Le labbra di Riccardo si chiudono nelle mie, rendendole calde e terribilmente tremanti. Non smette di baciarmi un solo istante, cancellando in meno di un secondo tutto ciò che è successo. Se fino a qualche secondo fa volevo ucciderlo per tutto ciò che ha fatto, adesso voglio ucciderlo per il suo essere così intenso nel farmi provare determinate sensazioni e nel farmi dimenticare tutti gli errori che commette.
Il respiro mi si spezza improvvisamente quando percepisco le sue mani farsi spazio sul bordo dei miei jeans neri, un attimo prima di sollevare la maglia panna che indosso e sfiorare con indulgenza una parte del mio fianco nudo. Il contatto della nostra pelle mi fa venire i brividi, che iniziano a scorrere lungo il mio corpo come se tutto ciò fosse assolutamente normale.
Appoggio la testa contro la parete, stringendogli il capo con entrambe le mani per poter unire nuovamente le nostre labbra. Credo di aver bisogno della sua bocca per l'eternità. Sospiro il suo nome con lentezza, rendendomi conto di quanto io sia diventata fragile a causa sua. Fremo dalla rabbia e dal desiderio, che potente, varca la soglia dei miei punti più nascosti. "Non possiamo farlo qui... ci sono troppe persone, Riccardo" Lo risveglio con questa affermazione, ma credo che non mi stia ascoltando. Tutto ciò che fa è sospirare, premendo dolcemente i suoi fianchi contro i miei. Riesco a sentire la sua eccitazione intrappolata all'interno dei jeans e questo piccolo particolare mi fa immediatamente capire quanto sia voglioso di amarmi nuovamente. Assaporo questo momento come se fosse l'ultimo, vivendolo con il corpo e con la mente.
All'improvviso però, tutto ciò che è successo pochi minuti fa mi attraversa nuovamente la mente, confondendola come se fosse un piccolo gomitolo di lana. La tensione prende il posto della voglia di averlo, stravolgendomi piano e senza che io possa rendermene conto. La situazione mi sembra quasi confusa e credo di avere tutte le ragioni per poterla definire così. Io e lui litigavamo fino a poco fa, e poi? Poi cosa diavolo è successo? Abbiamo urlato per un po', lui mi ha baciata, mi ha pressata contro la parete e abbiamo dimenticato il dolore? Dio mio, è così che si fa? Fare l'amore è un buon modo per fare pace e lasciare che i problemi e le discussioni vengano cancellate? Davvero potrebbe essere l'unico modo? Io credo di no.
Sono dell'idea che prima di mangiarsi le labbra a vicenda e fare l'amore, bisogna prima di tutto, trovare un punto d'incontro e parlarne con calma, proprio come fanno tutte le persone normali. Noi due invece, sembriamo proprio due adolescenti, in balia di questa passione sfrenata, sempre pronti a cacciare via i problemi e a vivere in questo circolo vizioso che oscilla tra il sesso, le urla e i baci.
Mi rendo conto di dovermi fermare e prima che sia troppo tardi, blocco ogni sua azione. Lo faccio con naturalezza, cancellando quest'intensa passione che ci ha travolti in pochi, davvero pochissimi istanti. Penso sia la cosa giusta e ignoro quei pensieri che esprimono il contrario. "Riccardo, aspetta... fermati un attimo, ti prego" Stringo le sue mani nelle mie, cercando i suoi occhi che trovo all'improvviso. Sono di un azzurro molto più scuro del solito, segno di quante sensazioni stia provando in questo preciso momento. Non so decifrarle con precisione e il fatto che siano davvero tante è uno dei motivi.
Mi squadra con lentezza, ma con quel pizzico di confusione in volto. Ha bisogno che io parli, che gli dica qualcosa, almeno il motivo per cui l'ho costretto a fermarsi. "Non voglio fare sesso adesso e soprattutto non voglio farlo qui"
"Perché?" Solleva le spalle e le braccia contemporaneamente, in cerca di risposte, di motivazioni valide. La sua domanda mi fa sospirare. 'Perché?' Ma mi ha davvero chiesto una cosa del genere? La risposta non è assolutamente scontata o no?
"Come 'perché', scusa? Prima di tutto siamo all'interno di un camerino e poi, non puoi terminare ogni nostro litigio in questa maniera. Ogni volta che io e te litighiamo, fai sempre la stessa cosa e non puoi negarlo: mi baci, mi spingi contro la parete e poi facciamo l'amore. Non che la cosa mi dispiaccia, ma non è una cosa normale e non è normale neanche il tuo comportamento! Prima di finire fra le mie gambe, dovresti prima di tutto cercare quantomeno di chiarire la situazione, invece fai tutto il contrario! Preferisci avere ciò che desideri piuttosto che un confronto con me, ma parlo di un confronto serio, fatto di parole vere e importanti. Ma la verità è che tu non hai mai fatto una cosa del genere neanche in passato e so che non lo farai mai. Devo smetterla di sperarci ecco tutto" Ogni parola scappa via dalle mie labbra velocemente, prima che possa fermarle, ma non mi pento di nulla. Riesco a notare i suoi muscoli diventare tesi all'improvviso e non appena si allontana da me, mi rendo conto di quanto questa mia affermazione lo abbia scosso.
"Mi stai dicendo davvero che ogni volta che litighiamo preferisco scoparti piuttosto che parlare civilmente? Ma Cristo Santo, non è vero! Se ti bacio contro la parete, lo faccio solo ed esclusivamente perché non voglio sentirti urlare su delle cazzate che ci riguardano! Vorrei sentirti dire soltanto cose belle e regalarti un bacio mi sembra l'unico modo per farti capire che tutto andrà bene, che io ci sarò comunque vada, che rifarei ogni singola cosa e che ogni sbaglio che commetto è soltanto un incentivo ad innamorarmi sempre di più di te! Ho cercato di fartelo capire un milione di volte, ma tu ti rifiuti, Santo Cielo!" Sospira freneticamente, agitandosi e iniziando a camminare come un pazzo a qualche metro da me. Mi rendo conto di quanto il mio discorso l'abbia confuso e i suoi occhi vuoti lo confermano. "Non puoi davvero pensare tutto questo, sai che non è vero e spero vivamente che ogni singola parola tu l'abbia detta con il cervello acceso e il cuore spento. Non potrei sopportare il contrario"
"Cosa importa, scusa? Ciò che ho detto è vero, io non dico bugie! In queste ultime settimane, ci vediamo solo per fare sesso e pensi sia una cosa positiva? Beh, non credo proprio" Sollevo le spalle nervosamente, tirando su con il naso e sperando con tutto il cuore di non scoppiare nuovamente a piangere.
"Dannazione, ma stai parlando seriamente? Io-" Una voce estranea, proprio a qualche metro fuori dal camerino, risuona senza preavviso, richiamando il nome di Riccardo e attirando all'istante la nostra attenzione.
"Riccardo!" Esclama, poi continua. "Riki, dove sei finito? Riccardo, è il tuo turno! Devi esibirti" Si tratta di una donna e la delicatezza del timbro della sua voce me lo conferma. L'uomo dagli occhi azzurri alterna lo sguardo da me alla porta alle mie spalle, volendo disperatamente raggiungere l'esterno per fare le prove e al tempo stesso rimanere qui dentro per poter continuare la discussione con me. "Riccardo, ma dove sei? Dio mio, è necessario che tu ci sia, altrimenti salta tutta la scaletta!" Esclama qualche secondo dopo, non ricevendo nessuna risposta.
Lui sbuffa sonoramente, un attimo prima di fare un passo verso la porta e girare la chiave per aprirla. Dalle labbra gli scappa una leggera imprecazione, che cerca di reprimere con un lieve sospiro.
"Nonostante io abbia voglia di continuare a parlare con te, non riesco a stare qui per ascoltare queste cazzate che stai dicendo. Vado a fare le prove e poi chissà... magari dopo possiamo parlare civilmente come due persone normali" Poco prima di abbassare la maniglia e raggiungere gli altri, mi sussurra questa frase, che profuma tanto di una vera e propria provocazione.
"Se mi va, si" Rispondo a tono, mentre lo guardo. Lui fa lo stesso, un attimo prima di girare il capo e a passi lenti, allontanarsi da me. Mi lascia da sola all'interno del camerino, con il cuore completamente a pezzi, gli occhi lucidi e le mani incrociate. Quest'ultime si stringono e lo fanno intensamente, come se volessero quasi eliminare tutto il dolore in un secondo. Mi ha ferita per la milionesima volta e l'ha fatto senza scrupoli, confondendo nuovamente la mia vita come ha sempre fatto.Buona serata!💛☀️
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Lo sappiamo entrambi - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Il destino li aveva separati bruscamente dopo la rottura della loro storia, lasciando che i loro cuori si spezzassero e le loro vite prendessero due strade del tutto differenti. Ma quando tutto sembrava andare meg...