraziarmi? E per quale motivo? Io non ho fatto nulla. Ogni singolo gesto che ho fatto, l'ho fatto con tutto il cuore e con tutta l'anima, sperando soltanto di poterlo rendere felice almeno per un po'. "Vorrei ringraziarti per essere qui con me, per aver cancellato ogni mio pensiero, per avermi reso spensierato e per essere stata non solo il motivo della mia felicità, ma anche la mia valvola di sfogo. Non parlo soltanto di oggi, ma in generale... da quando sei tornata è sul serio cambiato tutto e di questo ne sono davvero felicissimo. Non pensavo si potesse amare qualcuno in una maniera così forte e sconfinata, ma tu sei riuscita perfettamente a confermarmi che tutto questo può sul serio accadere, e te lo dico sinceramente, Fede... è una cosa davvero incredibile"
Il mio cuore batte così forte che percepisco ogni singolo battito proprio nelle orecchie e per una manciata di secondi, non riesco neanche a sentire i miei respiri, che si presentano forse un po' troppo irregolari. Sorrido alle sue parole, coprendomi il viso con entrambe le mani per cacciare via l'imbarazzo che l'ha appena varcato. Devo ammettere quanto sia strano sentire dire determinate cose a Riccardo e penso proprio che non mi abituerò mai. Credo che sia una cosa troppo intensa per poterlo fare completamente.
Mi avvicino per regalargli un mezzo abbraccio, prima di sfregare leggermente la punta del naso contro l'incavo del suo collo. Lo sento sorridere e all'udire di quel dolce suono, non posso non sospirare di felicità. Santo Cielo, è così bello.
"Semplicemente, ti amo" Penso che queste ultime due parole siano le più corrette che possano, in qualche modo, racchiudere tutto ciò che provo. Non ho mai amato parlare molto e probabilmente non lo farò mai, ma penso che quando ti vengano sussurrate determinate cose, la miglior risposta sarà sempre un semplice e breve 'ti amo'. Perché, in fondo, racchiude ogni pensiero, ogni emozione, ogni sensazione e tutto l'amore che si prova per la persona in questione. In questo caso, tutto l'amore che provo per lui. L'amore che provo per lui nonostante tutto, nonostante gli anni e nonostante quella dannata paura, che mi ha sempre soffocata.
"Anche io ti amo, Paper" Il nomignolo che mi ha appena assegnato fa curvare le mie labbra all'insù, che il secondo dopo, si poggiano sulle sue, ancora calde e lievemente arrossate. Gli regalo un dolce e delicato bacio, cercando di traferirgli ogni mio pensiero. Quando si stacca leggermente e appoggia il palmo della sua mano contro la mia guancia, mi rendo conto che sta per dirmi qualcos'altro. I suoi occhi, perfettamente incastrati ai miei, mi provocano un brivido alla schiena, che sembra scorrere lungo ogni centimetro del mio corpo con un'intensità davvero sconfinata. "E voglio che tu sappia che ti amerò allo stesso modo anche se dovesse succedere qualcosa. Qualsiasi essa sia" Ecco un altro brivido. Ma questa volta si tratta di un brivido di paura, di preoccupazione e di ansia. Tanta, troppa ansia.
Deglutisco rumorosamente, alternando lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhioni, che sembrano non possedere più quella luce di sempre.
"P-perché mi stai dicendo questo, Riccardo? Cosa dovrebbe succedere?" Chiedo freneticamente e con il cuore in gola. Faccio fatica a pensare con lucidità e a dire qualcosa di sensato, ma giuro che sto già pensando al peggio. Sto già pensando al peggio perché purtroppo, non riesco a fare il contrario.
"Oggi Sara mi ha detto una cosa... una cosa che potrebbe completamente cambiare il mio futuro, quello suo e anche quello tuo" Per una manciata di secondi, non mi guarda negli occhi e nel momento in cui proietta il suo sguardo su un punto di fronte a lui, mi rendo conto quanto sia importante tutto ciò che sta per dirmi. Lo è così tanto che fa anche fatica a guardarmi e questa cosa mi distrugge davvero parecchio.
Ho la vista e la mente annebbiata, il cuore del tutto spento, le mani tremanti e gli occhi pieni del nulla. Sono agitata, sono davvero molto agitata.
"Di che cosa si tratta? Oddio mio..." Gli domando immediatamente, completamente avvolta dal panico. Sono sul punto di scoppiare a piangere e se dovessi farlo, spero di riuscire a rimanere in equilibrio e spero che lui sia al mio fianco per afferrarmi la mano e aiutarmi ad emergere. Il terrore che io possa cadere giù è sconfinato, e malgrado tutto, non riesco ad eliminarlo. Riccardo, poco prima di continuare il suo discorso, prende un profondo respiro, sperando di afferrare anche quel pizzico di coraggio che gli serve.
"Sara ha un ritardo, Fede... è probabile che sia incinta e giuro su Dio quanto sia difficile e complicato per me informarti di questa notizia" Ci metto qualche secondo per assimilare ogni sua singola parola e proprio nel momento in cui lo faccio, sembra che il mio cuore sia stato calpestato e gettato nel punto più profondo del mare.

Okay, le ha detto tutto quanto, ma adesso dobbiamo assolutamente vedere la reazione di Federica. Siete pronte?😈
Spero che questo capitolo vi piaccia! Fatemelo sapere.
Buona domenica❤❤

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora