106. Tutta la mia vita.

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La sensazione che mi attraversa l'anima quando il corpo nudo di Riccardo è sul mio sembra non cambiare mai e i diversi brividi che mi scorrono lungo la schiena in questo momento ne sono la prova assoluta. Mi fa letteralmente andare fuori di testa con ogni suo singolo gesto e cercare di mantenere la calma è davvero complicato ed impossibile. Riesco soltanto a gemere il suo nome, aggrapparmi alle sue spalle e baciare le sue labbra, che continuano a cercare le mie senza nessun tipo di freno. 
Si muove sopra di me con rapidità, amandomi proprio come fa sempre. Mi ama senza nessun filtro, regalandomi solo tanto, troppo piacere, che sembra scoppiare all'improvviso dentro di noi, facendomi inarcare la schiena con pochissima delicatezza. 
Lui si accascia su di me completamente sfinito, sfiorandomi il seno con le punte delle dita per regalarmi una leggera carezza sulla pelle. Istintivamente stringo la sua testa con le mani, abbracciandolo e assaporando questi ultimi istanti di puro amore. I suoi respiri sono così pesanti che fa anche fatica a controllarli e percepire il suo fiato contro la mia pelle nuda è una delle cose più belle del mondo. "Mannaggia, credo di aver esagerato un po' troppo... se continueremo così romperemo il letto" Mi sussurra con un filo di voce, ridacchiando. Si solleva tanto quanto basta per guardarmi negli occhi e quando lo fa, non posso non notare una piccola goccia di sudore scorrere lungo la sua fronte. Senza pensarci troppo, la raccolgo con le punte delle dita, un attimo prima di poggiare le mie labbra sulle sue per regalargli un dolce e veloce bacio a stampo. 
"Non pensarci, ne è valsa la pena" Lo rassicuro, sorridendogli. Parlare mi risulta davvero difficile, ma devo assolutamente mantenere un equilibrio. 
"Mmh mmh, lo penso anche io" Annuisce contro la mia pelle, un attimo prima di uscire da me e sistemarsi proprio al mio fianco, lasciando che il suo corpo sfiori le lenzuola terribilmente stropicciate. La cosa mi fa immediatamente spezzare il respiro e quando percepisco la sua mancanza farsi spazio all'interno del mio corpo, mi avvicino a lui e mi intrufolo fra le sue braccia, che mi accolgono all'istante, stringendomi con amore. "Chissà se continueremo ad allenarci con questa intensità anche in futuro... cioè, voglio dire... chissà se faremo l'amore con questa intensità e potenza anche quando avremo dei figli. Chissà se basterà un semplice bacio per accendere qualcosa di così bello, chissà se questa quantità di passione sfrenata ci sarà sempre o magari aumenterà... chissà come andrà..." Non so perché ma le sue parole mi sorprendono, provocandomi un brivido che scorre lentamente lungo la mia schiena. Sollevo il capo dal suo petto per guardarlo in faccia, lasciando che i miei occhi possano sciogliersi nei suoi. I nostri respiri sono ancora irregolari e sembrano seguire lo stesso ed identico ritmo. 
"Perché stai pensando a questo, Riccardo?" Gli chiedo piano, ma non smetto di accarezzare la sua pelle, che sembra diventare sensibile al contatto. 
"Non lo so, credo sia normale farlo. Dobbiamo pensare al nostro futuro e questi pensieri emergono senza che io possa rendermene conto davvero" Sospira, poi continua. "Chissà se cambierà qualcosa fra qualche anno, chissà se riusciremo mai a ritagliarci un momento tutto nostro, magari saremo troppo impegnati a correre dietro ai nostri figli per poterlo fare"
Per un attimo, mi sembra di fare un salto nel futuro e con attenzione, cerco di immaginare dei piccoli attimi che lo caratterizzeranno. Costruire una famiglia con lui, crescere i nostri figli insieme, amarli senza nessun freno e occuparci di loro è davvero il mio sogno e sapere che anche lui desideri tutto ciò mi rende la donna più felice del pianeta. 
"Non immagini quanto sia bello sentirti parlare del nostro futuro in questo modo..." Glielo sussurro con un filo di voce, accarezzandogli il viso con le punte delle dita. Lui sorride, facendo scivolare le dita sui miei fianchi nudi per tirarmi maggiormente verso la sua direzione. 
"Beh, lo penso davvero eh... non vedo l'ora di creare la nostra famiglia. Non so quando succederà, probabilmente quando saremo pronti, ma lo amerò. Lo ameremo. Ti giuro, Fede... alcune volte penso a tutto questo e penso anche a quando avremo due o tre bimbi in giro per casa, con i loro giochi, i loro bisogni e i loro desideri. Saranno tutti diversi e noi dovremmo assolutamente accontentarli per renderli felici" Fa un lieve respiro, poi continua il suo discorso. Le sue parole prendono forma di fronte ai miei occhi e giuro di non aver visto cosa più bella. "Alcune volte mi fermo a pensare a come cambierà la nostra vita quando decideremo di allargare la famiglia e quando succederà, sono sicuro che tutto quanto girerà attorno a quei piccoli tesorini, che diventeranno il centro del nostro mondo. Sono sicuro che cambierà la nostra intimità, il nostro modo di amarci, la nostra mentalità e quei piccoli dettagli che ci caratterizzano adesso. Cambieranno i baci, le carezze, le coccole, le parole e cambierà anche il sesso. Avremo altre priorità e ritornando al discorso di prima... dubito che riusciremo mai a fare l'amore con la stessa intensità che abbiamo avuto qualche minuto fa. Avremo paura di svegliarli, per cui ci accontenteremo di un bacio e un lungo riposo nel nostro lettone"
"Sono sicura che riusciremo a fare tutto come sempre... cambierà il contesto ma non i soggetti" Affermo, facendo spallucce. Gli regalo un dolce sorriso, che sembra varcare la soglia delle sue labbra il secondo dopo. "Beh, è chiaro... alcune volte dovrai accontentarti soltanto delle mie carezze e basta... pensi di potercela fare?" Lo stuzzico, ridacchiando per poi sfregare il naso contro la pelle nuda del suo petto. 
"Certo! Se ho te va bene qualunque cosa. Davvero, Fede" Le sue parole mi fanno scoppiare il cuore all'istante, rendendolo instabile ma anche terribilmente felice. La sua mano scivola lungo la mia guancia, accarezzandola con un dolce movimento. 
"Lo so, anche per me è lo stesso" Sottolineo maggiormente queste parole con un bacio sulle labbra, che si presentano morbide e calde. Gli regalo un bacio a stampo, che lo fa sorridere all'istante come se fosse un bambino. "Sei decisamente tutta la mia vita... lo sai, vero?" 
"Beh, lo so... lo so, modestamente" Si pavoneggia, facendomi scoppiare a ridere. Io gli colpisco il braccio con dolcezza, ma lui mi stringe ancora più forte, sussurrandomi all'orecchio un 'anche tu sei tutta la mia vita, scema'. 
Sorrido nel vuoto, appoggiando poi la testa contro il suo petto per ascoltare il ritmo dei suoi respiri. Esso si abbassa e si alza con costanza e lentezza e giuro quanto io ami questo piccolo particolare. Riesco a sentire il suo cuore battere e la cosa, fa nascere un dolce sorriso sulle mie labbra. Penso che non ci sia cosa più bella che stare ad ascoltare quel muscolo palpitante che dà la vita alla persona che ami. Quel muscolo palpitante che è destinato solo ed esclusivamente a me. Solo alla sua Fede.
Assaporiamo questo momento con ogni singola parte di noi, rimanendo in questa posizione per non so quanti minuti.
Gli regalo diverse carezze sulla pelle, mentre la sua mano scivola su e giù lungo la mia schiena con estrema dolcezza. Poi, la sua voce risuona all'interno della camera, facendomi schiudere gli occhi per guardarlo un momento.
"Sai, oggi Franci mi ha raccontato una cosa... una cosa che non mi aspettavo di sentire" Sollevo lentamente la testa, guardando le sue iridi, che si presentano privi di qualsiasi emozione. Per un attimo, inizio a sentirmi in colpa sul fatto che avrei voluto capire da sola questo suo malessere, ma cerco di stare serena e mi concentro su ciò che ha da dirmi.
"Cosa?" Gli chiedo e dalla mia voce si può percepire quel pizzico di curiosità che possiedo nel scoprire tutto quanto. Per un attimo, rivivo piccoli attimi di qualche ora fa e adesso che ci penso, mentre apparecchiavo la tavola, ho notato Riccardo e sua sorella sul divano. Chiacchieravano tranquillamente, proprio come fanno sempre e non ho davvero idea di cosa gli abbia raccontato per provocare questo senso di trasparenza nei suoi occhi.
"Io te la dirò, ma tu devi promettermi che non darai di matto" Non so perché, ma quando pronuncia questa frase, l'agitazione prende il sopravvento, scorrendo dentro di me senza nessun freno.
"Okay, spero di non farlo" 
"Ieri, Francesca ha visto Sara... era in un bar con delle amiche. Hanno parlato per un po', lei le ha chiesto di noi e di me... le ha anche detto che sente molto la mia mancanza e alcune volte prova un pizzico di nostalgia su ciò che abbiamo condiviso. Non riesce a sopportare tutto questo dolore, per cui ha deciso di cercare lavoro fuori Milano. L'hanno chiamata a Padova e partirà fra due settimane" Mi racconta tutto e lo fa con tranquillità. Mentre pronuncia ogni parola posso sentire la sua anima alleggerirsi, ma non lo biasimo.
Io rimango in silenzio, ma non riesco a non provare quel pizzico di sollievo, che si fa spazio dentro di me all'improvviso e con rapidità.

Buon pomeriggio!
Scusate per l'immenso ritardo! Spero vivamente che questo capitolo vi piaccia. Fatemelo sapere! Vi abbraccio.🧸
-Roberta

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora