Buon San Valentino

859 40 7
                                    

James aprì, lentamente gli occhi, e la tenue luce di un caminetto lo svegliò completamente. Sbadigliò, poi uno strano senso di disorientamento lo colse. Ma dove diamine si trovava? Da quando in dormitorio c'erano cuscini così morbidi? Perché dormiva per terra? Perché era in mutande? E chi dormiva abbracciato a lui? Solo quando notò i capelli vermigli e lucenti di Lily, ricordò gli avvenimenti della sera prima.
Per Godric...non è che sto sognando? Probabilmente no, aveva sognato quella scena così tante volte...e quel caso particolare era così realistico da fare male. Sorrise e mosse una mano, quasi involontariamente, per accarezzare i capelli di Lily. La ragazza infranse l'incanto riscuotendosi.
"Io...James?" Mormorò con voce roca, a causa del sonno, per poi girarsi a guardarlo. Non era poi unno splendore, con quei capelli arruffati, quegli occhi gonfi e stanche e quel filino di bava alla bocca, ma, agli occhi di James, era semplicemente perfetta.
"Buongiorno, fiorellino" Le disse, sorridendo. Lei arrossì, ma non lasciò cadere lo sguardo.
"Giorno Potter" Rispose, invece, spostandosi per baciarlo. Ecco, questo era un risveglio perfetto.
"OH, MERDA, MA È LUNEDÌ MATTINA!" Esclamò Lily, sorpresa. Un orologio apparve sulla parete di fronte a James.
"E sono solo le sei, abbiamo tutto il tempo..." La rassicurò lui. Lily collassò fra i cuscini, affranta, e un vago senso di inadeguatezza esplose nel cervello di James, e se...
"Non sfuggirò mei più alle domande delle ragazze" Disse lei, invece.
"Sirius mi butterà dalla torre di Astronomia" Confessò, rassegnato James. La ragazza scoppiò a ridere e posò la testa sull'incavo della sua spalla. James mosse un braccio e le cinse le spalle. "Non ci credo..." Mormorò, poi.
"Nemmeno io" Borbottò Lily, strofinando il suo nasino freddo sul collo di James e facendolo letteralmente impazzire.
"Comunque, guarda che puoi dirglielo...cioè, se vuoi" Disse lui, un po' imbarazzata. Lily cadde dalle nuvole.
"Ho perso il filo" Ammise, ridacchiando.
"Non è che mi offendo se lo racconti alle ragazze." Spiegò James.
"oh, io do per scontato che tu lo racconti ai Malandrini...basta che poi non mi facciano impazzire" Statalizzò lei. James rise.
"tranquilla, so come corrompere Sirius" La rassicurò.
"Andava...bene?" Chiese, poi, la ragazza.
"Ehm?" James pregava di non aver capito. Si ricordava bene la serata precedente, e Lily non aveva nulla di cui vergognarsi o preoccuparsi. Allora perché quel tono insicuro?
"Ieri sera...andava..." Era scema.
"Sei pazza? Ovvio! Oddio, a te no? Avremo altre occasioni per migliorare...cioè lo spero...io...ma che cazzo" Certo che aveva un talento per mettersi in situazioni imbarazzanti.
"Parlavo di me, non di te, cretino...e, sinceramente, anche io vorrei altre occasioni, anche se non credo che sia possibile migliorare" Rise Lily.
"In un'unica frase, hai alzato la mia autostima" Dichiarò James. Lily rise ancora più forte. "Che hai da ridere?"
"Non è esattamente l'unica cosa che si è alzata, ma..." mormorò, prendendolo palesemente in giro.
"Ma vaffanculo" Rispose lui, bonario.
"James..."
"Ti amo" Dichiarò, voltandosi a guardarla negli occhi.
"Ti amo anche io" Rispose lei, per poi baciarlo appassionatamente.

***
James entrò in dormitorio e sbuffò di disappunto. Perché doveva sempre essere lui a mandare avanti baracca e burattini? Tutte le tende dei baldacchini erano tirate, e le persiane erano chiuse. Dormivano ancora tutti. Decise di sfruttare il bagno prima di controllare i letti, e fu il suo più grande errore. Come aprì la porta, un turbine di zampe, pelo e latrati lo assalì. Urlò e cadde a terra, mentre Felpato ritornava Sirius e gli scoppiava a ridere in faccia, incurante dei molteplici infarti che aveva causato a James. Dagli angoli più disparati della stanza, preceduti da risatine e commenti, apparvero anche Remus e Peter.
"James Fleamont Potter, dove cazzo hai passato la notte?" Chiese Sirius, continuando a schiacciarlo a terra e puntandogli la bacchetta alla gola. James sentì il calore salire alle sue guance, ma non rispose.
"Sirius, non lo soffocare, per favore" Un benevolente Peter li divise e li aiutò ad alzarsi. James non fu abbastanza svelto da fuggire, ora era lo sguardo acuto di Remus a trapassarlo.
"Lily?" Chiese il genio.
"Dovrebbe essere nel suo camerone, ora..." Borbottò James. Peter lo stava fissando. Non poteva mentire agli occhi aquosi di Peter.
"Ma prima era con te?" Inquisì Sirius.
"Possibile" Sbuffò James.
"Siete ancora vergini?" Chiese, ghignando.
"SIRIUS!" Esclamò Remus, scandalizzato.
"Improbabile" Mormorò James
"JAMES" Reagì Remus, senza riuscire a nascondere un sorriso soddisfatto.

I Malandrini & Co.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora