41. Due giovani con tanta voglia di essere felici.

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"Lo so perfettamente"
Al termine di questo mio dolce sussurro, riesco a notare i suoi muscoli rilassarsi improvvisamente. Riesco a notare questo dettaglio con precisione e la cosa mi fa sospirare lievemente.
"E perché non lo fai mai? Perché rimani sempre stabile, senza cercare di prenderti ciò che vuoi? Per quale motivo lo fai, Fede? Perché continui a farlo nonostante tutto?" Mi guarda e mi pone tutte queste domande senza fermarsi un solo momento. Ha tanta voglia di scoprire la mia mente e dal modo in cui mi guarda ne ho l'assoluta certezza.
Prima di parlare e di dire qualsiasi cosa, prendo un profondo e lento respiro, sperando soltanto di poter afferrare quanta più forza possibile per affrontare tutto questo. Si tratta di una conversazione molto profonda, tanto profonda. Per quanto mi riguarda, da quando ci siamo rivisti, non abbiamo fatto altro parlare. Parlare di tutto. Parlare della nostra storia passata, parlare di quanto sarebbe bello ma disordinato se tornassimo insieme, parlare delle mie paure, parlare delle sue certezze, dei miei principi e del suo bisogno, che sembra emergere praticamente ovunque.
"Forse perché ho paura di far soffrire l'uomo che è stato al mio fianco per questi due anni, forse perché non voglio nuovamente distruggermi per te e forse perché, credo di avere solo tanto terrore nel vivermi certe cose. Non lo so" Glielo dico sinceramente, aprendogli completamente il mio cuore. Spero vivamente che lui percepisca ogni singola emozione che sto provando e lo spero perché, credo che sia l'unico modo per fargli capire sul serio come mi sento. "Ti giuro che vorrei farlo... vorrei davvero mandare tutto al diavolo e starti accanto. Ma mi preoccupo troppo. Troppo"
"Hai detto bene, maledizione! Ti preoccupi troppo, Federica... ma l'unica cosa che dovresti sul serio fare è quella di mandare all'aria tutto quanto e ascoltare il tuo cuore. Ascoltare quel muscolo dentro al petto, che nonostante tutto, continua a battere in sincronia con il mio"
"Come fai a saperlo?" Gli domando con un filo di voce, continuando a guardarlo negli occhi. Lui sospira, sorridendomi con una dolcezza davvero infinita.
"Questa notte... questa notte ne ho avuto la certezza assoluta. Sentirli battere con lo stesso ritmo è stata una delle cose più belle della mia intera esistenza" Sorride ai ricordi di qualche ora fa, e non appena ripenso ai nostri corpi intrecciati sul letto, sono costretta a socchiudere gli occhi dolcemente.
"Smettila di essere così romantico! Mi confondi maggiormente" Lo stuzzico, cacciando via una ciocca dei miei capelli dal viso. Dalle sue labbra scappa una leggera risata, che riesce perfettamente a coinvolgere anche me all'istante.
"Credo sia giusto che io lo faccia. Voglio riaverti e voglio riavere ogni singola parte di te"
Alle sue parole, sospiro leggermente. La confusione mi assale per la milionesima volta in queste ultime settimane, stravolgendomi completamente e senza nessun tipo di freno. Non so quanto possa essere sincero, ma a dir la verità, le sue parole mi toccano nel profondo e lo fanno con una leggerezza tale da provocarmi i brividi ovunque. "Voglio riaverti proprio come sei anni fa. Proprio in quel modo"
"Eravamo così giovani... perché dobbiamo rifare nuovamente lo stesso errore?"
"Anche adesso siamo giovani" Mi corregge, facendo spallucce. Ha una brillantezza negli occhi che non ha mai avuto. Si tratta di quella brillantezza che ha una particolare scia di felicità, quella felicità tanto desiderata, che stringerà fra le braccia sicuramente molto ma molto presto. "Siamo due giovani con tanta voglia di essere felici. Tanta voglia di essere felici insieme, mano nella mano e cuore contro cuore" Afferma con un filo di voce. "E smettila di considerare la nostra storia un errore! Non lo è stato e non lo sarà mai"
Mi lascio sfuggire un lieve sospiro, che lui interpreta come un incentivo a continuare il suo discorso, sperando di farmi ragionare un istante. La scena mi fa immediatamente sorridere. Per la seconda volta in poche settimane, ci ritroviamo dentro ad un bar proprio al centro di Sanremo, cercando di rimettere ordine all'interno delle nostre vite forse un po' troppo confuse e squilibrate. La prima volta, con assoluta calma e tranquillità, abbiamo cercato di fare un accordo sul destino della nostra amicizia, mentre adesso, lo stiamo facendo su come essere felici insieme. Dio mio, è strano, no? Siamo strani noi, è strano il nostro modo di vedere le cose ed è strana la nostra mente, che continua ininterrottamente a pressare sulle stesse paure di sempre. "E poi, pensaci un secondo... immagina quante persone sarebbero felici se noi tornassimo insieme..." Inizia con un sorriso, un attimo prima di sollevare il braccio verso l'alto e stringendo il pollice con il palmo dell'altra mano per elencare tutte le motivazioni che sta per dirmi. "Prima di tutto io e te, poi le nostre famiglie e tutte le nostre fan... che sperano soltanto in un nostro ritorno"
"Tu sei completamente pazzo. Davvero, Riccardo" Scoppio a ridere come una bambina, guardando i suoi occhioni che esprimono solo tanta sincerità.
"Beh si, è probabile... ma io sono pazzo di te"
Non so esattamente cosa rispondere, per cui mi limito a guardarlo in silenzio e con un delicato sorriso sulle labbra.
Ad interrompere questa profonda conversazione è Carlotta, che ci raggiunge con il vassoio fra le braccia, contenente i nostri due cappuccini e la famosa ciambella con la glassa al cioccolato. Fare una colazione ricca e nutriente è davvero la cosa che più mi serve in questo momento.
"Ecco a voi tutto ciò che avete ordinato" Appoggia con tranquillità ed equilibrio ogni singola cosa sulla superficie del tavolo, sospirando con lentezza. "Vi auguro una buona colazione"
"Grazie mille" Io e Riccardo rispondiamo insieme, sorridendole con gentilezza prima che lei vada via per servire gli altri clienti. Gli occhi dell'uomo di fronte a me si proiettano sul mio viso, mandandomi in confusione il cervello e il cuore e lasciando che ogni singola paura venga del tutto cancellata. "Quindi?" La sua voce mi risveglia, obbligandomi a poggiare l'attenzione solo e soltanto su di lui.
"'Quindi' cosa?" Chiedo retoricamente, facendo scivolare una bustina di zucchero di canna all'interno del cappuccino caldo.
"Ti va di riprovarci?" Me lo chiede con un sorrisino, come se tutto ciò fosse regolare. Sembriamo una coppia normale, che dopo un anno di pausa, sono indecisi se riunire le strade delle loro vite e provare ad amarsi nuovamente. Ma dannazione no! La nostra situazione è del tutto differente. Io e lui siamo due pazzi, con l'amore nel cuore e due fidanzati che ci aspettano a casa. Di lineare e tranquillo non c'è un fico secco.
"Possiamo per piacere, fare colazione e smetterla di parlarne?" Sospiro frustrata.
"Va bene... va bene, ma sappi che non mi arrendo" Chiarisce, girando il suo cappuccino con il cucchiaino. Io sospiro per il sollievo, sperando di poter essere abbastanza forte. A dir la verità però, voglio proprio impormi un obiettivo del genere. Credo che sia la cosa migliore.
Durante la colazione, cerchiamo di sfiorare diversi argomenti e mentre lo prendo in giro per il suo estremo egocentrismo, mangiucchio la ciambella, congratulandomi per l'eccesivo buon gusto che possiede. È davvero tanto ma tanto buona. Ha fatto bene ad ordinarla.
Solo dopo aver finito, raggiungiamo la parte esterna del grande hotel, lasciando che l'aria mattutina ci sfiori la pelle con dolcezza. Si respira un'atmosfera davvero calma, e giuro che la presenza di Riccardo aumenta notevolmente tutto ciò. Non c'è cosa più bella di sentire i leggeri raggi del sole sfiorarmi il viso, girarmi e trovare lui. Trovare lui, in tutta la sua bellezza, mentre mi osserva come se fossi la cosa più preziosa dell'intero universo.
Ci perdiamo a fissarci per non so quanti secondi, sperando soltanto che questo momento finisca il più tardi possibile. Il prato che ci circonda riesce a farmi immaginare all'interno di una bellissima fiaba. Mi sento proprio una principessa, con accanto il suo principe, nel suo immenso ed incredibile castello.
"Non riesco a toglierti gli occhi di dosso..." Me lo sussurra con un filo di voce, a meno di un metro di distanza, con il vento che soffia fra i suoi capelli e tanta serenità nel cuore. Lo guardo per un momento, non sapendo minimamente come gestirmi questa situazione. "Lo sai, vero?"
"Lo so" Bisbiglio dolcemente.
"Santo Cielo..."
Alla sua esclamazione, rimango in silenzio per diversi secondi, ma nel momento in cui lascia scivolare le sue mani all'interno del cappotto, mi rendo conto che sta cercando qualcosa.
"Cosa c'è? Hai perso qualcosa?" Gli domando sottovoce, guardandolo.
"No, sto solo cercando il telefono. Credo di averlo lasciato in camera" M'informa, poi sposta lo sguardo nei miei occhi. "Mi aspetti qui? Sarò veloce, promesso. Vado e torno"
"Okay, ti aspetto qui" Rispondo all'istante. Lui fa un leggero cenno di testa, e solo dopo avermi guardato per l'ultima volta, gira le spalle e raggiunge l'interno dell'hotel, proprio dove abbiamo fatto colazione.
Riesco a sentire la scia del suo profumo invadermi ogni singolo centimetro del corpo, per cui giro il capo con l'obiettivo di essere un pizzico più forte. Sposto lo sguardo verso l'immenso cielo sopra di me, avendo la consapevolezza di quanto sia sconfinata la mia felicità quando sono con Riccardo. È così grande tanto da superare la vastità dello spazio, del mare e del mondo intero. È così grande tanto da non poterlo quantificare.
Sospiro nel vuoto con leggerezza, cercando di cacciare via la tensione. Non so esattamente cosa fare e come farlo, e mentre le sue parole continuano a ripetersi nella mia mente come se fossero una canzone, riesco ad afferrare la consapevolezza di quanto sia fondamentale la sua presenza all'interno della mia vita. Io ho bisogno di lui, ho bisogno del suo cuore, della sua arroganza, del suo sorriso, dei suoi baci, dei piccoli momenti e del suo amore. La verità è che io ho bisogno di lui e mentirei a me stessa se dicessi il contrario. Malgrado lui continui a confondermi ininterrottamente, è anche l'unico a farmi sentire viva. Ma viva davvero.
Lo so, probabilmente sono incerta su alcune scelte, ma la paura continua a bloccarmi senza nessun freno, bloccandomi anche di essere felice.
Però, prima che io possa bloccare i miei piedi, loro avanzano freneticamente all'interno della struttura, raggiungendo l'ascensore per correre da lui. Trascino senza un pizzico di ordine la valigia dietro di me, sperando con tutto il cuore di arrivare presto.
Non so per quale diavolo di motivo l'ho capito solo adesso, ma credo che dormire al suo fianco questa notte, mi abbia fatto varcare la soglia del Paradiso.
Santo Cielo, è tutto così dannatamente disordinato, ma anche dannatamente vivace e spensierato. Vivace e spensierato proprio come il mio cuore quando stiamo insieme.
La domanda mi sorge spontanea: che senso ha aspettare ancora e non essere felici insieme? Dio mio, ma che senso ha? Se davvero il destino è dalla nostra parte, ci farà vincere e di questo ne sono più che sicura.
"Ti prego... fai presto" Mormoro freneticamente, con l'anima in fiamme per l'ansia. Non appena le porte automatiche dell'ascensore si chiudono, presso il dito contro il tasto numero due, respirando affannosamente. Non so minimamente come si concluderà questa mattinata, ma la mia voglia di scoprirlo è davvero sconfinata.
Mi lascio sfuggire un respiro non appena l'ascensore si ferma, facendomi raggiungere la mia destinazione. Corro lungo il corridoio velocemente, sentendo il mio cuore scoppiare come se all'interno ci fosse una bomba che sta per esplodere. Sono così fottutamente agitata che non riesco assolutamente a mantenere un equilibrio stabile.
Semplicemente sospiro di felicità non appena mi ritrovo proprio di fronte la camera di Riccardo, e prima che io possa anche solo bussare contro l'ostacolo per eliminarlo, lui mi precede, aprendola con assoluta tranquillità dall'interno.
I suoi occhi si incastrano ai miei dolcemente e non posso non notare quella lieve confusione che gli varca la soglia del viso. Possiede un'espressione sorpresa, tanto quanto tenera e delicata.
"Che diavolo ci fai qui? Perché non mi aspettavi giù?"
"Stai zitto ed entra."

Buon pomeriggio!❤

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora