59. Limpida immaginazione.

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Riccardo.

Non appena varco la soglia di casa vengo accolto da un'immensa quantità di tensione che purtroppo, non riesco a bloccare in nessun modo. Le luci sono tutte spente e l'unica fonte luminosa che riesce a dare un pizzico di luminosità all'appartamento è solo il televisore. Quando entro in salotto riesco perfettamente a notare la sagoma di Sara che mi mette in agitazione all'istante. Non so davvero come comportarmi, per cui mi affido al mio corpo, che cerca di gestirsi la situazione nel migliore dei modi.
Mi avvicino cautamente a lei e quando noto un piccolo movimento da parte sua, mi rendo conto che è sveglia e cosciente. Faccio il giro del divano con molta lentezza, facendomi scappare un lieve sospiro quando i suoi occhioni si incastrano ai miei nonostante il buio continui ad emergere un po' ovunque. La guardo per qualche istante, non sapendo se parlare o lasciare che il silenzio si impossessi di questo momento, che definirei sicuramente strano e poco stabile.
"Ehi, pensavo non tornassi più..." La sua voce tuona all'improvviso, prima che io possa rendermene conto e devo ammettere che la cosa mi provoca un pizzico di confusione. Malgrado il suo timbro sia basso e leggero, non riesco ad evitarlo e questo piccolo particolare mi provoca sul serio i brividi. La situazione è sul serio troppo tesa, è così tesa che non riesco assolutamente a spiegarla a parole.
"Sono stato in studio fino a qualche minuto fa. Ho praticamente lavorato per tutto il pomeriggio" Le dico tranquillamente, sollevando le spalle. Lei mi guarda e lo fa con un pizzico di frustrazione in volto. Dalle labbra mi scappa un lento sospiro, che purtroppo non riesco a bloccare in nessun modo.
"Possiamo parlare?" Me lo chiede senza fare troppi giri di parole e mentre mi sussurra questa breve frase, appoggia la mano proprio sul cuscino di fianco a lei, con il solo e unico obiettivo di sollevarsi dal divano e raggiungermi. Ci separano davvero pochi, pochissimi metri, ma è come se fossero chilometri. Tanti, troppi chilometri che definirei impossibili da cancellare. La cosa non mi sorprende assolutamente, ma vorrei che la situazione tra di noi fosse del tutto differente.
Nel buio della stanza, il suo sguardo mi uccide e lo fa con un'intensità tale da provocarmi i brividi. Dei lunghi ed intensi brividi scorrono lungo il mio corpo con assoluta autorevolezza, diminuendo nettamente ogni singolo grammo della mia forza.
Proprio quando Sara si solleva, mi rendo conto di doverle regalare una risposta alla domanda 'possiamo parlare?', ma a dir la verità, non so assolutamente come gestirmi questa maledetta situazione che sto vivendo adesso. Credo sia troppo confusa e strana per poterla affrontare con lucidità.
"No, non possiamo parlare. Non voglio assolutamente tornare a litigare e non ho neanche nessuna intenzione di toccare certi argomenti. Più penso alla nostra discussione di qualche ora fa e più sto male, per cui direi proprio di terminare qui questo discorso" Sospiro freneticamente, un attimo prima di afferrare le due estremità del mio giubbotto e farle scivolare lungo le spalle. Getto l'indumento proprio sul divano, non preoccupandomi minimamente dell'ordine. La sua reazione è istantanea e assolutamente normale: mi guarda con freddezza, sentendosi quasi ghiacciata dalle mie parole. Mi rendo conto di quanto io sia stato poco carino, ma in questo momento non riesco a far nulla.
"Quando lo faremo?" Mi domanda, lasciandosi sfuggire un delicato sospiro dalle labbra. Mi sembra di percepire perfettamente ogni sua singola emozione, positiva o negativa che sia.
"Quando ne avrò voglia" Avanzo freneticamente verso il corridoio per raggiungere il bagno, lasciando che la mia voce si infranga lungo lo spazio che mi circonda. Il suo sguardo mi scivola addosso e lo fa con un'intensità davvero sconfinata.
"Ascolta... io dormirò qui sul divano, mentre tu..." La sua voce è triste, priva di qualsiasi emozione, ma la cosa non mi sorprende assolutamente. 
"Io dormirò sul letto, non preoccuparti. Non ti darò nessun disturbo" Mi giro lentamente per guardarla, un attimo prima di sollevare le braccia. Le sussurro questa frase con estrema freddezza, cercando di regalare ad entrambi tutto lo spazio di cui necessitiamo. Probabilmente non stiamo affrontando il problema lucidamente, come tutte le coppie del mondo avrebbero fatto, ma noi due siamo sempre stati un po' diversi rispetto gli altri, per cui la cosa non fa nascere nessuna sorpresa in me.
La vedo annuire e prima che possa dire qualsiasi altra cosa, le sussurro una 'buonanotte' in preda ad una crisi isterica. Raggiungo il bagno alla velocità della luce, allontanandomi da lei e da tutta questa situazione con tutta la forza che possiedo. Credo di aver esaurito ogni singolo grammo di energia per poter affrontare tutto quanto a testa alta e con precisione, per cui credo di essere alquanto trasparente e privo di emozioni. Il cuore mi batte così forte che non riesco neanche a sentire i miei respiri e mentre spero con tutto me stesso che si calmi, afferro il cellulare per inviare un messaggio a Federica. Credo che sia l'unica persona che potrebbe farmi rasserenare completamente. Percepisco l'ansia fin dentro le ossa e se da una parte non vedo l'ora di parlare con Sara per trovare un compromesso o qualcosa del genere con lei, dall'altro non vorrei accadesse. 
Sospiro freneticamente, lasciando che la mia preoccupazione si infranga in queste dannate pareti. Digito con lentezza qualcosa sullo schermo, muovendo le mie dita con assoluta fermezza e ordine per scrivere qualcosa che abbia un pizzico di senso logico. 

'Questa notte, io e Sara dormiremo separati. Spero che vada tutto per il verso giusto perché non potrei mai immaginare la mia vita senza te.
Spero di vederti presto, papera. Ti amo.'

Piccole e brevi parole che riescono a farmi tremare il cuore, che mi fanno stare bene almeno per qualche secondo. Parole che nel loro piccolo riescono a stringere un mondo di emozioni, di sentimenti e di felicità. Felicità che solo insieme riusciamo a raggiungere.
Sorrido proprio dietro lo schermo quando mi rendo conto di aver appena ricevuto una risposta da parte di Federica in poco, pochissimo tempo.

'Sono sicura che andrà tutto bene, cerca di stare tranquillo perché io sarò al tuo fianco qualsiasi cosa accada. Se ti va, domattina possiamo mangiare un boccone insieme e parlare un po'. Buonanotte. Ti amo anche io.'

'Ovvio che possiamo mangiare qualcosa insieme! Ti chiamo domani'

Sospiro freneticamente e appoggio il telefono sul mobile, spogliandomi di ogni singolo indumento per fare una doccia calda. Ho proprio bisogno di cacciare via ogni pensiero e ritagliare un po' di tempo per me, in modo da trovare una via d'uscita in questo tunnel completamente buio.
Il mio corpo si contrae al contatto con l'acqua bollente e a tutto ciò, non posso fare altro che sospirare di piacere. Era proprio quello che mi serviva.
Probabilmente se qui con me ci fosse Federica sarebbe del tutto diverso, ma cerco di lasciarmi andare all'immaginazione. Un'immaginazione quasi dolorosa, triste, ma anche dannatamente limpida e sfrenata.
Immagino di averla al mio fianco, ma non per poter fare l'amore con lei o altro, ma per poterla semplicemente stringere fra le mie braccia come se fosse l'unica cosa da fare. Poterci ritagliare quel minimo di intimità e tenerezza che abbiamo sempre voluto mantenere vivo e acceso.
Se lei fosse qui, spazzerebbe in un istante ogni tormento, spogliandomi di ogni mia insicurezza e amandomi come ha sempre fatto da quando ci siamo incrociati per la prima volta e come sicuramente farà fino alla fine dei suoi giorni.
Appoggio lentamente il capo sulle piastrelle bagnate, rilassando ogni singolo muscolo per concentrarmi solo e soltanto su tutto ciò che dovrò superare domani o nei prossimi giorni. Non so esattamente se e come riuscirò a farlo, ma voglio rimanere lucido per il mio bene, per quello di Federica, per quello di Sara e per quello della mia famiglia, che ignara da tutto quanto, continua senza nessun freno a vivere con tranquillità ogni singolo giorno.

Vi auguro un buona serata!❣💫

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora