E non avrei mai pensato di poter concludere la lite con Federica in questo modo. Pensavo di porre fine alla discussione con un bacio appassionato e un abbraccio, eppure eccoci qui, avvolti dalla passione e da quell'amore che continua ad avvicinarci ogni volta che proviamo ad allontanarci.
"Non ci credo che lo stiamo facendo davvero" Mormora sottovoce, stringendo le mie spalle con entrambe le braccia come se non volesse lasciarmi andare mai più. Io cerco le sue labbra velocemente, con la speranza di unirle alle mie senza nessun problema. Lei lascia che io lo faccia, facendo avvolgere la sua bocca dalla mia, che sembra proteggerla da ogni singola cosa.
Circondo i suoi fianchi con una maggiore intensità, muovendo dolcemente il bacino contro di lei. Un gemito le scappa dalla gola, obbligandomi a zittirla per evitare che i vicini possano anche sentirci.
Stiamo facendo l'amore all'interno del mio garage e la paura che qualsiasi persona possa anche solo beccarci, mi mette un'agitazione davvero sconfinata.
"E invece credici... lo stiamo facendo e lo stiamo facendo anche bene. Il merito è tutto mio" Sussurro contro l'incavo del suo collo, mordendole una parte di pelle con i denti. Profuma così tanto che potrei andare in estasi senza preavviso. Credo che il suo profumo sia troppo intenso per farmi rimanere in vita ancora per molto e di questo ne sono sul serio sicurissimo.
Mi muovo dentro di lei dolcemente, per poi sollevarla tanto quanto basta per sistemarla su un mobiletto di legno per stare più comodi. Lei sospira con lentezza, graffiandomi la schiena attraverso la maglia che indosso e facendo crescere dentro di me quel vortice di pura, purissima passione.
"Dio mio, sei sempre così modesto..." Boccheggia, stringendomi piano il viso soltanto per premere le sue labbra contro le mie. Io sorrido senza accorgermene, amando letteralmente tutto questo. Il suo corpo è davvero esausto, privo di forze, eppure non smette di cercare il mio, che continua a fremere ad ogni singola sensazione che lo attraversa.
Ancora mezzi vestiti, con i respiri pesanti, l'anima del tutto distrutta e Sara non molto lontana da noi, facciamo l'amore, dimenticando tutto il casino di queste ultime ore. Mi rendo conto di quanto tutto questo sia anormale, ma è esattamente ciò che ho sempre desiderato, è proprio l'idea che ho di noi e dell'amore in sé. Se qualcuno mi dicesse di descriverlo, probabilmente gli descriverei me e Federica: due ragazzi completamente diversi ma perfettamente complici, pieni di insicurezze e paure, terribilmente fragili ma con una voglia infinita di fare l'amore ogni volta che si ritrovano ad affrontare un litigio, intenso o leggero che sia.
Noi siamo un miscuglio di parole sussurrate, urla strozzate, baci leggeri e sospiri. Noi siamo così e penso non esistano parole più giuste per descriverci. "Ric- oh mio Dio! Non ti fermare" La sua voce mi riporta alla realtà, obbligandomi a guardarla negli occhi e aumentare l'intensità di ogni mio singolo movimento. Mi lascio andare dentro di lei qualche secondo dopo, facendola gemere piano sulla mia bocca famelica che si chiude nella sua per evitare qualsiasi tipo di rumore. I nostri respiri sono irregolari e lo sono così tanto da farmi letteralmente cedere le gambe.
"Ti prego, shh... cerca di non fare molto chiasso" Le sussurro con un fio di voce, ma non smetto di baciarla, di stringerla, di muovermi lentamente, prolungando il più possibile questo momento, che definirei davvero meraviglioso. La vedo scuotere nervosamente la testa, prima che la lasci scivolare contro la parete dietro di lei e si morda il labbro, stringendolo fra i denti con una forza che non credevo possedesse.
"Ti odio così tanto" Farfuglia, facendomi ridacchiare.
"Mi odi e questo lo so perfettamente, ma ti ho appena fatto avere uno degli orgasmi più belli della tua esistenza, per cui... per quanto mi riguarda, dovresti soltanto amarmi" La mia è una vera e propria provocazione e quando esausto, appoggio la fronte contro la sua spalla, mi scappa un lieve sorrisino. Solo noi possiamo stuzzicarci con questa intensità dopo aver fatto l'amore. Sempre e solo noi.
Siamo così speciali e particolari che se qualcuno ci guardasse dall'esterno, sorriderebbe senza rendersene conto.
"Infatti ti amo e ti amo davvero da morire"
Sorrido senza rendermene conto e quando le mormoro un basso 'anche io' seguito da un delicato bacio sulle labbra, sorride anche lei, facendo letteralmente scoppiare il mio cuore. Rimaniamo in silenzio per qualche altro secondo, per poi rivestirci ma non smettendo un solo istante di prenderci in giro, di giocare e di ridere come se fossimo due bambini. Amo ogni singolo dettaglio che caratterizza questo momento. Davvero.
Poi siamo costretti a separarci e lo facciamo con un filo di tristezza, promettendoci a vicenda di rivederci al più presto, anche solo per qualche ora, per qualche minuto. "Buonanotte, piccola papera" Le sussurro queste dolci parole, sfiorandole il viso un'ultima volta prima che lei vada via.
"Buonanotte, Riko"
La vedo allontanarsi lentamente, con una malinconia non indifferente e non posso non percepire quel lieve dolore che attraversa il mio cuore senza nessun preavviso. Non appena noto la sua figura sparire all'interno dell'auto, sospiro e chiudo lentamente la porta del garage, avanzando infine verso quello centrale del mio palazzo per raggiungere Sara. Aver lasciato andare Federica mi provoca un vero e proprio vuoto allo stomaco, che purtroppo non riesco a cancellare in nessun modo e che sicuramente rimarrà fin quando non la rivedrò nuovamente.
Proprio nel momento in cui varco la soglia del mio appartamento, vengo travolto dallo sguardo di Sara, che mi accoglie con leggerezza e semplicità.
"Come mai sei stato giù tutto questo tempo? Va tutto bene o è successo qualcosa?" Mi domanda prontamente, stringendo il cellulare fra le sue mani.
"No, non è successo nulla... abbiamo solo avuto dei problemi con un evento. Abbiamo risolto tutto quanto con una semplice telefonata" Mento, cercando di rimanere molto lineare sia fisicamente che psicologicamente. Far nascere un discorso normale dopo tutto quello che è successo giù con Federica è davvero complicato e mi risulta molto più difficile del previsto.
"Ah, menomale" Sospira, regalandomi un dolce sorriso. Io annuisco, lasciando scivolare le dita fra i miei capelli per togliere l'elastico che circonda una piccola parte di essi. Mi fissa per qualche secondo, fin quando la sua voce interrompe questo contatto, riportandomi alla realtà senza preavviso. "Riccardo?"
"Si?"
"Ma fra di noi va tutto bene? Cioè... non sei ancora arrabbiato con me, giusto?" Me lo chiede senza fare troppi giri di parole e questa sua domanda mi provoca un leggero sospiro, mandandomi un po' in confusione e facendomi rivivere per la decima volta tutto ciò che è successo qualche ora fa.
"Sono ancora arrabbiato con te, certo... sarebbe sbagliato se non lo fossi, ma credo di aver bisogno di tempo per perdonarti del tutto e di questo ne sono sicuro" Affermo senza nessun briciolo di paura. Lei non smette di guardarmi, alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
"Va bene, ti darò tutto il tempo che ti serve, ma voglio che tu sappia quanto io sia dispiaciuta a causa di tutto ciò che è successo. Mi dispiace davvero tantissimo, Riccardo" Riesco a percepire quanto si sia pentita, ma la mia rabbia e i miei obiettivi non cambieranno assolutamente a causa di tutto ciò.
"Okay" Affermo il secondo dopo, sperando di spezzare questo momento. "Andiamo a mangiare dai... la pasta sarà sicuramente pronta"
La vedo annuire e solo dopo avermi regalato un altro sguardo, mi segue a ruota in cucina per mettere qualcosa sotto ai denti.Buona domenica!❤☀️
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Lo sappiamo entrambi - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Il destino li aveva separati bruscamente dopo la rottura della loro storia, lasciando che i loro cuori si spezzassero e le loro vite prendessero due strade del tutto differenti. Ma quando tutto sembrava andare meg...